L’indicatore descrive la variazione della concentrazione al suolo di ozono (O3).
L’ozono troposferico è un inquinante secondario prodotto per effetto delle radiazioni solari in presenza di inquinanti primari (prodotti dal traffico, dai processi di combustione, dai solventi delle vernici, dall'evaporazione di carburanti ecc.). Le più alte concentrazioni si rilevano, infatti, nei pomeriggi estivi.
Gli alti livelli di concentrazione di questo inquinante possono costituire un rischio per la salute umana, in special modo per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. Sono state pertanto definite due soglie di concentrazione oraria: la prima, detta “di informazione”, di 180 μg/m3, oltre la quale vi è rischio per la salute umana per categorie di popolazione particolarmente sensibili, la seconda “di allarme”, di 240 μg/m3, superata la quale il rischio è corso dall’intera popolazione.
Viene presentata per ogni anno e per ciascuna tipologia di stazione (fondo urbano/suburbano, rurale) la distribuzione (mediana, massimo, minimo e percentili) del numero di giorni con il superamento della soglia di informazione (180 μg/m3) e vengono fornite indicazioni sull’eventuale superamento della soglia di allarme.