Emilia-Romagna
Fitofarmaci nei corsi d'acqua
Commento

Gli esiti del monitoraggio condotto nel 2022 hanno evidenziato che, delle 151 stazioni monitorate per la ricerca di fitofarmaci (184 sono il totale della stazioni della rete di monitoraggio), 59 (pari al 39% del totale delle stazioni monitorate per la ricerca di fitofarmaci e al 32% del totale delle stazioni della rete) mostrano il superamento del valore soglia normativo (SQA_MA) della singola sostanza attiva; valore che si mantiene abbastanza costante nel periodo 2018-2022 (figura 1).
Da sottolineare come, dal 2018, nel protocollo analitico sia stato aggiunto l’erbicida Glifosate ed il suo prodotto di degradazione, l’acido aminometilfosfonico (AMPA). La determinazione di tale fitofarmaco, nel 2022, è stata limitata a 66 stazioni, ritenute più significative in base all’analisi di pressioni ed impatti, con una frequenza di monitoraggio trimestrale.
L’attività di controllo, nel 2022, ha riguardato 1.004 campioni, per un totale di 113.380 determinazioni analitiche, di queste, il 96% non presenta residui di sostanze attive (valori di concentrazione inferiori al limite di quantificazione), percentuale che conferma gli stessi esiti del periodo precedente (2014-2021).  Solo l’1% delle determinazioni, nel 2022, presenta valori di concentrazione superiori a 0,1 µg/l, valore che rappresenta lo SQA di riferimento per la maggior parte delle sostanze attive (figura 2).
Per quanto riguarda la distribuzione dei valori della concentrazione media annua dei fitofarmaci totali, il 16% (25 stazioni) dei punti di monitoraggio supera il valore soglia normativo di 1 µg/l (SQA- MA); situazione che si mantiene abbastanza costante rispetto gli ultimi quattro anni (figure 3, 4, 5 e 6B); come da indicazione normativa si deve considerare come superamento un valore che arrotondato all'unità sia maggiore di 1 ovvero di 1,5.
Il 69% (104) delle stazioni presenta valori di concentrazioni media annua inferiori a SQA-MA/2 (0,5 µg/l), queste sono distribuite nella fascia di pianura e collinare di tutto il territorio regionale, mentre il 15% delle stazioni (22), collocate soprattutto in chiusura di bacino(PC, PR, RE, BO e RA), nella fascia del Po (PC, MO e FE), nel territorio ferrarese, mostra valori di concentrazione media annua compresi tra SQA-MA/2 e SQA-MA (0,5-1 μg/l). Si segnala che in questa gruppo rientra anche la stazione di Reno a Volta Scirocco_ Reno, (ID 112), destinata anche ad uso potabile, in cui è superato lo SQA che, per questo uso (potabile), è pari a 0,5 µg/l. Sono, comunque, da segnalare casi in cui si deve prestare attenzione perché il valore della sommatoria è prossimo al superamento dello SQA-MA  (figure 4, 5 e 6A).
Il superamento del valore soglia normativo (SQA-MA) relativo alla concentrazione della media annua di fitofarmaci totali (1 µg/l) si registra  in  25 stazioni (16%), appartenenti ai corpi idrici della bassa pianura emiliana piacentina (Cornaiola, Chiavenna, Cavo Fontana, Arda), parmense (Sissa Abate e Parma), reggiana (Crostolo), modenese (Secchia e Panaro), ferrarese (Burana Navigabile), bolognese (Samoggia, Navile, C.le Botte, C.le Lorgana) e pianura romagnola (Canale Dx Reno, Rubicone, Uso, Marecchia, Melo e Ventena) (figure 5 e 6B).
Dal 2018, anno in cui è entrata nel monitoraggio l’analisi del Glifosate e del suo metabolita AMPA, si osserva un un aumento delle stazioni con il superamento sia del singolo SQA (figura 1), sia della sommatoria totale (figura 3).
Nelle 59 stazioni in cui sono state registrate concentrazioni medie annue delle singole sostanze attive superiori al singolo SQA, 53 (90% del totale delle stazioni monitorate per la ricerca di fitofarmaci) hanno il superamento dell’AMPA e/o Glifosate, di cui 7 (13%) anche per altre sostanze attive, mentre solo 6 (10%) per altre molecole (figure 6A e 6B).
La maggior parte delle singole sostanze attive (tra cui AMPA e Glifosate) che superano il limite di legge hanno uno SQA di 0,1μg/l (pesticidi singoli Tab. 1B del DLgs 172/15) ad eccezione della Terbutrina (E), con SQA_MA=0,065 µg/l. Le sostanze attive, oltre al Glifosate e Ampa, che mostrano il superamento dello SQA-MA sono:

  • 2,4 DP (E)
  • Azoxistrobin (F)
  • Fludioxionil (F)
  • Fluroxypyr (E)
  • Fluxapyroxad (F)
  • Imidacloprid (I)
  • Metalaxil (F)
  • Matamitron (E)
  • Metolaclor (E)
  • Pirimicarb (I)
  • Propamocarb (F)
  • Propizamide  (E)
  • Terbutrina (E)

 

Nelle tabelle consultabili sono elencate, le concentrazioni delle medie annue delle singole sostanze attive riscontrate nelle stazioni di monitoraggio dei corpi idrici fluviali con SQA-MA di riferimento uguale a 0,005 µg/l, 0,065 µg/l, 0,1 µg/l, 0,2  µg/l, 0,3 µg/l, 0,5 µg/l, 0,6 µg/l e 1 µg/l. Non sono indicate le altre sostanze attive con valore di SQA-MA diverso, in quanto non si registrano presenze significative.
Nel 2022, le sostanze attive riscontrate nei corpi idrici fluviali sono 80 su un totale di 115 ricercate (69%). Confrontando, sempre per punto di monitoraggio, il numero delle sostanze attive presenti con il numero di ritrovamenti, si osserva che, normalmente, ad un maggior numero di ritrovamenti corrisponde un maggior numero di sostanze attive presenti (figura 7).
Le sostanze attive di cui si riscontra (nel 2022) una presenza più diffusa, superiore al numero complessivo di 100, risultano: Imidacloprid-I, AMPA-E, Tebuconazolo – F Metolaclor-E, Desetil terbutilazina-E, Glifosato-E, Terbutilazina-E, Diuron-E, Metalaxil-F, Azoxistrobin-F, Atrazina desethyl - desisopropil-E, Boscalid-F, Bentazone-E, Acetamiprid-E, Dimetomorf – F , Clorantraniliprolo-I (figura 8). L’imidacloprid è la sostanza attiva con ancora un numero più elevato di riscontri, nonostante non sia più in commercio dal 2018, come confermato dal suo trend in diminuzione.
Si evidenzia che la maggior parte delle sostanze attive rinvenute appartengono alla categoria degli erbicidi (E), seguiti da fungicidi (F) e insetticidi (I).

NOME DELL'INDICATORE

Fitofarmaci nei corsi d'acqua

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

Microgrammi/litro

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2014-2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 152/06, DM 260/10, DM 119/10, DLgs 172/15

 

 

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

L’elaborazione della media annuale per ogni sostanza è stata condotta come indicato in normativa; in particolare in caso di esiti analitici inferiori al limite di quantificazione (<LOQ), è assegnato un dato numerico pari al 50% del valore limite di quantificazione, mentre, per l’elaborazione della sommatoria, si considerano unicamente le concentrazioni positive (>LOQ).

Altri metadati
Descrizione

I prodotti fitosanitari (sostanze attive e i loro formulati), utilizzati in agricoltura per consentire elevati standard di qualità nelle produzioni agricole, rappresentano un fattore di pressione rilevante per la risorsa idrica. La presenza di residui nelle acque è correlata a processi di scorrimento superficiale, drenaggio laterale o percolazione dalle superfici agricole trattate. La maggior parte di queste sostanze è costituita da molecole di sintesi generalmente pericolose per tutti gli organismi viventi. In funzione delle caratteristiche molecolari, delle condizioni di utilizzo e di quelle del territorio, queste sostanze possono essere ritrovate nei diversi comparti dell’ambiente (aria, suolo, acqua, sedimenti) e nei prodotti agricoli, e possono costituire un rischio per l’uomo e per gli ecosistemi, con un impatto immediato e nel lungo termine.
Delle 186 stazioni di controllo della programmazione del 2022, 151 sono stati i punti nei quali è stata condotta la ricerca dei fitofarmaci (vedi tabella).
L’applicazione della Dir 2000/60/CE ha introdotto notevoli difficoltà sia analitiche, sia di campionamento; in particolare, per i fitofarmaci e altri microinquinanti, sono previsti Standard di Qualità con concentrazioni molto basse. I fitofarmaci comprendono sostanze attive afferenti all’elenco di priorità, che definiscono lo stato chimico, e sostanze attive pericolose, non prioritarie, a supporto dello stato ecologico (tab 1A e 1B DLgs 172/2015).
Nell’attività di monitoraggio 2022, le sostanze attive analizzate sono state in tutto 115 (con limiti di quantificazione – LOQ – pari a 0,01μg/l, 0,02 μg/l, 0,03 μg/l e 0,05 μg/l in funzione della sostanza esaminata), tra queste, Glifosate, Ampa e Glufosinate sono monitorate su alcune stazioni (66). I profili delle sostanze analizzate sono riportati nelle tabelle con la categoria fitoiatrica di appartenenza. L’indicatore è espresso in termini di concentrazione media annua, sia per singola sostanza attiva, sia come sommatoria totale. La presenza media annua dei fitofarmaci, definita nel DLgs 172/15, non deve superare i valori di riferimento (Standard di Qualità-SQA-MA) riportati nella tabella 1/A (sostanze dell’elenco di priorità) e nella tabella 1/B (sostanze non appartenenti all’elenco di priorità) del decreto per singola sostanza attiva e il valore di 1 μg/l come sommatoria totale, fatta eccezione per le risorse idriche destinate ad uso potabile, per le quali si applica il valore di 0,5 μg/l. L’elaborazione della media per singola sostanza è stata condotta come indicato in normativa; se un risultato analitico risulta inferiore al limite di quantificazione viene utilizzato il 50% del valore del limite di quantificazione. Per la determinazione della media annua della sommatoria, come indicato nella normativa, i valori inferiori ai limiti di quantificazione della metodica analitica utilizzata sono considerati pari a zero.

 

 

Scopo

Scopo dell’indicatore è valutare l’entità della pressione essercitata sull'ambiente dall’agricoltura, sulla base del riscontro di residui di fitofarmaci rilevati nei corpi idrici superficiali. I fitofarmaci appartengono sia all’elenco delle sostanze chimiche prioritarie, quali sostanze prioritarie/pericolose che contribuiscono alla classificazione dello Stato chimico, sia all’elenco delle sostanze chimiche non prioritarie, contribuendo quindi a supportare l’attribuzione della classe di Stato ecologico (DLgs 152/06).
La presenza di residui e i livelli di concentrazione riscontrati nelle acque superficiali rappresentano un aspetto importante che evidenzia la capacità propria di alcune sostanze di contaminare le acque in funzione delle proprie caratteristiche chemiodinamiche.
Sulla base degli esiti del monitoraggio, dell’aggiornamento del reale rischio sugli ecosistemi acquatici, della dismissione di alcune sostanze o dell’immissione sul mercato dell’uso di nuove molecole, della redazione di Linee Guida (Consiglio del SNPA), ci si orienta a ottimizzare, e periodicamente aggiornare, la scelta delle sostanze attive da controllare. Alla luce di ciò, nel 2021 il protocollo è stato aggiornato inserendo la ricerca di 16 sostanze attive, di cui 11 fungicide (Ametoctradin, Carbendazim, Fluazinam, Fluopyram, Fluxapiroxad, Isopyrazam, Metconazolo, Metrafenone, Penthiopyrad, Protioconazolo, Protioconazolo-Destio), 3 erbicide (Oxyluorfen, Diflufenican, Fluroxipyr) e 2 insetticide (Etofenprox e Spinosad), portando il numero di sostanze attive da analizzare a 112 (vedi tabella).
Nel 2022, la determinazione dell’erbicida Glifosate e del suo prodotto di degradazione, l’acido aminometilfosfonico (AMPA), complessa dal punto di vista analitico ed inserita nel monitoraggio dal 2018, è stata limitata a 66 stazioni, ritenute più significative in base all’analisi di pressioni ed impatti.