
In riferimento alle condizioni meteo climatiche favorevoli alla formazione dell'ozono, si rileva come, nel 2019, la stagione estiva è stata caratterizzata da temperature particolarmente elevate, soprattutto nei mesi di giugno (il secondo più caldo dal 1961, dopo giugno 2003, con diffuse condizioni di alta pressione) e luglio (mese in cui si sono verificate due brevi, ma intense, ondate di caldo, che hanno fatto registrare massime sino a 37-38 °C); il numero di giorni favorevoli alla formazione di ozono riscontrati nel 2019, dopo quelli registrati nel 2003, sono i più alti del periodo considerato (2003-2019).
NOME DELL'INDICATORE
Giorni favorevoli alla formazione di ozono (O3)DPSIR
PUNITÀ DI MISURA
PercentualeFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2003-2019LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L'ozono si forma nei bassi strati dell’atmosfera in conseguenza di trasformazioni fotochimiche che coinvolgono ossidi di azoto e composti organici volatili. Tali reazioni sono innescate dalla radiazione solare e favorite dalle alte temperature caratteristiche delle giornate estive.
L’indicatore scelto per identificare le giornate favorevoli alla formazione di ozono troposferico è il superamento di 29°C nella temperatura massima giornaliera. Tale soglia è stata selezionata applicando il metodo statistico degli alberi di classificazione, calibrato con valori di ozono misurati.
Si tratta di un indicatore molto semplice, che non esaurisce certo la complessità delle interazioni tra meteorologia, chimica e trasporto dell’ozono.
Valutare la criticità del semestre estivo dal punto di vista meteorologico, rispetto alla formazione di ozono nei bassi strati dell’atmosfera.