
Lo schema riportato in figura 1 riassume il bilancio del sistema regionale di gestione dei rifiuti speciali (RS) per l’anno 2022.
In particolare, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), il flusso di RS in uscita dal territorio regionale è stato di 3.108.170 tonnellate, il 14% circa dei quali costituito da RS pericolosi, mentre il flusso in entrata ha riguardato 3.808.072 tonnellate di rifiuti, anche in questo caso prevalentemente non pericolosi (solo l’11% dei rifiuti in ingresso sono rifiuti pericolosi). A tal riguardo si precisa che, rispetto al 2021, il delta import-export fa registrare un leggero incremento del +1%, rimanendo sostanzialmente stabile. Il bilancio netto complessivo dei flussi di importazione ed esportazione, per il 2022, è riportato nella tabella 1.
Analizzando in dettaglio i flussi nazionali tra l’Emilia-Romagna e le altre regioni italiane (figura 2), risulta evidente come quelle che ricevono i quantitativi maggiori sono la Lombardia, il Veneto e la Toscana; parallelamente, le stesse regioni sono anche quelle che inviano in Emilia-Romagna la maggior parte dei rifiuti speciali. I soggetti che hanno destinato rifiuti all’estero sono stati circa 140, secondo quanto dichiarato nella banca dati MUD, e hanno esportato 405.206 tonnellate. Il 20% dei quantitativi esportati sono stati inviati a trattamento in Germania, il 12% in Austria e l’10% in Francia (figura 3).
I rifiuti speciali, non pericolosi e pericolosi, esportati verso le altre regioni italiane (figura 4) appartengono, per il 52% dei quantitativi, al capitolo EER 19 (rifiuti prodotti da impianti di trattamento dei rifiuti e delle acque reflue), così, in ugual modo, quelli importati dalle altre regioni italiane verso l’Emilia-Romagna (47% di tutti i rifiuti importati in regione).
Altri rifiuti speciali importati, che risultano avere quantitativi significativi, appartengono al capitolo EER 16 (rifiuti non specificati altrimenti nell’elenco) e al capitolo EER 15 (rifiuti di imballaggio; assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi non specificati altrimenti).
Mentre le altre principali tipologie di rifiuti che vengono esportate appartengono al capitolo EER 12 (rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento meccanico superficiale di metalli e plastica) e al capitolo EER 15 (rifiuti di imballaggio; assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi non specificati altrimenti).
I principali quantitativi di rifiuti esportati verso l’estero (figura 5) appartengono sempre al capitolo EER 19, con il 71% del totale esportato in tali paesi.
NOME DELL'INDICATORE
Flussi di rifiuti speciali, in ingresso e in uscitaDPSIR
PUNITÀ DI MISURA
Tonnellate, PercentualeFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
ProvinciaAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 152/06, Regolamento (CE) n.1013/2006
AREE TEMATICHE INTERESSATE
Le dinamiche che governano l’importazione e/o l’esportazione dei RS possono derivare da una carenza di impianti specializzati ma anche da ragioni commerciali ed economiche, in quanto la gestione dei rifiuti speciali non può essere assoggettata a vincoli territoriali.
Anche in questo caso lo studio dei flussi di rifiuti speciali da e per l'Emilia-Romagna si basa sulle dichiarazioni MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale).
Verificare l’efficacia delle politiche di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento all’incentivazione verso le diverse forme di recupero e riutilizzo, sia come materia, sia come energia individuando particolari criticità relativamente a flussi di rifiuti appartenenti a specifici capitoli EER che potrebbero derivare da carenze impiantistiche sul territorio regionale.