Attività produttive
882 INSTALLAZIONI AIA
Nel 2023, in Emilia-Romagna, sono presenti 882 installazioni in possesso di autorizzazione integrata ambientale, delle quali 866 con AIA di competenza regionale e 16 di competenza statale. Nella provincia di Modena si trova il maggior numero di installazioni AIA regionali, con 182 attività autorizzate, seguono Forlì-Cesena, con 180, e Reggio Emilia e Ravenna, entrambe con 104. La categoria AIA più numerosa è costituita dagli Allevamenti intensivi. Inoltre, in base a particolari concentrazioni territoriali di determinati settori, è possibile identificare i seguenti distretti:
- Ceramico: Modena - Reggio Emilia;
- Chimico: Ravenna - Ferrara;
- Allevamenti intensivi: Forlì-Cesena (avicoli) - Modena e Reggio Emilia (suini).
ESITI DELLE ATTIVITA' DI VIGILANZA PROGRAMMATA
Nel 2023, nelle installazioni AIA regionali, a seguito dell'attività di vigilanza programmata effettuata da Arpae (349 ispezioni programmate effettuate), sono risutate conformi il 76% delle installazioni e non conformi il 24%. In particolare l'azione sanzionatoria ha determinato l'attivazione di: 2 notizie di reato, 31 procedure estintive ai sensi della L. 68/2015 e 70 sanzioni amministrative. Si segnala pertanto la prevalenza di azione sanzionatoria per violazioni di natura formale. Le installazioni AIA statali, a seguito delle 7 ispezioni effettuate, sono risultate conformi nel 72% dei casi e non conformi il 28%; sono stata attivate infatti: 1 procedura estintiva ai sensi della L 68/2015 e 1 notizia di reato.
IL PIANO DELLE ISPEZIONI PROGRAMMATE (DGR 2124/2018)
Il Piano delle ispezioni, approvato con DGR 2124/2018 e ss.mm.ii, utilizza il modello SSPC (Sistema di Supporto alla Pianificazione dei controlli) elaborato dal Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali. Il modello SSPC calcola per ciascuna installazione un vettore rischio tenendo conto: degli impatti potenziali e reali, del livello di osservanza delle condizioni di autorizzazione, delle certificazioni ambientali e dello stato dell’ambiente in cui si trova l’installazione. Nel Piano elaborato dalla Regione Emilia-Romagna, con il supporto di Arpae, vengono inoltre inseriti un malus e un bonus per valorizzare maggiormente la buona gestione delle installazioni. La programmazione dei controlli per il triennio 2022-2024 è approvata con Determinazione dirigenziale n. 356 del 13/01/2022.
Sintesi
Nel 2023, in Emilia-Romagna sono presenti 882 installazioni in possesso di autorizzazione integrata ambientale, delle quali 866 con AIA di competenza regionale e 16 di competenza statale. Nella provincia di Modena si trova il maggior numero di installazioni AIA regionali, con 182 attività autorizzate, seguono Forlì-Cesena, con 180, e Reggio Emilia e Ravenna, entrambe con 104. La categoria AIA più numerosa è costituita dagli Allevamenti intensivi con 321 installazioni.
In Emilia-Romagna, in applicazione dell’art. 29 decies comma 3 del D.Lgs. 152/2006, la frequenza delle ispezioni programmate è definita attraverso il piano regionale approvato con la DGR 2124 del 10/12/2018 e ss.mm.ii.
La programmazione dei controlli per il triennio 2022-2024 è approvata con Determinazione dirigenziale n. 356 del 13/01/2022.
Il numero totale di ispezioni programmate ed effettuate nelle installazioni regionali, per l’anno 2023, è stato 349. Analizzando i dati del quinquennio 2019-2023, si rileva un calo del numero di ispezioni effettuate nell’anno 2020, dovuto all’emergenza sanitaria Sars-Cov-19, ma con valori nuovamente in linea con quelli pre Covind nei tre anni successivi (anche se in lieve calo nel triennio).
Con riferimento all'attività di campionamento, il numero totale di campioni prelevati nelle installazioni con AIA regionali, per l’anno 2023, sono stati 536. Analizzando i dati del quinqunnio 2019-2023, si evidenzia un lieve aumento del numero di campioni effettuati nell’anno 2021, ugualmente stabile nell’anno 2022, grazie alla ripresa delle attività dopo i periodi di lockdown dovuti all’emergenza sanitaria Sars-Cov-19; si rileva invece un leggero calo dell'attività di campionamento durante l’anno 2023, dovuto, in parte, all’evento alluvionale avvenuto durante il mese di maggio, che ha portato alla sospensione di alcune attività ispettive.
Dall’analisi dei dati relativi agli esiti delle ispezioni programmate ed effettuate sulle installazioni AIA (349 per le AIA regionali e 7 per le AIA statali) risulta la piena conformità per il 76% dei casi, per le istallazioni AIA regionali, e il 72% dei casi, per quelle statali. Inoltre, per le AIA regionali, il 24% delle installazioni non conformi è stato oggetto di procedimenti sanzionatori, in particolare: 2 notizie di reato, 31 procedure estintive ai sensi della L 68/2015 e 70 sanzioni amministrative. Per le AIA statali, invece, sono risultati non conformi il 28% delle installazioni, oggetto dei seguenti procedimenti sanzionatori: 1 notizia di reato, 1 procedura estintiva ai sensi della L 68/2015 e nessuna sanzione amministrativa.
Quadro Generale
L'Unione europea ha adottato nel 1996 la prima direttiva (Direttiva 96/61/CE) sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (integrated pollution prevention and control - IPPC), oggi sostituita dalla direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (Direttiva IED). In Italia tale direttiva è stata recepita con il DLgs 4 marzo 2014, n. 46, che modifica il DLgs 152/06, nel quale sono comprese le norme che disciplinano il rilascio, l'aggiornamento e il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) delle installazioni assoggettate.
La Direttiva IED è basata su tre cardini fondamentali:
- l'approccio integrato, che implica che le autorizzazioni devono prendere in considerazione l'impatto ambientale nella sua interezza, comprendendo emissioni in aria, acqua e suolo, produzione di rifiuti, utilizzo di risorse, efficienza energetica, rumore, radiazioni, vibrazioni, prevenzione degli incidenti e ripristino del sito dopo la chiusura, con lo scopo di conseguire un'elevata protezione dell'ambiente nel suo complesso;
- le BAT (best available techniques), le condizioni delle autorizzazioni devono essere basate sulle migliori tecniche disponibili (MTD). I documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili (BAT reference documents) sono i cosiddetti BREF e le BAT Conclusion;
- le condizioni locali: le autorità competenti, per il rilascio delle autorizzazioni, tengono conto delle caratteristiche tecniche dell'installazione, della localizzazione geografica e delle condizioni ambientali locali.
La Direttiva IED prevede inoltre un´ampia partecipazione del pubblico, in linea anche con i principi della convenzione di Aarhus; la Regione Emilia-Romagna cura la pubblicazione on-line delle autorizzazioni di competenza regionale, dei report periodici inviati dai gestori degli impianti e dei rapporti delle ispezioni programmate di Arpae (Portale AIA).
La Regione Emilia-Romagna con la LR 21/2004 e ss.mm.ii. detta disposizioni in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.
L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) è il provvedimento che autorizza l'esercizio delle installazioni riportate nell'allegato VIII alla parte Seconda del DLgs 152/2006 e prevede misure tese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente, salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale. L’AIA autorizza l'esercizio di una installazione a determinate condizioni che garantiscono la conformità ai requisiti Ippc.
In applicazione della LR 13/2015 Arpae svolge le funzioni amministrative di "Autorità competente" per conto della Regione Emilia-Romagna in materia di AIA, attraverso i Servizi Autorizzazione e Concessione.
L’AIA disciplina anche le modalità di monitoraggio e controllo delle installazioni (Art. 29 decies), comprendendo:
- le attività di autocontrollo effettuate dal Gestore ed i cui esiti sono pubblicati sul Portale AIA;
- le attività di controllo programmato effettuate dai Servizi Territoriali di Arpae sulla base del piano di ispezione regionale, ed i cui esiti sono pubblicati sul Portale AIA.
In applicazione dell’art. 29 decies comma 3 del DLgs 152/2006, la frequenza delle ispezioni programmate è definita attraverso un piano regionale. Il piano riferito al triennio 2019-2021 è stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna con la DGR 2124 del 10/12/2018 e ss.mm.ii. La programmazione dei controlli per il triennio 2022-2024 è approvata con Determinazione dirigenziale n. 356 del 13/01/2022.
Nell'ambito delle ispezioni programmate, Arpae accerta:
- il rispetto delle condizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- la regolarità dei controlli a carico del Gestore (autocontrolli), con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione;
- che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione ed, in particolare, che abbia informato regolarmente l’Autorità Competente (AC) e, nel caso di incidenti che influiscano in modo significativo sull’ambiente, abbia fornito in modo tempestivo i risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto.
Le ispezioni programmate sono eseguite da Arpae secondo una procedura certificata UNI EN ISO 9001:2015 e si concludono con la redazione del rapporto ispettivo pubblicato sul Portale AIA.
Al di fuori del Piano regionale delle ispezioni programmate, Arpae effettua:
- ispezioni straordinarie (Rif. Art. 29 decies comma 4);
- vigilanza su richiesta dell’Autorità Giudiziaria o a supporto di altri organi di polizia giudiziaria;
- vigilanza a seguito di Segnalazioni di Inconvenienti Ambientali ritenute significative;
- vigilanza sulla base di programmi definiti dall’Agenzia o richiesti dal Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente (SNPA) anche su temi ambientali specifici.
Inoltre, Arpae, effettua attività di vigilanza programmata a supporto di ISPRA nelle installazioni autorizzate con l’AIA Statale, ovvero le attività elencate nell’Allegato XII alla Parte Seconda del DLgs 152/06, la cui AIA viene rilasciata dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Sitografia
Autori
- Isabella TRONDOLI (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Francesca DI NICOLA (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Emanuele DAL BIANCO (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Adele LO MONACO (ARPAE E.R. - DIREZIONE TECNICA)
- Matteo BALBONI (REGIONE EMILIA-ROMAGNA - SETTORE TUTELA DELL'AMBIENTE ED ECONOMIA CIRCOLARE)