L'Unione europea ha adottato nel 1996 la prima direttiva (Direttiva 96/61/CE) sulla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (integrated pollution prevention and control - IPPC), oggi sostituita dalla direttiva 2010/75/UE sulle emissioni industriali (Direttiva IED). In Italia tale direttiva è stata recepita con il DLgs 4 marzo 2014, n. 46, che modifica il DLgs 152/06, nel quale sono comprese le norme che disciplinano il rilascio, l'aggiornamento e il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) delle installazioni assoggettate.
La Direttiva IED è basata su tre cardini fondamentali:
- l'approccio integrato, che implica che le autorizzazioni devono prendere in considerazione l'impatto ambientale nella sua interezza, comprendendo emissioni in aria, acqua e suolo, produzione di rifiuti, utilizzo di risorse, efficienza energetica, rumore, radiazioni, vibrazioni, prevenzione degli incidenti e ripristino del sito dopo la chiusura, con lo scopo di conseguire un'elevata protezione dell'ambiente nel suo complesso;
- le BAT (best available techniques), le condizioni delle autorizzazioni devono essere basate sulle migliori tecniche disponibili (MTD). I documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili (BAT reference documents) sono i cosiddetti BREF e le BAT Conclusion;
- le condizioni locali: le autorità competenti, per il rilascio delle autorizzazioni, tengono conto delle caratteristiche tecniche dell'installazione, della localizzazione geografica e delle condizioni ambientali locali.
La Direttiva IED prevede inoltre un´ampia partecipazione del pubblico, in linea anche con i principi della convenzione di Aarhus; la Regione Emilia-Romagna cura la pubblicazione on-line delle autorizzazioni di competenza regionale, dei report periodici inviati dai gestori degli impianti e dei rapporti delle ispezioni programmate di Arpae (Portale AIA).
La Regione Emilia-Romagna con la LR 21/2004 e ss.mm.ii. detta disposizioni in materia di prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento.
L’autorizzazione integrata ambientale (AIA) è il provvedimento che autorizza l'esercizio delle installazioni riportate nell'allegato VIII alla parte Seconda del DLgs 152/2006 e prevede misure tese a evitare, ove possibile, o a ridurre le emissioni nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente, salve le disposizioni sulla valutazione di impatto ambientale. L’AIA autorizza l'esercizio di una installazione a determinate condizioni che garantiscono la conformità ai requisiti Ippc.
In applicazione della LR 13/2015 Arpae svolge le funzioni amministrative di "Autorità competente" per conto della Regione Emilia-Romagna in materia di AIA, attraverso i Servizi Autorizzazione e Concessione.
L’AIA disciplina anche le modalità di monitoraggio e controllo delle installazioni (Art. 29 decies), comprendendo:
- le attività di autocontrollo effettuate dal Gestore ed i cui esiti sono pubblicati sul Portale AIA;
- le attività di controllo programmato effettuate dai Servizi Territoriali di Arpae sulla base del piano di ispezione regionale, ed i cui esiti sono pubblicati sul Portale AIA.
In applicazione dell’art. 29 decies comma 3 del DLgs 152/2006, la frequenza delle ispezioni programmate è definita attraverso un piano regionale. Il piano riferito al triennio 2019-2021 è stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna con la DGR 2124 del 10/12/2018 e ss.mm.ii. La programmazione dei controlli per il triennio 2022-2024 è approvata con Determinazione dirigenziale n. 356 del 13/01/2022.
Nell'ambito delle ispezioni programmate, Arpae accerta:
- il rispetto delle condizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale;
- la regolarità dei controlli a carico del Gestore (autocontrolli), con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione;
- che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione ed, in particolare, che abbia informato regolarmente l’Autorità Competente (AC) e, nel caso di incidenti che influiscano in modo significativo sull’ambiente, abbia fornito in modo tempestivo i risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto.
Le ispezioni programmate sono eseguite da Arpae secondo una procedura certificata UNI EN ISO 9001:2015 e si concludono con la redazione del rapporto ispettivo pubblicato sul Portale AIA.
Al di fuori del Piano regionale delle ispezioni programmate, Arpae effettua:
- ispezioni straordinarie (Rif. Art. 29 decies comma 4);
- vigilanza su richiesta dell’Autorità Giudiziaria o a supporto di altri organi di polizia giudiziaria;
- vigilanza a seguito di Segnalazioni di Inconvenienti Ambientali ritenute significative;
- vigilanza sulla base di programmi definiti dall’Agenzia o richiesti dal Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente (SNPA) anche su temi ambientali specifici.
Inoltre, Arpae, effettua attività di vigilanza programmata a supporto di ISPRA nelle installazioni autorizzate con l’AIA Statale, ovvero le attività elencate nell’Allegato XII alla Parte Seconda del DLgs 152/06, la cui AIA viene rilasciata dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).