Emilia-Romagna
Rifiuti Produzione rifiuti speciali
Commento

Nel 2020, la produzione di rifiuti speciali (RS pericolosi e non pericolosi) in regione Emilia-Romagna, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), è pari a 7.778.088 tonnellate.
Rispetto al 2019, si registra un calo della produzione annua pari a circa il 7,5%, imputabile agli effetti del lockdown, avvenuto nei primi sei mesi dell’anno a seguito della pandemia da Covid-19.
La produzione di rifiuti speciali pericolosi è di 728.540 tonnellate, che rappresenta il 9,4% della produzione totale, e risulta anche questa in calo rispetto all’anno precedente (-9%). Il grafico di figura 1 riporta il trend della produzione di RS, esclusi i C&D, dal 2008 al 2020.
I rifiuti speciali prodotti in regione, nel 2020, sono costituiti per il 47% da rifiuti secondari derivanti dal trattamento di rifiuti (capitolo EER 19), il 90,6% dei quali non pericolosi (figura 2).
La figura 3 evidenzia che, rispetto ai produttori "primari” di rifiuti speciali, il contributo più importante, anche nel 2020, è dato dalle attività manifatturiere, con quantitativi che non superano i 3 milioni di tonnellate (35% del totale), il 92% dei quali non pericolosi; seguono poi le attività legate al commercio e al trasporto e magazzinaggio, con quantitativi molto inferiori rispetto ai precedenti. La produzione di rifiuti speciali sul territorio regionale rimane collegata al tessuto produttivo territoriale e si concentra principalmente nelle province di Modena, Bologna e Ravenna, che insieme producono il 50% di tutti i rifiuti speciali, come evidenziato in figura 4.
Nel 2020 la produzione di rifiuti da C&D dichiarata attraverso i MUD risulta pari a 2.856.567 tonnellate e, di questi, il 98% sono costituiti da rifiuti non pericolosi. Tali dati non sono sufficienti a definire la produzione reale di questa categoria di rifiuti, essendo il settore caratterizzato da un elevato numero di imprese esonerate dall’obbligo di dichiarazione.
Per superare tale problematica il dato “reale” di produzione dei C&D non pericolosi viene stimato partendo dai quantitativi in gestione, al netto di quelli che provengono da fuori regione e al lordo delle quote avviate a trattamento fuori regione. Da quest’anno è stata poi introdotta una nuova metodologia di calcolo, definita nelle Linee guida SNPA (Delibera del Consiglio SNPA. Seduta del 09/02/2021. Doc.n. 98/21), che prevede, inoltre, la somma e la sottrazione delle giacenze dichiarate presso i gestori ed i produttori.
A seguito di tale calcolo, la produzione “reale” stimata di rifiuti speciali da C&D non pericolosi risulta, nel 2020, pari a 5.258.819 tonnellate, con una differenza rispetto a quanto dichiarato nel MUD (figura 5) del 53% (2.856.567 tonnellate).

 


 

 

 

 

NOME DELL'INDICATORE

Produzione di rifiuti speciali

DPSIR

P

UNITÀ DI MISURA

Tonnellate

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2008-2020

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Provincia

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

L 70/94, DLgs 152/2006

AREE TEMATICHE INTERESSATE

Descrizione

La produzione di rifiuti speciali rappresenta la quantità di rifiuti prodotti dalle attività produttive e dalle attività di recupero/smaltimento di rifiuti, definiti come speciali (pericolosi e non pericolosi) ai sensi dell’art. 184 del DLgs 152/2006.
Lo studio della produzione di rifiuti speciali si basa sulle dichiarazioni MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), presentate ogni anno dai produttori e dai gestori ai sensi dell’art. 189 del DLgs 152/06, unica banca dati al momento disponibile per conoscere la complessa realtà dei rifiuti speciali. Le dichiarazioni riportano i dati di produzione relativi alle attività di gestione dei rifiuti svolte nell’anno precedente, in quanto i MUD, inviati ufficialmente alla Camera di commercio entro la data del 30 aprile di ogni anno, sono resi disponibili solo l’anno successivo a quello a cui si riferiscono.

Scopo

La conoscenza della produzione di rifiuti speciali permette di costruire il quadro conoscitivo relativo alle tipologie e quantità di rifiuti speciali prodotti a scala provinciale e regionale, utile ai fini della valutazione del sistema impiantistico e delle diverse modalità di recupero/smaltimento che offre.
Si ricorda che il dato di produzione di rifiuti non pericolosi, desumibile da MUD, è sottostimato in quanto, ai sensi della normativa vigente, risultano interamente o parzialmente esentati dall’obbligo di dichiarazione MUD gli Enti e le imprese produttori di rifiuti non pericolosi con un numero di dipendenti inferiore a 10. Tale sottostima diventa particolarmente significativa per il settore dei rifiuti da C&D, la cui produzione viene calcolata a partire dal dato di gestione. Le esenzioni non si applicano ai soggetti che producono rifiuti pericolosi.
Per tale motivo i dati di produzione vengono considerati al netto della produzione dei C&D non pericolosi e pericolosi, che vengono elaborati separatamente.