Emilia-Romagna
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Fitofarmaci in acque sotterranee
Commento


Nel 2023 il monitoraggio dei fitofarmaci nelle acque sotterranee ha riguardato 313 stazioni di monitoraggio ubicate nel territorio di Pianura e 73 stazioni di monitoraggio in territorio montano. Sono state cercate fino a 127 sostanze attive. Nell’81% delle stazioni non è stata riscontrata nessuna delle sostanze attive cercate, nel 16,4% la concentrazione, come sommatoria totale, è inferiore al limite normativo di 0,5 μg/l, mentre nel restante 2,6% delle stazioni, la sommatoria risulta oltre il limite di legge. Queste ultime sono rappresentate da 5 stazioni di monitoraggio ubicate nei corpi idrici freatici di pianura, 2 stazioni ubicate nei corpi idrici di transizione della pianura Appenninica-padana, e da singole stazioni ubicate nel corpo idrico del Savio confinato superiore, nel Corpo Idrico confinato della Pianura Alluvionale Appenninica, della Pianura Alluvionale Costiera e nel Freatico di pianura costiero.Oltre la sommatoria, il limite normativo di 0,1 μg/l per singola sostanza attiva è stato superato in 16 stazioni di monitoraggio, di cui 8 ubicate nel freatico di pianura (AMPA, Bentazone, DDT(p,p), DDD(p,p), Glifosate, Molinate, Terbutrina), 2 nel Corpo idrico confinato superiore del Savio (AMPA e Glifosate), 1 in Pianura Alluvionale Appenninica (AMPA e Glifosate), 2 nel corpo idrico di transizione tra Pianura Alluvionale Appenninica e Padana (Glifosate e Terbutrina), 2 in Pianura Alluvionale Padana (Bentazone) ed 1 in Pianura Alluvionale Costiera (Bentazone e Metobromuron). I corpi idrici nei quali non si riscontrano superamenti della sommatoria di fitofarmaci sono quelli montani, i depositi di fondovalle e i corpi idrici di pianura alluvionale appenninica e padana, caratterizzati, soprattutto questi ultimi, da bassa vulnerabilità all’aumentare della profondità dei corpi idrici, come peraltro già evidenziato nei precedenti monitoraggi ambientali. L’analisi delle presenze di fitofarmaci nelle diverse porzioni di conoide alluvionale (porzioni libere e confinate superiori) non evidenzia particolari criticità, ma solo alcuni ritrovamenti di fitofarmaci prevalentemente nelle porzioni libere di conoide e in alcune porzioni confinate delle conoidi Tidone, Luretta, Trebbia, Nure, Chiavenna, Stirone, Arda, Parola, Taro, Parma, Baganza, Enza, Secchia, Tiepido, Panaro, Aposa, Savena, Zena, Idice, Ronco-Montone, Savio e Conca. Un’unica criticità si presenta nella sola stazione di monitoraggio ubicata nella porzione confinata superiore del Savio, con concentrazioni di AMPA superiori a 0,5 μg/l.Gli acquiferi freatici di pianura, che sono caratterizzati da elevata vulnerabilità, presentano l’8,6% pari a 5 stazioni di monitoraggio delle 58 totali, che supera il limite di legge per la sommatoria di fitofarmaci, mentre il 53,5% evidenzia presenza a concentrazioni variabili e nel 37,9% i fitofarmaci risultano assenti.Analizzando la presenza di fitofarmaci per i singoli campionamenti effettuati nelle 384 stazioni di monitoraggio, si evidenzia che sui 618 campionamenti effettuati nel 2023, sono state effettuate 72557 determinazioni analitiche relative ai 128 fitofarmaci cercati. I campionamenti che presentano residui di fitofarmaci sono il 18,28% pari a 113 campionamenti sul totale di 618, di cui 61 nell’acquifero freatico di pianura, 7 nelle conoidi con acquifero libero, 13 nella porzione confinata delle conoidi e 29 nelle pianure alluvionali, 1 nell’acquifero montano di Pianello Val Tidone - Rivergaro - Ponte dell'Olio e 2 nei depositi di fondovalle. Analizzando la distribuzione di frequenza dei campionamenti per classe di concentrazione, considerando per ciascun campionamento la sostanza attiva con la concentrazione massima, si evidenzia che il 6.8% (pari a 42 campionamenti) supera 0,1 μg/l e l’81.7% non presenta residui di fitofarmaci. Le sostanze attive trovate a diverse concentrazioni nelle acque sotterranee sono complessivamente 54 di cui le più frequenti sono: Metolaclor, Bentazone, Cloridazon-iso, Tebuconazolo, Terbutilazina, AMPA, Terbutilazina Desetil, Imidacloprid, Metalaxil, Dimetomorf. Se si escludono da questa analisi i corpi idrici freatici di pianura, le sostanze attive trovate si riducono complessivamente a 36.Le sostanze attive che nei singoli campionamenti superano 0,1 μg/l, anche in più stazioni, sono complessivamente 23 rispetto le 54 trovate. Il numero massimo di principi attivi ritrovati nel medesimo campione è di 11 nei corpi idrici freatici di pianura, 5 nelle porzioni confinate di conoide, 4 nelle conoidi libere e 10 nelle pianure alluvionali, 2 nei corpi acquiferi montani e 1 nei depositi di fondovalle. Il monitoraggio 2014-2023 evidenzia un numero di superamenti del limite normativo nelle Conoidi alluvionali già evidenziato nel 2022, un incremento del numero di superamenti negli acquiferi di pianura alluvionale ed il permanere di ritrovamenti negli acquiferi montani a partire dal 2021, mentre si assiste ad una leggera diminuzione del numero di ritrovamenti nel freatico di pianura e nei depositi di fondovalle.