Emilia-Romagna
Aria Concentrazione dei pollini allergenici
Commento

Le condizioni meteo climatiche del 2022 sono state caratterizzate da un Inverno con precipitazioni al di sotto delle medie e temperature che si sono mantenute nel complesso sopra la norma.
La fase siccitosa ha interessato anche l’inizio della Primavera, con precipitazioni solo a fine marzo e con temperature minime che, nella prima metà del mese e all’inizio della terza decade, sono state nettamente inferiori al clima 1991-2020.
Mettendo in relazione l’andamento meteo climatico con le concentrazioni polliniche, si può notare come le fioriture abbiano risentito, in alcuni casi, dell’andamento termico nelle prime fasi della ripresa vegetativa.
Per le Cupressacee-Taxacee si osserva un’importante diffusione pollinica nella seconda decade di gennaio, con un picco di concentrazioni ben oltre il periodo di riferimento 1987-2021. Altri picchi di concentrazione ben oltre la media e in anticipo rispetto alla normale diffusione pollinica, si sono registrati anche a febbraio, a causa delle temperature particolarmente miti che hanno interessato gran parte del mese. Lo stesso trend si è riproposto nella prima decade di marzo a causa dell’assenza di precipitazioni. Solo successivamente il trend inizia a diminuire a seguito del contemporaneo abbassamento termico e inizio delle precipitazioni. Da notare infine l’importante picco di concentrazioni nella seconda decade di aprile.
Per quanto riguarda invece la diffusione pollinica delle Graminacee si nota un andamento delle concentrazioni del 2022 in linea con quello medio del periodo 1987-2021, ma con picchi più bassi almeno nelle prime fasi delle fioriture. Solo nella seconda decade di maggio e di giugno, si osserva una carica pollinica leggermente superiore rispetto alla media.
La fioritura delle Urticacee mostra, nel complesso, un andamento che segue quello medio del periodo, ma con una diffusione pollinica più bassa rispetto al trend 1987-2021. Solo nella seconda decade di luglio e di agosto, si registrano due picchi di concentrazione più alti dell’andamento medio.

NOME DELL'INDICATORE

Concentrazione dei pollini allergenici

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

N. di pollini/metro cubo di aria

FONTE

Arpae Emilia-Romagna, C.A.A, Ospedale di Faenza (Ausl RA)

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

UNI codice U53000810

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Analisi della concentrazione media giornaliera di pollini allergenici relativa ai siti di campionamento a livello regionale. Le concentrazioni giornaliere, espresse in numero di granuli per metro cubo d’aria, vengono successivamente convertite in classi (assente, bassa, media, alta) secondo lo standard AIA, UNI 11108/2004

Altri metadati
Descrizione

Per ogni famiglia botanica di interesse allergologico (Betulacee, Composite, Corilacee, Fagacee, Graminacee, Oleacee, Plantaginacee, Urticacee, Cupressacee e Taxacee, Chenopodiacee e Amarantacee, Poligonacee, Euphorbiacee, Mirtacee, Ulmacee, Platanacee, Aceracee, Pinacee, Salicacee, Ciperacee, Juglandacee, Ippocastanacee) viene calcolata la concentrazione giornaliera dei pollini allergenici, che esprime il livello quantitativo della loro presenza in atmosfera. Le concentrazioni giornaliere sono espresse in numero di granuli per metro cubo d’aria. Le concentrazioni polliniche vengono successivamente convertite in classi (assente, bassa, media, alta) secondo il metodo UNI 11108/2004. Le classi forniscono una indicazione statistica del livello di pollini e spore presenti in relazione alla quantità di polline prodotto dalle singole famiglie, ma non corrispondono a classi di sensibilità allergica o di risposta dell’individuo. Sono state scelte le famiglie botaniche, tra le maggiori responsabili di reazioni allergiche: le Graminacee e le Urticacee perché contraddistinte da una periodo di pollinazione lungo; le Cupressacee-Taxacee, rappresentative dei pollini presenti in gran parte del periodo invernale.

Scopo

Monitorare, durante tutto l’anno, la concentrazione in aria dei pollini allergenici e i loro trend, consentendo, inoltre, la redazione di bollettini settimanali di analisi e previsione dei pollini. I bollettini sono utilizzati ai fini della prevenzione sanitaria per supportare tutte le azioni necessarie al contenimento delle patologie da allergeni.