
Nel 2022, sono state gestite, complessivamente, 9.447.236 tonnellate di rifiuti speciali, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D). Nelle elaborazioni non vengono altresì computati i rifiuti in giacenza (R13 “messa in riserva” e D15 “deposito preliminare”) ed i rifiuti appartenenti al capitolo EER 20 (rifiuti urbani - rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni, inclusi i rifiuti della raccolta differenziata) ad esclusione del codice EER 200304 (fanghi delle fosse settiche), secondo quanto indicato nell’art. 230, comma 5, DLgs 152/2006.
Il dato di gestione complessivo nell’anno 2022 presenta un incremento dello 0,1% rispetto all’anno precedente (2021), confermandosi, quindi, come dato costante dal 2019, escludendo l’anno 2020 della pandemia da Covid-19 in cui vi è stato un importante calo. Si evidenzia, anche per il 2022, rispetto all’anno precedente, un incremento delle operazioni di recupero di materia (+2,2%) e un generale calo delle operazioni di smaltimento (-5,4%).
La gestione dei rifiuti speciali non pericolosi conferma e incrementa ulteriormente, nel 2022, la netta prevalenza delle operazioni di recupero (recupero di materia e di energia) rispetto alle operazioni di smaltimento, con un quantitativo complessivo pari al 76,5% dei rifiuti speciali non pericolosi gestiti attraverso tali modalità (figura 1).
Il solo recupero di materia, che come noto risulta prioritario nell’ambito della gerarchia di gestione comunitaria, si conferma (figura 3), anche per l’anno 2022, attività predominante, con una percentuale del 68,5% rispetto al totale dei rifiuti non pericolosi gestiti, in crescita di un 1,5% rispetto all’anno precedente.
In figura 2, si riporta il dettaglio del trend di gestione dei rifiuti speciali pericolosi in Emilia-Romagna.
A fronte di un calo delle operazioni di recupero di materia (R2-R12) si riscontra un calo anche delle altre operazioni di smaltimento (D2-D14): tali trend confermano la variazione del -6% del totale dei rifiuti pericolosi gestiti del 2022 rispetto all’anno precedente. Inoltre, a fronte, invece, di un netto calo delle operazioni di incenerimento di rifiuti pericolosi, si riscontra un incremento di rifiuti pericolosi smaltiti in discarica.
Nel 2022, le altre attività di smaltimento (da D2 a D14) incidono sul totale gestito per un 44%, come riportato nella figura 4, confermandosi come forma di gestione preponderante per i rifiuti speciali pericolosi, nonostante tale percentuale risulti in calo sul totale rispetto agli anni precedenti.
Anche l’operazione di recupero di materia (figura 4) fa registrare valori percentuali significativi (38%) sul totale gestito, in linea con la percentuale dell’anno precedente.
NOME DELL'INDICATORE
Modalità di gestione dei rifiuti specialiDPSIR
RUNITÀ DI MISURA
TonnellateFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2008-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
ComuneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
L 70/94, DLgs 152/06
AREE TEMATICHE INTERESSATE
Le modalità di gestione dei rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi) sono rappresentate dai quantitativi di rifiuti recuperati e smaltiti in un determinato anno suddivisi nelle operazioni di recupero e smaltimento secondo le definizioni dell’Allegato C del DLgs 152/06 (vedi tabella 1). Questo ultimo dato non coincide con il quantitativo prodotto, in quanto nella gestione rientrano anche i flussi di rifiuti in entrata e in uscita rispetto al territorio regionale.
I dati derivano dalle dichiarazioni MUD, che permettono di quantificare le diverse operazioni di recupero e smaltimento a cui sono assoggettati i rifiuti speciali e di analizzarne i flussi.
Le operazioni di recupero sono classificate, in: R1 recupero di energia e da R2 a R10 recupero di materia; con R13 si indicano le operazioni di “messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12”.
Le modalità di smaltimento sono classificate come D1-D12, comprendenti tutte le operazioni di smaltimento quali deposito in discarica, incenerimento, trattamento chimicofisico e biologico ecc., e come D13-D15, comprendenti le operazioni di raggruppamento preliminare, ricondizionamento o deposito preliminare.
I dati di gestione desunti dalle dichiarazioni MUD consentono di ricostruire un quadro attendibile e completo dei quantitativi di rifiuti speciali che vengono trattati, recuperati e/o smaltiti nel territorio regionale in quanto i soggetti obbligati sono tutti coloro che gestiscono rifiuti; tali dati consentono di verificare l’efficacia delle politiche di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento all’incentivazione verso le diverse forme di recupero e riutilizzo dei rifiuti, sia come materia, sia come energia.