Emilia-Romagna
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Produzione rifiuti speciali
Commento


 

Nel 2021, la produzione di rifiuti speciali (RS pericolosi e non pericolosi) in regione Emilia-Romagna, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), risulta pari a 8.322.048 tonnellate. Tale dato risulta confrontabile con quello relativo al 2019 dal quale si discosta per un -1%. Rispetto al 2020, anno della pandemia da Sars-Covid-19, si registra, invece, un aumento della produzione annua pari a circa il 7%. 
La produzione di rifiuti speciali pericolosi è di 786.386 tonnellate, che rappresenta, nel 2021, il 9,4% della produzione totale e risulta in aumento rispetto all’anno precedente (+7,9%), anche se in calo rispetto all’anno 2019 (-1,8%). Il grafico di figura 1 riporta il trend della produzione di RS, esclusi i C&D, dal 2008 al 2021.
I rifiuti speciali prodotti in regione, nel 2021, sono costituiti per il 46% da rifiuti secondari derivanti dal trattamento di rifiuti (capitolo EER 19), dei quali il 92% risulta “non pericoloso” (figura 2).
La figura 3 evidenzia che, rispetto ai produttori "primari” di rifiuti speciali, il contributo più importante, anche nel 2021, è dato dalle attività manifatturiere, con quantitativi che superano i 3,2 milioni di tonnellate (39% rispetto al totale), il 90% dei quali non pericolosi; seguono poi le attività legate al commercio e alle costruzioni, con quantitativi molto inferiori rispetto ai precedenti. La produzione di rifiuti speciali sul territorio regionale rimane collegata al tessuto produttivo territoriale e si concentra, principalmente, nelle province di Modena, Bologna e Ravenna, che insieme producono il 50% di tutti i rifiuti speciali, come evidenziato in figura 4.
Nel 2021 la produzione di rifiuti da C&D dichiarata attraverso i MUD (pericolosi e non) risulta pari a 3.036.716 tonnellate e, di questi, il 98% sono costituiti da rifiuti non pericolosi. Tali dati non sono sufficienti a definire la produzione reale di questa categoria di rifiuti, essendo il settore caratterizzato da un elevato numero di imprese esonerate dall’obbligo di dichiarazione.
Per superare tale problematica, il dato “reale” di produzione dei C&D non pericolosi viene stimato partendo dai quantitativi in gestione, al netto di quelli che provengono da fuori regione e al lordo delle quote avviate a trattamento fuori regione. Dall’anno 2020 è stata poi introdotta una nuova metodologia, definita nelle Linee guida SNPA (Delibera del Consiglio SNPA. Seduta del 09/02/2021. Doc.n. 98/21), che prevede, inoltre, di prendere in considerazione le giacenze dichiarate presso i gestori ed i produttori.
A seguito di tale calcolo, la produzione “reale” stimata di rifiuti speciali da C&D non pericolosi risulta, nel 2021, pari a 6.179.896 tonnellate (che con l'aggiunta dei rifiuti da C&D pericolosi porta a un totale di rifiuti da C&D, pericolosi e non, pari a 6.252.063 tonnellate), con una differenza rispetto a quanto dichiarato nel MUD (figura 5) del 51%.