
Rifiuti

RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 77,2%
Nel 2023, la percentuale dei rifiuti raccolti in modo differenziato, rispetto alla produzione totale dei rifiuti urbani (77,2%), è in aumento rispetto all'anno precedente e ha consentito il raggiungimento dell'obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale; l’avvio a recupero delle principali frazioni mostra, in genere, un elevato livello di riciclaggio.

IN AUMENTO LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI
Nel 2023, la produzione dei rifiuti urbani è in aumento rispetto al 2022 (produzione pro capite: +1,8%), mantenendosi su livelli significativi.

PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI ALLINEATA AI VALORI PRE PANDEMIA
La produzione di rifiuti speciali in Emilia-Romagna, nel 2022 (circa 8,4 milioni di tonnellate, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione - C&D), è in leggero aumento rispetto all'anno precedente (+1,5% rispetto al 2021). Rispetto all’anno 2021, si evidenzia un decremento dell' -1,7% nella produzione dei soli rifiuti speciali pericolosi. La produzione regionale dei rifiuti speciali, compresi i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), si attesta invece a circa 15.300.000 tonnellate.

INCREMENTO DELLE OPERAZIONI DI RECUPERO E DIMINUZIONE DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SPECIALI
La somma delle operazioni di recupero (recupero di materia e di energia) dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi risulta, nel 2022, il 74% di tutti i rifiuti speciali gestiti. Per contro, il 26% è destinato ad operazioni di smaltimento. Le operazioni di recupero, nel 2022, sono incrementate del +2% rispetto all’anno 2021, mentre si rileva un trend opposto per le operazioni di smaltimento, che vedono un decremento del -5% tra i due anni.

PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI: PREVENZIONE E RECUPERO AL PRIMO POSTO
Il Piano Regionale di Gestione Rifiuti, in attuazione della gerarchia europea per la gestione dei rifiuti e della Legge Regionale 16/2015 sulla economia circolare, pone al primo posto la prevenzione, seguita dal recupero di materia e dal recupero energetico, e vede lo smaltimento in discarica come opzione residuale a completamento delle filiere di recupero.

SISTEMA DI GESTIONE DEI RIFIUTI IN EMILIA-ROMAGNA ALLINEATO AGLI OBIETTIVI NORMATIVI SU PREVENZIONE E RICICLAGGIO
Il sistema di gestione dei rifiuti urbani e speciali in Emilia-Romagna è allineato agli obiettivi di prevenzione e riciclaggio indicati dalla normativa europea e nazionale e a quelli fissati dalla LR 16/2015, che sono ancora più stringenti di quelli comunitari: eccellenti i dati sulla raccolta differenziata, alti i livelli di recupero delle frazioni riciclabili e di alcune tipologie di rifiuti speciali, adeguato ai fabbisogni regionali il sistema impiantistico. I risultati raggiunti, in particolare, testimoniano i passi avanti compiuti verso gli obiettivi del vecchio Piano Regionale in scadenza al 2020, prorogato con Legge al 2021, e ripresi dal nuovo Piano regionale per la gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate (PRRB) 2022-2027 approvato nel luglio 2022.
Sintesi
Rifiuti urbani
I dati riportati in questo documento provengono dal sistema informativo regionale sui rifiuti costituito dai Data Base O.R.So. (modulo Comuni). Come indicato nella delibera regionale DGR 2203/23, la compilazione della sezione del DB O.R.So. (modulo Comuni) relativa ai dati comunali di produzione e gestione dei rifiuti urbani viene effettuata dai Comuni stessi (o per essi, se delegato dal Comune, dal gestore del servizio di raccolta) entro il 30 aprile di ogni anno. L’amministratore regionale (Sezione regionale del catasto rifiuti c/o Arpae Direzione Tecnica) coordina tutta la fase di inserimento dati e li sottopone a una procedura di verifica statistica e approfondimenti puntuali di eventuali anomalie. Al termine di tale procedura i dati vengono validati, trasmessi entro il 30 giugno alla Regione, a Atersir e a Ispra, ed elaborati da Arpae Emilia-Romagna - Sezione regionale del catasto rifiuti - per comporre il quadro conoscitivo a scala regionale del settore rifiuti urbani.
La produzione totale di rifiuti urbani in Emilia-Romagna, nel 2023, è stata pari a 2.860.618 tonnellate, in aumento rispetto al valore registrato nel 2022. La produzione pro capite è passata da 628 kg/ab., nel 2022, a 639 kg/ab., nel 2023 (+1,8%). La raccolta differenziata in Emilia-Romagna ha raggiunto 2.208.795 tonnellate (494 kg/ab.), corrispondenti al 77,2% del totale dei rifiuti urbani prodotti, in aumento rispetto al 2022 (+3,2%).
Nel 2023, la percentuale di preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio si attesta al 59% (al di sopra all’obiettivo previsto al 2025).
Rifiuti speciali
La fonte primaria dei dati utilizzati per la quantificazione della produzione e delle modalità di gestione dei rifiuti speciali sono le dichiarazioni MUD. Tali dichiarazioni sono sottoposte a procedure di bonifica, condivise a livello Ispra/Arpa/Appa, e finalizzate a eliminare i principali errori contenuti nelle dichiarazioni MUD. I dati bonificati sono trasmessi a Ispra e vengono elaborati da Arpae Emilia-Romagna (Sezione regionale del catasto rifiuti) per comporre il quadro conoscitivo, a scala regionale, del settore rifiuti speciali.
La produzione di rifiuti speciali in Emilia-Romagna, che, nel 2022, si attesta attorno a circa 8,4 milioni di tonnellate (escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione - C&D), risulta in aumento rispetto all'anno precedente (+1,5%).
La produzione di rifiuti speciali pericolosi, esclusi quelli da C&D, è pari a 772.625 t, pari al 9,1% della produzione totale.
La produzione regionale dei rifiuti speciali, compresi i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), si attesta invece, nel 2022, attorno a circa 15.300.000 tonnellate.
I rifiuti speciali prodotti in regione, nel 2022, escludendo il contributo dato dai rifiuti da costruzione e demolizione(C&D), sono costituiti, per il 48%, da rifiuti secondari derivanti dal trattamento di rifiuti (capitolo EER 19), il 93% dei quali non pericolosi.
Per quanto riguarda la ripartizione della produzione di RS per attività economica, il contributo più importante, nel 2022, si conferma quello derivante dalle attività manifatturiere, con quantitativi di rifiuti prodotti che superano i 3,2 milioni di tonnellate, in gran parte (91%) non pericolosi; seguono poi le attività legate al commercio e al trasporto e magazzinaggio, con quantitativi molto inferiori rispetto ai precedenti. Si conferma come terzo settore maggiormente rilevante nella produzione dei rifiuti speciali quello delle costruzioni.
Quadro Generale
Il capitolo fornisce un quadro sintetico sullo stato dell’arte della gestione dei rifiuti urbani e speciali nella nostra regione e costituisce un fondamentale strumento di sintesi per verificare i risultati ottenuti, per intervenire sui punti critici e orientare le scelte di pianificazione e programmazione.
I dati relativi a produzione e modalità di gestione dei rifiuti urbani, ai sensi dell’art. 16 della LR 27/94, sono stati raccolti utilizzando l’applicativo denominato O.R.So. (modulo Comuni), che consente ai Comuni di caricare via web le informazioni richieste dall’Allegato 4 alla DGR 1620/2001, aggiornato con DGR 2317/2009, DGR 1238/16, DGR 2147/18 e, da ultimo, la DGR 2203/23. I dati sono aggregati come previsto dalla DGR 2218/16. L’inserimento dei dati richiesti nella scheda Comune spetta ai Comuni (o per essi al Gestore del servizio di raccolta, previa delega formale da parte del Comune), entro il 30 aprile di ogni anno; i Comuni attestano la completezza e la veridicità dei dati inseriti attraverso password di chiusura e convalida. L'amministratore regionale (Sezione regionale del catasto rifiuti c/o Arpae Emilia-Romagna Direzione Tecnica) coordina tutta la fase di inserimento dei dati, valida le informazioni inserite dai Comuni e trasmette, entro il 30 giugno, i dati alla Regione, a Atersir e a Ispra.
Alla stesura della sezione, dedicata al recupero delle principali frazioni raccolte in maniera differenziata e, in particolare, agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio, ha contribuito in maniera significativa il sistema dei Consorzi. Nello specifico i Consorzi hanno fornito i dati relativi allo sviluppo del sistema consortile in regione e hanno collaborato alla definizione dei quantitativi e delle modalità di recupero delle frazioni di raccolta differenziata che rientrano nel sistema di gestione consortile.
La sezione (modulo impianti) dell’applicativo ORSO, è lo strumento utilizzato per l’elaborazione dei dati dei principali impianti di gestione rifiuti, compilata, ai sensi della Delibera 1238/2016, da tutti gli impianti di trattamento rifiuti (recupero/ smatimento) operanti sul territorio regionale, sia che trattino solo rifiuti urbani, rifiuti urbani e speciali o solo rifiuti speciali (circa 1.400 impianti presenti in regione).
L’archivio delle dichiarazioni MUD, altro strumento inserito nel sistema informativo regionale sui rifiuti, è stato utilizzato, come ogni anno, per la ricostruzione del quadro conoscitivo sui rifiuti speciali: produzione, modalità di gestione e flussi. In esso confluiscono le dichiarazioni obbligatorie presentate dai soggetti che producono, raccolgono, trasportano e gestiscono rifiuti speciali alle Camere di commercio e informatizzate da Unioncamere, così come indicato dalla normativa vigente. Per essere utilizzati a fini statistici, i dati delle dichiarazioni MUD sono sottoposti a una serie di correzioni (bonifiche), condotte dal sistema delle Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente sulla base di linee guida condivise. Nell’ultimo decennio, per il settore relativo ai rifiuti, sono intervenute trasformazioni significative a livello normativo, tecnologico e socio-economico che hanno richiesto e richiederanno un adeguamento dei sistemi di gestione e la focalizzazione delle azioni sulle misure di riduzione dei rifiuti alla fonte: la disciplina sui “sottoprodotti”, l’introduzione del principio della “responsabilità estesa del produttore” , della “eco-progettazione”, della “preparazione per il riutilizzo” di rifiuti, del concetto di “riutilizzo” relativo a prodotti o componenti che non sono rifiuti, nonché le nuove leggi sulla cessazione della classifica di rifiuto (End of Waste) hanno introdotto una nuova visione, più attenta all’intero ciclo di vita dei beni, e nuove prospettive, più attente ai criteri di “economia circolare” e di "sostenibilità" .
Bibliografia
- 1. Regione Emilia-Romagna, Arpa Emilia-Romagna (2022), "La gestione dei rifiuti in Emilia-Romagna, Report 2022"
Sitografia
Autori
- Leonardo PALUMBO (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Maria Concetta PERONACE (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Paolo GIRONI (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Veronica RUMBERTI (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Annamaria BENEDETTI (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)