I rifiuti urbani indifferenziati complessivamente prodotti nel 2022 ammontano a 729.456 tonnellate; la produzione pro capite è stata di 163 kg/ab.
Il grafico di figura 1, che mostra il trend della raccolta totale e pro capite del rifiuto urbano indifferenziato, dal 2001 al 2022, evidenzia una graduale diminuzione negli anni di tale indicatore, come richiesto dalla normativa europea, statale e regionale.
La tabella 1 indica i quantitativi dei tipi di rifiuti urbani indifferenziati raccolti nel 2022: sono stati inserite le diciture in linea con le indicazioni della DGR 2218/16.
In figura 2 si riportano i valori di produzione pro capite, a scala comunale, che vengono rappresentati graficamente suddivisi per classi omogenee: si evidenzia come, nei comuni di pianura, gli alti tassi di raccolta differenziata rendano residuale la quantità di indifferenziato, mentre nelle zone montane avviene l'inverso. Altri fattori che incidono sui quantitativi registrati sono l'applicazione dei diversi sistemi di raccolta (porta a porta, cassonetto, ecc.), l'incidenza delle presenze turistiche, del sisitema di tariffazione, ecc.
NOME DELL'INDICATORE
Rifiuti urbani indifferenziatiDPSIR
RUNITÀ DI MISURA
Percentuale, chilogrammi/abitante, tonnellateFONTE
Arpae Emilia-romagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2001-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
AGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 152/06, LR 27/94, DGR 1620/01 e s.m.i., DGR 2319/07, DGR 1238/16, DGR 2218/16, DGR 2147/18
AREE TEMATICHE INTERESSATE
I rifiuti urbani indifferenziati rappresentano la parte residuale di rifiuto che non viene raccolto in maniera differenziata.
Nell’ammontare del rifiuto urbano indifferenziato, a partire dall'anno 2017 (DGR 2218/16), sono da computare le seguenti tipologie di rifiuto:
• rifiuti indifferenziati;
• rifiuti ingombranti avviati a smaltimento;
• rifiuti da spazzamento stradale avviati a smaltimento;
• rifiuti riportati nella tabella “Elenco codici EER da utilizzare ai fini del calcolo della percentuale di raccolta differenziata” destinati a recupero/riciclaggio e che invece sono avviati a smaltimento in ragione delle loro caratteristiche qualitative.
La quantificazione della produzione di rifiuti indifferenziati consente di valutare la tendenza o meno verso una loro graduale diminuzione, come richiesto dalla normativa europea. La riduzione del quantitativo di rifiuti non inviati a riciclaggio costituisce il criterio principale per la valutazione di efficienza nella gestione dei rifiuti.
L’andamento della produzione dei rifiuti dipende, inoltre, da alcuni fattori legati, ad esempio, alla variazione delle modalità di raccolta del rifiuto indifferenziato, con l’adozione o meno di una tariffazione puntuale, ecc.: senza la raccolta differenziata e il riciclo, quindi, tutte le frazioni confluiscono nei rifiuti urbani indifferenziati e come tali avviate a smaltimento, con i relativi oneri economici e ambientali.