Emilia-Romagna
Uso di fitofarmaci
Commento

Nel 2021, sono state messe in commercio circa 20,3 mila tonnellate di prodotti fitosanitari (tabella 1), con un incremento, rispetto all’anno 2020, di 542 tonnellate (+3%). La crescita è da attribuire alla categoria degli insetticidi (+62%), mentre sono diminuiti gli erbicidi (-13%), i fungicidi (-1%) e i prodotti vari (-37%).
Analizzando la serie storica di circa un ventennio (2003-2021), la quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo nel territorio emiliano-romagnolo è diminuita (tendenza), complessivamente, di circa 211 tonnellate (-1,1%), su una media di 19.582 tonnellate/annue (tabella 1)(figura 1); continuano a calare gli insetticidi (-4,1%), leggermente i fungicidi (-0,4%), mentre gli erbicidi si mantengono costanti (figura 1). 
Nello stesso periodo analizzato, diminuisce (tendenza) anche il contenuto di principi attivi nei prodotti fitosanitari di 149 tonnellate (-1,7%), su una media di 8.800 tonnellate/annue (tabella 2) (figura 2); in particolare, sono calate le sostanze attive fungicide (-0,9 %) e insetticide (-7,9%), mentre sono aumentate le biologiche (+10,4%), i prodotti vari (+1,9%) e le erbicide (+0,8%)(figura 2).
Nel 2021, il contenuto di principi attivi nei prodotti fitosanitari, rispetto al 2020, diminuisce di un -13%, pari a circa 1.246 tonnellate (tabella 2). Diminuiscono i principi attivi delle categorie erbicidi (-48%) e fungicidi (-10%), mentre aumentano gli insetticidi (+5%), i prodotti biologici (+43%) e i prodotti vari (+16%).
Dall’analisi della quantità di fitofarmaci venduta (espressa come sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari) per classi di attività fitoiatrica, nel periodo temporale analizzato (2003-2021), sul territorio regionale si conferma che, nonostante il quantitativo del venduto sia diminuito, i fungicidi sono la tipologia più rappresentativa, mediamente il 62% del totale, a cui fanno seguito gli insetticidi e acaricidi, gli erbicidi o diserbanti e i prodotti vari, rispettivamente il 12% e i biologici (2%) (figura 3). 
Tendenzialmente, si registra una complessiva diminuzione della quantità di prodotti fitosanitari (-1,1%) e delle sostanze attive (-1,7%) distribuite per uso agricolo (figura 4), che è in linea con le indicazioni espresse dalle politiche agro-ambientali comunitarie e nazionali, nonché regionali. Resta comunque da considerare che il ricorso all’uso dei prodotti fitosanitari dipende anche dalle variazioni delle condizioni meteorologiche e dai piani colturali adottati dagli agricoltori.





NOME DELL'INDICATORE

Uso di fitofarmaci

DPSIR

P

UNITÀ DI MISURA

Tonnellate

FONTE

Istat

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2003-2021

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Regione

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Statistica descrittiva

Altri metadati
Descrizione

Con il termine “prodotti fitosanitari” si intendono sostanze attive e preparati contenenti una o più sostanze attive impiegati in agricoltura per proteggere i vegetali dagli organismi nocivi o dalle piante infestanti e consentire elevati standard di qualità delle produzioni agricole. L’impiego di fitofarmaci sui suoli agricoli può rappresentare un fattore di pressione per l’ambiente in quanto tali sostanze, una volta distribuite, possono produrre, talvolta, effetti indesiderati in ragione delle caratteristiche ecotossicologiche dei prodotti. Una delle matrici maggiormente vulnerate è rappresentata dalla risorsa idrica, ma tali sostanze possono accumularsi anche nella matrice suolo.
Occorre tuttavia sottolineare come l’effettivo impatto ambientale dei fitofarmaci sia legato a svariati fattori, fra i quali: il periodo di distribuzione, le condizioni agro-climatiche, il tipo di suolo, le proprietà chimico-fisiche specifiche del principio attivo (che ne determinano la persistenza, la solubilità, il grado di adsorbimento etc.) e le sistemazioni idrauliche dei terreni. La limitazione al minimo necessario dell’uso di questi mezzi tecnici in agricoltura è una delle politiche per progredire verso forme più evolute di agricoltura sostenibile.

Scopo

Rappresentare il quantitativo di prodotti fitosanitari venduto per uso agricolo e valutarne la dinamica di distribuzione sul territorio.
L'ndicatore è utile per una rappresentazione complessiva delle problematiche ambientali, ricordando però che non tutti i prodotti fitosanitari esercitano la stessa pressione sulla qualità di acqua, suolo e aria. A tale riguardo, la Regione Emilia-Romagna, ad esempio nell’ambito della pianificazione dei monitoraggi delle acque, utilizza l’Indice di Priorità (IP) per l’individuazione delle sostanze prioritarie; questo é un indice complesso, che tiene conto dei dati di consumo (dati di vendita), della modalità di utilizzo del prodotto (sul terreno o parti vegetali), delle caratteristiche chimico-fisiche e partitive della sostanza (proprietà chemiodinamiche) e della persistenza, cioè della resistenza alla degradazione.