Emilia-Romagna
Acque sotterranee Fitofarmaci in acque sotterranee
Commento

Nel 2022, il monitoraggio dei fitofarmaci nelle acque sotterranee ha riguardato 202 stazioni di monitoraggio ubicate nel territorio di pianura. Sono state cercate fino a 128 sostanze attive. Nel 63,9% delle stazioni non è stata riscontrata nessuna delle sostanze attive cercate, nel 31,6% la concentrazione, come sommatoria totale, è inferiore al limite normativo di 0,5 μg/l, mentre nel restante 4,5% delle stazioni, la sommatoria risulta oltre il limite di legge (figura 1). Queste ultime sono rappresentate da 8 stazioni di monitoraggio ubicate nei corpi idrici freatici di pianura e da una sola stazione ubicata nel corpo idrico del Marecchia confinato inferiore.
Oltre la sommatoria, il limite normativo di 0,1 μg/l per singola sostanza attiva è stato superato in 19 stazioni di monitoraggio, di cui 15 ubicate nel freatico di pianura (AMPA, Bentazone, Glifosate, Metolaclor, Terbutilazina, Molinate, Terbutrina, 2,4-D, MCPA), 2 in pianura alluvionale padana (Bentazone), 1 in Pianura Alluvionale costiera (Glifosate) e 1 nel Corpo idrico confinato inferiore del Marecchia (Glifosate), (figure 2, 3 e 4).
I corpi idrici nei quali non si riscontrano superamenti della sommatoria di fitofarmaci sono quelli di conoide alluvionale e di pianura alluvionale appenninica e padana, caratterizzati, soprattutto questi ultimi, da bassa vulnerabilità all’aumentare della profondità dei corpi idrici, come peraltro già evidenziato nei precedenti monitoraggi ambientali. L’analisi delle presenze di fitofarmaci nelle diverse porzioni di conoide alluvionale (porzioni libere e confinate superiori) non evidenzia particolari criticità, ma solo alcuni ritrovamenti di fitofarmaci, prevalentemente nelle porzioni libere di conoide e in alcune porzioni confinate delle conoidi Tidone, Luretta, Trebbia, Nure, Chiavenna, Stirone, Arda, Parola, Taro, Parma, Baganza, Enza, Samoggia-Reno, Lavino, Aposa, Savena, Zena, Idice, Savio e Conca (figure 5 e 6). Un’unica criticità si presenta nella sola stazione di monitoraggio ubicata nella porzione confinata inferiore del Marecchia, con concentrazioni di Glifosate superiori a 0,5 μg/l.
Gli acquiferi freatici di pianura, caratterizzati da elevata vulnerabilità, presentano il 13,3%, pari a 8 stazioni di monitoraggio delle 60 totali, che supera il limite di legge per la sommatoria di fitofarmaci, mentre il 53,3% evidenzia presenza a concentrazioni variabili e nel 33,3% i fitofarmaci risultano assenti.
Analizzando la presenza di fitofarmaci per i singoli campionamenti effettuati, nelle 202 stazioni di monitoraggio si evidenzia che sui 316 campionamenti effettuati nel 2022 sono state effettuate 36.336 determinazioni analitiche relative ai 128 fitofarmaci cercati. I campionamenti che presentano residui di fitofarmaci sono il 35,76%, pari a 113 campionamenti sul totale di 316, di cui 66 nell’acquifero freatico di pianura, 13 nelle conoidi con acquifero libero, 13 nella porzione confinata delle conoidi e 19 nelle pianure alluvionali (figura 7). Analizzando la distribuzione di frequenza dei campionamenti per classe di concentrazione, considerando per ciascun campionamento la sostanza attiva con la concentrazione massima, si evidenzia che il 11,07% (pari a 35 campionamenti) supera 0,1 μg/l e l’88,93% non presenta residui di fitofarmaci (figura 8).
Le sostanze attive trovate, a diverse concentrazioni, nelle acque sotterranee sono, complessivamente, 47, di cui le più frequenti sono: AMPA, Glifosate, Imidacloprid, Cloridazon-iso, Metolaclor, Tebuconazolo, Bentazone, Terbutilazina. Se si escludono da questa analisi i corpi idrici freatici di pianura, le sostanze attive trovate si riducono complessivamente a 30 (figura 9).
Le sostanze attive che nei singoli campionamenti superano 0,1 μg/l, anche in più stazioni, sono complessivamente 14, rispetto alle 47 trovate. Il numero massimo di principi attivi ritrovati nel medesimo campione è di 9 nei corpi idrici freatici di pianura, 6 nelle porzioni confinate di conoide, 3 nelle conoidi libere e 6 nelle pianure alluvionali (figura 10).
Il monitoraggio 2014-2022 evidenzia un incremento del numero di superamenti del limite normativo nell’ultimo anno nelle conoidi alluvionali ed un incremento del numero di ritrovamenti nel freatico di pianura: tale variazione è da attribuire all’inserimento nei protocolli analitici del Glifosate e del suo metabolita AMPA, che risultano essere presenti in maggiore concentrazione nei corpi idrici freatici di pianura (figura 11).

NOME DELL'INDICATORE

Fitofarmaci in acque sotterranee

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

Microgrammi/litro

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2014-2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 152/06, DLgs 30/09, DM 6/7/2016

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Valore medio del periodo

 

Altri metadati
Descrizione

I fitofarmaci non sono presenti in natura e fanno parte dell’elenco delle sostanze pericolose da monitorare con particolare attenzione. Si fa uso di queste sostanze in particolare in agricoltura, come ad esempio erbicidi e insetticidi, in diversi periodi dell’anno a seconda della coltura. Risultano quindi essere distribuiti sul terreno agrario, rappresentando una fonte diffusa.
La presenza media annua dei fitofarmaci, definita nel DLgs 152/2006 che recepisce la Direttiva 2006/118/CE attraverso il DLgs 30/09 e successivo DM 6/7/2016, non deve superare 0,5 μg/l come sommatoria totale e 0,1 μg/l come singola sostanza attiva. Solo per le sostanze attive aldrin e dieldrin il valore soglia stabilito dalla normativa nazionale è pari a 0,03 μg/l.

I fitofarmaci analizzati nel monitoraggio 2022 sono complessivamente 128, raggruppati in 4 protocolli analitici applicati alle singole stazioni di monitoraggio sulla base della vulnerabilità dei corpi idrici e delle caratteristiche chimiche del principio attivo. In tabella sono elencati tutti i fitofarmaci ricercati (aventi limiti di quantificazione – LOQ – variabili in funzione della sostanza analizzata) e individuati sulla base delle pressioni antropiche e delle caratteristiche chimiche e chemiodinamiche della sostanza. Per la determinazione della sommatoria, come indicato dalla normativa, sono stati considerati i soli valori di concentrazione quantificati della metodica analitica.

 

Sostanze attive fitofarmaci

UM

LOQ

2,4-D

µg/L

<0,05

2,4-DP

µg/L

<0,05

3,4 dicloroanilina

µg/L

<0,01

Acetamiprid

µg/L

<0,01

Acetoclor

µg/L

<0,02

Aclonifen

µg/L

<0,02

Alachlor

µg/L

<0,01

Aldrin

µg/L

<0,01

Ametoctradin

µg/L

<0,01

AMPA

µg/L

<0,03

Atrazina

µg/L

<0,01

Atrazina Desetil

µg/L

<0,01

Atrazine-desethyl-desis

µg/L

<0,01

Atrazina Desisopropil (met)

µg/L

<0,01

Azoxistrobin

µg/L

<0,01

Bensulfuronmetile

µg/L

<0,01

Bentazone

µg/L

<0,05

Bifenazate

µg/L

<0,01

Boscalid

µg/L

<0,01

Bupirimate

µg/L

<0,01

Buprofezin

µg/L

<0,01

Carbendazim

µg/L

<0,01

Carbofuran

µg/L

<0,01

Cimoxanil

µg/L

<0,01

Ciprodinil

µg/L

<0,02

Clorantraniliprolo (DPX E-2Y45)

µg/L

<0,01

Clorfenvinfos

µg/L

<0,01

Cloridazon-iso

µg/L

<0,01

Clorpirifos-etile

µg/L

<0,009

Clorpirifos-metile

µg/L

<0,01

Clortoluron

µg/L

<0,01

Clotianidin

µg/L

<0,01

DDD(o,p)

µg/L

<0,01

DDD(p,p)

µg/L

<0,01

DDE(o,p)

µg/L

<0,01

DDE(p,p)

µg/L

<0,01

DDT(o,p)

µg/L

<0,01

DDT(p,p)

µg/L

<0,01

Diazinone

µg/L

<0,02

Diclorvos

µg/L

<0,02

Dieldrin

µg/L

<0,01

Difenoconazolo

µg/L

<0,05

Diflufenican

µg/L

<0,01

Dimetenamide-P

µg/L

<0,01

Dimetoato

µg/L

<0,01

Dimetomorf

µg/L

<0,01

Diuron

µg/L

<0,01

Endrin

µg/L

<0,01

Epossiconazolo

µg/L

<0,01

Esaclorocicloesano Beta

µg/L

<0,01

Etofenprox

µg/L

<0,03

Etofumesate

µg/L

<0,01

Fenamidone

µg/L

<0,01

Fenbuconazolo

µg/L

<0,01

Fenexamide

µg/L

<0,01

Fluazinam

µg/L

<0,01

Fludioxonil

µg/L

<0,01

Flufenacet

µg/L

<0,01

Fluopicolide

µg/L

<0,01

Fluopyram

µg/L

<0,01

Fluroxipyr

µg/L

<0,03

Fluxapiroxad

µg/L

<0,03

Fosalone

µg/L

<0,01

Glifosate

µg/L

<0,03

Glufosinate

µg/L

<0,03

Imidacloprid

µg/L

<0,01

Indoxacarb

µg/L

<0,01

Iprovalicarb

µg/L

<0,01

Isodrin

µg/L

<0,01

Isoproturon

µg/L

<0,01

Isopyrazam

µg/L

<0,01

Isoxaflutole

µg/L

<0,02

Kresoxim-metile

µg/L

<0,01

Lenacil

µg/L

<0,01

Linuron

µg/L

<0,01

Mandipropamid

µg/L

<0,01

MCPA

µg/L

<0,05

Mecoprop

µg/L

<0,05

Mepanipirim

µg/L

<0,01

Metalaxil

µg/L

<0,01

Metamitron

µg/L

<0,01

Metazaclor

µg/L

<0,01

Metconazolo

µg/L

<0,01

Metidation

µg/L

<0,01

Metiocarb

µg/L

<0,01

Metobromuron

µg/L

<0,01

Metolaclor

µg/L

<0,01

Metossifenozide

µg/L

<0,01

Metrafenone

µg/L

<0,01

Metribuzin

µg/L

<0,01

Molinate

µg/L

<0,01

Oxadiazon

µg/L

<0,01

Oxyfluorfen

µg/L

<0,03

Paration etile

µg/L

<0,01

Penconazolo

µg/L

<0,01

Pendimetalin

µg/L

<0,01

Penthiopyrad

µg/L

<0,01

Petoxamide

µg/L

<0,01

Piraclostrobin

µg/L

<0,01

Pirimetanil

µg/L

<0,01

Pirimicarb

µg/L

<0,01

Procloraz

µg/L

<0,01

Propaclor

µg/L

<0,01

Propamocarb

µg/L

<0,01

Propazina

µg/L

<0,01

Propiconazolo

µg/L

<0,01

Propizamide

µg/L

<0,01

Protioconazolo

µg/L

<0,03

Protioconazolo destio

µg/L

<0,03

Quinoxifen

µg/L

<0,01

Simazina

µg/L

<0,01

Spinosad

µg/L

<0,03

Spirotetrammato

µg/L

<0,01

Spiroxamina

µg/L

<0,01

Tebuconazolo

µg/L

<0,01

Tebufenozide

µg/L

<0,01

Terbutilazina

µg/L

<0,01

Terbutilazina Desetil

µg/L

<0,01

Terbutrina

µg/L

<0,015

Tetraconazolo

µg/L

<0,01

Tiacloprid

µg/L

<0,01

Tiametoxam

µg/L

<0,01

Tiofanate-metile

µg/L

<0,01

Tiobencarb

µg/L

<0,01

Triallate

µg/L

<0,01

Trifloxistrobin

µg/L

<0,01

Triticonazolo

µg/L

<0,01

Zoxamide

µg/L

<0,02

Scopo

Individuare le acque sotterranee maggiormente compromesse dal punto di vista qualitativo per cause antropiche legate al settore agricolo. La concentrazione di fitofarmaci e uno dei parametri per la definizione della classe di stato chimico delle acque sotterranee, che si riflette poi sullo stato complessivo della risorsa. È un indicatore importante anche per individuare e indirizzare le azioni di risanamento da adottare attraverso gli strumenti di pianificazione e consente, poi, di monitorare gli effetti di tali azioni e verificarne il perseguimento degli obiettivi. È utile, inoltre, per orientare e ottimizzare nel tempo i programmi di monitoraggio dei corpi idrici sotterranei.