Emilia-Romagna
Aria O3, superamenti dei limiti orari
Commento

Gli episodi acuti nell’estate 2022 risultano essere maggiori rispetto a quelli occorsi nel 2021. Sono infatti 18 le stazioni (su 34 che rilevano l’inquinante) che eccedono il valore di riferimento, per un totale di 170 ore. 
I primi due superamenti della soglia di informazione (180 μg/m3) sono stati registrati il 20 maggio nella stazione Modena - Parco Ferrari. Nei mesi di giugno e luglio si sono verificati 4 episodi acuti di ozono: il primo dal 12 al 20 giugno, il secondo il 3-4 luglio, il terzo il 14-15 luglio, il quarto dal 21 al 25 luglio. Durante questi episodi, le concentrazioni di ozono sono state superiori anche a 200 mg/m3 (13 giugno a Piacenza - Parco Montecucco, 16 giugno a Parco Montecucco/Piacenza, Besenzone e Castellarano, 4 luglio a Castellarano, il 22 luglio a Castellarano), senza però mai raggiungere i 240 (soglia di allarme che deve essere superata per almeno 3 ore consecutive). Il mese di agosto ha visto superare la soglia di informazione solamente per 3 giorni ad inizio periodo.
Il valore massimo di ozono orario è stato 211 μg/m3.

NOME DELL'INDICATORE

Superamenti dei limiti orari per l’ozono (O3)

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

N. superamenti

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2001-2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

Dir 2008/50/CE
DLgs 155/2010 e ss. mm. ii.

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

L'indicatore descrive l'andamento del numero annuo di superamenti della soglia di informazione di ozono (media oraria superiore a 180 μg/m3), registrati nelle stazioni della rete di monitoraggio regionale negli ultimi anni. I superamenti sono conteggiati per ciascuna stazione. L'indicatore è poi aggregato su base regionale, con una forma grafica (box-and-whiskers) che illustra la distribuzione del numero di superamenti, ogni anno e per ciascuna tipologia di stazione (fondo urbano, fondo suburbano, fondo rurale).

Altri metadati
Descrizione

L’indicatore descrive la variazione della concentrazione al suolo di ozono (O3). 
L’ozono troposferico è un inquinante secondario prodotto per effetto delle radiazioni solari in presenza di inquinanti primari (prodotti dal traffico, dai processi di combustione, dai solventi delle vernici, dall'evaporazione di carburanti ecc.). Le più alte concentrazioni si rilevano, infatti, nei pomeriggi estivi. 
Gli alti livelli di concentrazione di questo inquinante possono costituire un rischio per la salute umana, in special modo per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. Sono state pertanto definite due soglie di concentrazione oraria: la prima, detta “di informazione”, di 180 μg/m3, oltre la quale vi è rischio per la salute umana per categorie di popolazione particolarmente sensibili, la seconda “di allarme”, di 240 μg/m3, superata la quale il rischio è corso dall’intera popolazione. 
Viene presentata per ogni anno e per ciascuna tipologia di stazione (fondo urbano/suburbano, rurale) la distribuzione (mediana, massimo, minimo e percentili) del numero di giorni con il superamento della soglia di informazione (180 μg/m3) e vengono fornite indicazioni sull’eventuale superamento della soglia di allarme. 

Scopo

Valutare gli andamenti rilevati dei superamenti dei limiti normativi delle soglie di ozono nel corso degli ultimi anni.