Emilia-Romagna
Acque superficiali Fitofarmaci nei corsi d'acqua
Commento

Gli esiti del monitoraggio condotto nel 2023 hanno evidenziato che, dei 152 punti monitorati per la ricerca dei fitofarmaci, 55 (circa il 26%) mostrano il superamento del valore soglia normativo (SQA_MA) della singola sostanza attiva (circa il 20% se confontati, invece, con le 271 punti dell'intera rete regionale); tale valore si mantiene abbastanza costante negli  ultimi anni (2018-2022) (figura 1).
Dal 2018, nel protocollo analitico, è stato aggiunto l’erbicida Glifosate ed il suo prodotto di degradazione, l’acido aminometilfosfonico (AMPA);la determinazione, nel 2023, di tale sostanze attive è stata limitata a 65 stazioni, ritenute più significative in base all’analisi di pressioni ed impatti, con una frequenza di monitoraggio trimestrale.
Nel 2023, l’attività di controllo ha riguardato 1.017 campioni, per un totale di 114.921 determinazioni analitiche; di queste, il 96% non presenta residui di sostanze attive (valori di concentrazione inferiori al limite di quantificazione), percentuale che conferma gli stessi esiti del precedente periodo di monitoraggio (2014-2022). 
Per quanto riguarda la distribuzione dei valori della concentrazione media annua dei fitofarmaci totali, il 16% (24 stazioni) dei punti di monitoraggio supera il valore soglia normativo di 1 µg/L (SQA- MA); situazione che si mantiene abbastanza costante rispetto gli ultimi quattro anni (figure 2 e 3); come da indicazione normativa, si deve considerare come superamento un valore che, arrotondato all'unità, sia maggiore di 1 (ovvero di 1,5).
Il 68% (104) delle stazioni presenta valori di concentrazioni media annua inferiori a SQA-MA/2 (0,5 µg/L), queste sono distribuite nella fascia di pianura e collinare di tutto il territorio regionale, mentre il 16% delle stazioni (24), collocate in chiusura di bacino (PC, PR, MO, BO, RA e RN), nella fascia del Po (PC, FE) e nel territorio ferrarese, mostra valori di concentrazione media annua compresi tra SQA-MA/2 e SQA-MA (0,5-1 μg/L). Sono comunque da segnalare casi in cui si deve prestare attenzione perché il valore della sommatoria è prossimo al superamento dello SQA-MA (figure 4 e 5).
Il superamento del valore soglia normativo (SQA-MA) relativo alla concentrazione della media annua di fitofarmaci totali (1 µg/L) si registra  in 24 stazioni (16%), appartenenti ai corpi idrici della bassa pianura emiliana piacentina (Lora-Carogna, Cornaiola, Chiavenna, Arda), parmense (Sissa Abate e Parma), reggiana (Crostolo), modenese (Secchia e Panaro), ferrarese (Po di Volano e Burana Navigabile), bolognese (Samoggia, Navile, C.le Riolo-Botte, C.le Lorgana) e pianura romagnola (Canale Dx Reno, Rubicone, Uso, Ausa, Marecchia e Melo) (figure 4 e 5).
Dal 2018, anno in cui è entrata nel monitoraggio l’analisi del Glifosate e del suo metabolita AMPA, si osserva un un aumento delle stazioni con il superamento sia del singolo SQA (figura 1), sia della sommatoria totale (figura 2). Nelle 55 stazioni in cui sono state registrate concentrazioni medie annue delle singole sostanze attive superiori al singolo SQA, 49 (89%) hanno il superamento dell’AMPA e/o Glifosate, di cui 8 (16%) anche per altre sostanze attive, mentre solo 6 (11%) per altre molecole (figure 5A e 5B).
La maggior parte delle singole sostanze attive (tra cui AMPA e Glifosate), che superano il limite di legge, hanno uno SQA di 0,1μg/L (pesticidi singoli Tab. 1B del DLgs 172/15) ad eccezione della Terbutrina (E) (SQA_MA=0,065 µg/L Tab 1 A del DLgs 172/15) e dell’MCPA (E) (SQA_MA=0,5 µg/L Tab 1 B del DLgs172/15 del DLgs 172/15). Le sostanze attive, oltre al Glifosate e Ampa, che mostrano il superamento dello SQA-MA sono:

  • Azoxistrobin (F)
  • Clorantraniliprolo (DPX) (I)
  • Dimetomorf (F)
  • Fludioxonil (F)
  • MCPA (E)
  • Metalaxil (F)
  • Metolaclor (E)
  • Tebuconazolo (F)
  • Terbutrina (E)
  • Triticonazolo (F)

Nelle tabelle sono elencate, le concentrazioni delle medie annue delle singole sostanze attive riscontrate nelle stazioni di monitoraggio dei corpi idrici fluviali con SQA-MA di riferimento uguale a 0,065 µg/L, 0,1 µg/L, 0,2  µg/L, 0,3 µg/L, 0,5 µg/L, 0,6 µg/L e 1 µg/L. Non sono indicate le altre sostanze attive con valore di SQA-MA diverso, in quanto non si registrano presenze significative.
Le sostanze attive di cui si riscontra, nel 2023, una presenza più diffusa, superiore al numero complessivo di 100, risultano:
Imidacloprid (I), Metolaclor (E), AMPA (E), Azoxistrobin (F), Tebuconazolo (F), Dimetomorf (F), Terbutilazina+ Desetil terbutilazina (E), Metalaxil (F), Clorantraniliprolo (I), Glifosato (E), Bentazone (E), Boscalid (F), Atrazina desethyl - desisopropil (E), Diuron (E), Acetamiprid (E) e Fluopyram (F) (figura 6).
L’imidacloprid, continua ad essere la sostanza attiva con ancora un numero più elevato di riscontri, nonostante non sia più in commercio dal 2018; questo dato è confermato dal trend in diminuzione.
Si evidenzia che la maggior parte delle sostanze attive rinvenute appartengono alla categoria dei fungicidi (F) e degli erbicidi (E).

 

 

NOME DELL'INDICATORE

Fitofarmaci nei corsi d'acqua

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

Microgrammi/litro

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2014-2023

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 152/06, DM 260/10, DM 119/10, DLgs 172/15

 

 

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

L’elaborazione della media annuale per ogni sostanza è stata condotta come indicato in normativa; in particolare in caso di esiti analitici inferiori al limite di quantificazione (<LOQ), è assegnato un dato numerico pari al 50% del valore limite di quantificazione, mentre, per l’elaborazione della sommatoria, si considerano unicamente le concentrazioni positive (>LOQ).

Altri metadati
Descrizione

I prodotti fitosanitari (sostanze attive e i loro formulati), utilizzati in agricoltura per consentire elevati standard di qualità nelle produzioni agricole, rappresentano un fattore di pressione rilevante per la risorsa idrica. La presenza di residui nelle acque è correlata a processi di scorrimento superficiale, drenaggio laterale o percolazione dalle superfici agricole trattate. La maggior parte di queste sostanze è costituita da molecole di sintesi generalmente pericolose per tutti gli organismi viventi. In funzione delle caratteristiche molecolari, delle condizioni di utilizzo e di quelle del territorio, queste sostanze possono essere ritrovate nei diversi comparti dell’ambiente (aria, suolo, acqua, sedimenti) e nei prodotti agricoli, e possono costituire un rischio per l’uomo e per gli ecosistemi, con un impatto immediato e nel lungo termine.
La selezione dei corpi idrici su cui effettuare tali ricerche è basata sull’analisi delle pressioni, in particolare di origine agricola. L'elenco dei principi attivi ricercati comprende, a partire dal 2019, anche  Glifosato e Ampa .
Delle 271 stazioni di monitoraggio presenti nella programmazione 2023, il 56% dei punti (152) è stato sottoposto al controllo dei fitofarmaci (vedi tabella).
L’applicazione della Dir 2000/60/CE ha introdotto notevoli difficoltà sia analitiche, sia di campionamento; in particolare, per i fitofarmaci e altri microinquinanti, sono previsti Standard di Qualità con concentrazioni molto basse. I fitofarmaci comprendono sostanze attive afferenti all’elenco delle sostanze  prioritarie, che definiscono lo stato chimico, e sostanze attive pericolose, non prioritarie, a supporto dello stato ecologico (tab 1A e 1B DLgs 172/2015).
Nell’attività di monitoraggio 2023, le sostanze attive analizzate sono state in tutto 115 (con limiti di quantificazione – LOQ – pari a 0,01μg/l, 0,02 μg/l, 0,03 μg/l e 0,05 μg/l in funzione della sostanza esaminata); tra queste, le sostanze Glifosate, Ampa e Glufosinate sono state monitorate su 65 stazioni. I profili delle sostanze analizzate sono riportati nelle tabelle con la categoria fitoiatrica di appartenenza. L’indicatore rappresenta la percentuale di stazioni con superamenti dell’SQA, indicato dalla normativa, sul numero di stazioni monitorate per le ricerca di fitofarmaci nel 2023; è espresso in termini di concentrazione media annua sia per singola sostanza attiva, sia come sommatoria totale. La presenza media annua dei fitofarmaci non deve superare i valori di riferimento (Standard di Qualità-SQA-MA) definiti nella tabella 1/A (sostanze dell’elenco di priorità) e nella tabella 1/B (sostanze non appartenenti all’elenco di priorità) del DLgs 172/15 per singola sostanza attiva e per fitofamaci totali (il valore di 1 μg/l fatta eccezione per le risorse idriche destinate ad uso potabile per le quali si applica il valore di 0,5 μg/l). L’elaborazione della media per singola sostanza, è stata condotta come indicato in normativa; pertanto, se un risultato analitico risulta inferiore al limite di quantificazione viene utilizzato il 50% del valore del limite di quantificazione.

 

Scopo

Scopo dell’indicatore è valutare l’entità della pressione essercitata sull'ambiente dall’agricoltura, sulla base del riscontro di residui di fitofarmaci rilevati nei corpi idrici superficiali. I fitofarmaci appartengono sia all’elenco delle sostanze chimiche prioritarie, quali sostanze prioritarie/pericolose che contribuiscono alla classificazione dello Stato chimico, sia all’elenco delle sostanze chimiche non prioritarie, contribuendo quindi a supportare l’attribuzione della classe di Stato ecologico (DLgs 152/06).
Sulla base degli esiti del monitoraggio, dell’aggiornamento del reale rischio sugli ecosistemi acquatici, della dismissione di alcune sostanze o dell’immissione sul mercato dell’uso di nuove molecole, della redazione di Linee Guida (Consiglio del SNPA), la scelta delle sostanze attive da controllare viene periodicamente aggiornato  (almeno 1 volta nel ciclo del sessennio di monitoraggio). Nel 2021, il protocollo è stato aggiornato inserendo la ricerca di altre 16 sostanze attive, di cui 11 fungicide (Ametoctradin, Carbendazim, Fluazinam, Fluopyram, Fluxapiroxad, Isopyrazam, Metconazolo, Metrafenone, Penthiopyrad, Protioconazolo, Protioconazolo-Destio), 3 erbicide (Oxyluorfen, Diflufenican, Fluroxipyr) e 2 insetticide (Etofenprox e Spinosad), portando il numero di sostanze attive da analizzare a 112 (vedi tabella).
Nel 2023, la determinazione dell’erbicida Glifosate e del suo prodotto di degradazione, l’acido aminometilfosfonico (AMPA), complessa dal punto di vista analitico ed inserito nel monitoraggio dal 2018, è stata limitata a 65 stazioni, ritenute più significative in base all’analisi di pressioni ed impatti.