Emilia-Romagna
Torna indietro
Fitofarmaci nei corsi d'acqua
Commento


Gli esiti del monitoraggio condotto nel 2024 hanno evidenziato che su 155 punti monitorati per la ricerca dei fitofarmaci, 59 mostrano il superamento del valore soglia normativo (SQA_MA) della singola sostanza attiva, che rappresentano circa il 38% e, il 22 % sul totale delle stazioni controllate (271); valore che si mantiene abbastanza costante con gli ultimi anni (2018-2023) (figura 1).
Dal 2018, nel protocollo analitico, è stato aggiunto l’erbicida Glifosate ed il suo prodotto di degradazione, l’acido aminometilfosfonico (AMPA). La determinazione nel 2024 è stata limitata a 71 stazioni ritenute più significative in base all’analisi di pressioni ed impatti, con una frequenza di monitoraggio trimestrale. 
L’attività di controllo nel 2024 ha riguardato 1034 campioni per un totale di 116.867 determinazioni analitiche, di queste il 96% non presenta residui delle sostanze attive (valori di concentrazione inferiori al limite di quantificazione), percentuale che conferma gli stessi esiti del periodo precedente (2014-2023). 
Per quanto riguarda la distribuzione dei valori dei fitofarmaci totali, si osserva che il 12% (18 stazioni) dei punti di monitoraggio supera il valore soglia normativo (1 µg/L); situazione leggermente in calo rispetto gli ultimi quattro anni (figure 2 e 3); come da indicazione normativa si deve considerare come superamento un valore che arrotondato all'unità sia maggiore di 1 ovvero di 1,5. 
Il 69% (110) delle stazioni presenta valori di fitofarmaci totali inferiori a SQA-MA/2 (0,5 µg/L), queste sono distribuite nella fascia di pianura e collinare di tutto il territorio regionale, mentre il 19% delle stazioni (27), collocate in chiusura di bacino emiliano (PC, MO, BO,), nella fascia del Po (PC, FE) nel territorio ferrarese e nella fascia costiera (RA e RN), mostra valori di concentrazione media annua compresi tra SQA-MA/2 e SQA-MA (0,5-1 μg/L). È comunque da segnalare che sono presenti stazioni in cui il valore della sommatoria è prossimo al superamento dello SQA-MA (figure 4, 5 A e 5B). 
Il superamento del valore soglia normativo (SQA-MA) relativo ai fitofarmaci totali si registra  in 18 stazioni (12%) appartenenti ai corpi idrici della bassa pianura emiliana piacentina (Cornaiola, Chiavenna, Arda), parmense (Sissa Abate e Parma), reggiana (Crostolo), modenese (Secchia e Panaro), ferrarese (Po di Volano e Burana Navigabile), bolognese (Navile, Lavino, C.le Riolo-Botte) e pianura romagnola (Canale Dx Reno, Rubicone, Ausa) (figure 4 e 5B). 
Dal 2018, anno in cui è entrata nel monitoraggio l’analisi del Glifosate e del suo metabolita AMPA, si osserva un un aumento delle stazioni con il superamento del valore soglia riferito, sia ai fitofarmaci totali (figura 2), sia alla singola sostanza attiva (figura 1). Nel 2024, delle 59 stazioni che presentano il superamento del valore soglia dello SQA-MA, 39 (66%) sono attribuibili solo all’AMPA e/o Glifosate, 7 (12%) è dovuto alla presenza sia dell’AMPA/Glifosate, sia di altre sostanze attive, mentre 13 (22%) solo ad altre molecole (figure 5A e 5B). 
La maggior parte delle singole sostanze attive (tra cui AMPA e Glifosate), che superano il valore di soglia indicato nel DLgs 172/15, hanno uno SQA di 0,1μg/L (pesticidi singoli Tab. 1B) ad eccezione della Terbutrina (E) (SQA_MA=0,065 µg/L Tab. 1A) e del Bentazone (E) (SQA_MA=0,5 µg/L Tab. 1B ). Le sostanze attive, oltre al Glifosate e Ampa, che presentano il superamento del limite normativo sono:

  • Azoxistrobin (F)
  • Bentazone (E)
  • Boscalid (F)
  • Clortoluron (E)
  • Dimetenamid-P (E)
  • Dimetomorf (F)
  • Fluroxypyr (E)
  • Imidacloprid (I)
  • Metalaxil (F)
  • Metamitron (E)
  • Metolaclor (E)
  • Metrafenone (F)
  • Metribuzin (E)
  • Petoxamide (E)
  • Propizamide (E)
  • Spiroxamina (F)
  • Terbutrina (E)

Nelle tabelle (link) sono elencate, le concentrazioni delle medie annue delle singole sostanze attive nelle stazioni di monitoraggio dei corpi idrici fluviali con SQA-MA di riferimento uguale a 0,01 µg/L, 0,065 µg/L,  0,1 µg/L, 0,15 µg/L , 0,2  µg/L, 0,3 µg/L, 0,5 µg/L, 0,6 µg/L e 1 µg/L. 
Le sostanze attive di cui si riscontra (2024) una presenza più diffusa come numero di ritrovamenti, superiore a 100 risultano: Imidacloprid-I, Metolaclor-E, AMPA-E, Metalaxil-F, Clorantraniliprolo-I, Azoxistrobin-F, Glifosato-E, Tebuconazolo – F, Terbutilazina e il metabolita Desetil terbutilazina-E, Dimetomorf – F, Acetamiprid-E, Bentazone-E, Boscalid-F e Fluopyram – F  (figura 6).
L’imidacloprid, continua ad essere la sostanza attiva con ancora un numero più elevato di riscontri nonostante non sia più in commercio dal 2018 (leggera diminuzione).
Si evidenzia che la maggior parte delle sostanze attive rinvenute appartengono alla categoria dei fungicidi (F) e degli erbicidi (E).