Stato ecologico delle acque di transizione
Lo stato ecologico dei corpi idrici di transizione dell'Emilia-Romagna è fortemente condizionato dalle valutazioni relative agli Elementi di Qualità Biologici. In particolare, gli EQB Macroinvertebrati bentonici e Fanerogame e Macroalghe sono determinanti nell’attribuzione dello stato ecologico “scarso” o “cattivo” in tutti i corpi idrici considerati (tabella 1). Si riportano in modo schematico le valutazioni preliminari effettuate per tutti gli elementi monitorati negli anni 2020, 2021 e 2022, nonché la loro integrazione ai fini della classificazione del triennio.
Per quanto riguarda lo stato ecologico, il giudizio intermedio relativo al triennio 2020-2022 sulla qualità delle acque di transizione risulta “sufficiente” per Valle Nuova, “scarso” per Valle Cantone e Pialassa Baiona, “cattivo” per Sacca di Goro Valli di Comacchio e Lago delle Nazioni (in questo caso si tratta di potenziale ecologico); non è possibile effettuare una valutazione per la Pialassa Piombone essendo stato sospeso il monitoraggio per tutta la durata dei lavori di risanamento dell’area (figura 1).
Tale risultato è in linea con la classificazione del sessennio 2014-2019 (figura 2).
NOME DELL'INDICATORE
Stato ecologico delle acque di transizioneDPSIR
SUNITÀ DI MISURA
AdimensionaleFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2014-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
Corpo idricoAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 125/06, DM 260/10, DLgs 172/15
AREE TEMATICHE INTERESSATE
Il DLgs 152/06 definisce lo stato ecologico come l’espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali. Lo stato ecologico può essere espresso da cinque classi di qualità (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo), che rappresentano un progressivo allontanamento dalle condizioni di riferimento corrispondenti allo stato indisturbato.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici di transizione è effettuata in conformità a quanto previsto dal DM 260/10. Essa valuta i risultati dell'attività del monitoraggio operativo effettuato per i corpi idrici di transizione nell'arco di 3 anni.
Gli elementi di qualità che concorrono alla definizione dello stato ecologico sono:
- Elementi di Qualità Biologica (EQB) (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici, macroalghe e fanerogame);
- Elementi chimico-fisici a sostegno degli EQB (azoto inorganico disciolto, fosforo reattivo, condizioni di ossigenazione valutate indirettamente tramite i parametri ferro labile e solfuri volatili disponibili), ad eccezione di quelli indicati come utili ai fini intepretativi;
- Elementi idromorfologici e fisico-chimici a sostegno degli EQB (regime di marea, condizioni morfologiche);
- Inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità a sostegno degli EQB (tab. 1/B DLgs 172/15).
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici di transizione, sulla base dei criteri tecnici definiti dal DM 260/10, permette di ottenere un quadro rappresentativo di tale stato per le acque di tutti i corpi idrici di transizione a livello di distretto idrografico, nazionale e comunitario.
Il confronto tra lo stato ecologico e lo stato chimico di un dato corpo idrico porta alla determinazione del suo stato di qualità ambientale, espressione complessiva della qualità di un corpo idrico superficiale.
Lo stato di qualità ambientale "buono" corrisponde all'obiettivo di qualità da raggiungere ai sensi del DLgs 152/06. Per raggiungere tale stato i corpi idrici devono risultare in stato "buono" sia sotto il profilo ecologico che chimico.
