
Il periodo aprile-settembre, è stato molto critico poiché ha visto la persistenza di condizioni favorevoli alla formazione di ozono troposferico, comportando un superamento diffuso dell’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana ed un aumento dei superamenti della soglia di informazione rispetto al 2021. Questo è dovuto anche alle condizioni meteorologiche favorevoli, caratterizzate nel 2022 dalla presenza quasi costante di un campo di alta pressione con caratteristiche subtropicali, da temperature molto elevate, di molto superiori al clima 1991 – 2020 (soprattutto nei mesi di giugno e luglio, i secondi più caldi dal 1961 dopo il 2003 e 2015 rispettivamente), con un’anomalia stagionale di temperatura media regionale di +1,8 °C e da un intenso deficit di precipitazioni, sviluppato nei primi due mesi della stagione (meno di ⅓ rispetto alle attese per giugno e -50% rispetto alle attese per luglio del clima 1991 – 2020).
NOME DELL'INDICATORE
Giorni favorevoli alla formazione di ozono (O3)DPSIR
PUNITÀ DI MISURA
PercentualeFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2013-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L'ozono si forma nei bassi strati dell’atmosfera in conseguenza di trasformazioni fotochimiche che coinvolgono ossidi di azoto e composti organici volatili. Tali reazioni sono innescate dalla radiazione solare e favorite dalle alte temperature caratteristiche delle giornate estive.
L’indicatore scelto per identificare le giornate favorevoli alla formazione di ozono troposferico è il superamento di 29°C nella temperatura massima giornaliera. Tale soglia è stata selezionata applicando il metodo statistico degli alberi di classificazione, calibrato con valori di ozono misurati.
Si tratta di un indicatore molto semplice, che non esaurisce certo la complessità delle interazioni tra meteorologia, chimica e trasporto dell’ozono.
Valutare la criticità del semestre estivo dal punto di vista meteorologico, rispetto alla formazione di ozono nei bassi strati dell’atmosfera.