Nel 2023, sono state messe in commercio circa 16 mila tonnellate di prodotti fitosanitari (tabella 1), con un decremento, rispetto all’anno 2022, di 1.342 tonnellate (-8%). Sono diminuiti, i fungicidi (-23%) e i prodotti vari (-12%), mentre sono aumentati gli insetticidi (12%) e gli erbicidi (9%).
Analizzando la serie storica di un ventennio (2003-2023), la quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo nel territorio emiliano-romagnolo è diminuita (tendenza), complessivamente, di circa 216 tonnellate (-1,1%), su una media di 19.355 tonnellate/annue (tabella 1)(figura 1); calano gli insetticidi (-3%), i fungicidi (-0,8%) e gli erbicidi (-0,5%), mentre i prodotti vari aumentano (+1,9%) (figura 1). Nello stesso periodo analizzato, diminuisce (tendenza) anche il contenuto di principi attivi nei prodotti fitosanitari di 153 tonnellate (-1,8%), su una media di 8.637 tonnellate/annue (tabella 2) (figura 2); in particolare, sono calate le sostanze attive insetticide (-7,4%), fungicide (-1 %) ed erbicide (-0,1%) mentre sono aumentate i biologici (+8,3%) ed i prodotti vari (+1,7%) (figura 2).
Nel 2023, il contenuto di principi attivi nei prodotti fitosanitari, rispetto al 2022, decresce di un -7%, pari a circa 534 tonnellate (tabella 2). Diminuiscono i principi attivi dei fungicidi (-12%), dei prodotti vari (-16%), mentre aumentano gli insetticidi (+16%), gli erbicidi (+3,9%) ed i prodotti biologici (5%).
Dall’analisi della quantità di fitofarmaci venduta (espressa come sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari) per classi di attività fitoiatrica, nel periodo temporale analizzato (2003-2023), sul territorio regionale si conferma che, nonostante il quantitativo del venduto sia diminuito, i fungicidi sono la tipologia più rappresentativa, mediamente il 61% del totale, a cui fanno seguito gli insetticidi e acaricidi, gli erbicidi o diserbanti, i prodotti vari e i biologici, rispettivamente del 14%, del 14%, del 9% e del 2% (figura 3).
Tendenzialmente, si registra una complessiva diminuzione della quantità di prodotti fitosanitari (-1,1%) e delle sostanze attive (-1,8%) distribuite per uso agricolo (figura 4), che è in linea con le indicazioni espresse dalle politiche agro-ambientali comunitarie e nazionali, nonché regionali. Resta comunque da considerare che il ricorso all’uso dei prodotti fitosanitari dipende anche dalle variazioni delle condizioni meteorologiche e dai piani colturali adottati dagli agricoltori.
