Emilia-Romagna
Acque superficiali Uso di fertilizzanti
Commento

I dati qui presentati fanno riferimento alle ultime rilevazioni ISTAT disponibili relative ai quantitativi di fertilizzanti distribuiti dai produttori italiani con proprio marchio o con marchi esteri a strutture commerciali all'ingrosso e/o al minuto, ad agricoltori, cooperative, ecc. Rappresentano quindi le quantità di fertilizzanti immesse nel mercato, che non coincidono necessariamente con il reale uso da parte delle aziende agricole del territorio considerato. A seguito dello sviluppo e diffusione degli impianti di biogas nel territorio, inoltre, si segnala anche la presenza di una quota crescente di digestato che può sicuramente incidere sull’andamento delle vendite di fertilizzanti. 
Le informazioni disponibili a livello regionale consentono comunque considerazioni interessanti, soprattutto sulle variazioni relative ai fertilizzanti venduti, e in ogni caso forniscono indicazioni utili anche sugli effettivi impieghi.
Il quantitativo complessivo dei principali tipi di fertilizzanti (concimi + ammendanti + correttivi) venduto in regione nel 2022 è risultato pari a 690 mila tonnellate. Pur mostrando un trend sinusoidale legato all’andamento del prezzo di mercato, si sottolinea l’incremento del volume delle vendite legate, soprattutto, alla quota a carico di ammendanti e correttivi negli ultimi decenni. 
Come è possibile notare dalla figura 1, che riporta l’andamento delle vendite negli anni dal 2004 al 2022 suddivise per macrocategoria, il mercato mostra un comportamento sinusoidale, ma registra una tendenziale crescita nell’ultimo ventennio.  
Tale incremento è originato, soprattutto, dall’immissione nel mercato di correttivi (ufficialmente categorizzati e normati a livello europeo e nazionale tra il 2008 e il 2009) e dall’incremento delle vendite di ammendanti. 
A partire da quegli anni, infatti, la categoria dei concimi ha subito un’iniziale contrazione delle vendite, che è stata però riassorbita negli ultimi anni.
Il contributo maggiore dei correttivi al totale dei volumi di fertilizzanti commercializzati è rappresentato dal "gesso di defecazione", un correttivo calcico magnesiaco derivante dall'idrolisi alcalina dei fanghi di depurazione delle acque reflue civili. Questo prodotto, incluso tra quelli di libera commercializzazione ai sensi del DLgs 75/2010 sui fertilizzanti, consente una sostanziale trasformazione dei fanghi di depurazione, tale da rendere il loro riutilizzo più semplice e conveniente. Il gesso di defecazione ha un titolo in azoto modesto (circa 1%), per cui il suo impiego determina uno scarso apporto di azoto, ma un considerevole apporto di sostanza organica e altri meso elementi come calcio e zolfo. Inoltre, in suoli alcalini o sub alcalini, come quelli maggiormente diffusi in regione, si registra una blanda capacità di abbassare il pH. Da questo punto di vista l’effetto sulla produttività è poco rilevante e, piuttosto, va segnalata qualche riserva in caso di un uso massiccio sempre sulle medesime aree.
Per quanto riguarda gli ammendanti, il loro mercato mostra una variabilità che oscilla tra il 15 e il 30% del totale dei fertilizzanti. 
Rispetto al 2021 si registra un aumento delle vendite di ammendante pari al 37%.
Come evidenzia la figura 2, i concimi azotati sono in assoluto i concimi maggiormente venduti (21% circa di tutti i concimi commercializzati in regione). Coerentemente con quanto detto sopra, si assiste a una contrazione sostanziale del quantitativo di concime azotato venduto nell’anno di riferimento.
Tutti gli altri concimi presentano, invece, un andamento sostanzialmente stabile o in variazioni minori al 15%.
L’analisi delle quantità commercializzate dei concimi fornisce già un’idea dell’intensità d’impiego di questi mezzi tecnici. Pur ricordando che i dati non forniscono un’indicazione affidabile relativa al luogo di impiego dei concimi, è utile riportare un’informazione generale sulle stime dei carichi che gravano sul territorio regionale. La stima valuta il rapporto tra quantità vendute, elementi nutritivi ivi contenuti e Superficie Agricola Utilizzata regionale (SAU).
In termini di unità di elemento nutritivo per ettaro di SAU (figura 3) si può notare che:

  • i concimi azotati, dopo l’impennata registrata nel 2020, sembrano riallinearsi con i carichi consueti. Per il 2022 il valore medio stimato è pari a 117 kg/ha;
  • discorso simile può essere fatto per quanto riguarda i concimi fosfatici, anch’essi in aumento, dopo un progressivo calo, fino agli attuali 34 kg di P2O5/ha.
  • il dato anomalo, per quanto riguarda i concimi potassici (K2O), registrato nel 2019, che ritorna ai valori più consueti di c.a. 14 kg/ha.



NOME DELL'INDICATORE

Uso di fertilizzanti

DPSIR

P

UNITÀ DI MISURA

Tonnellate, Chilogrammi/ettaro di SAU* (*Superficie Agricola Utilizzata)

FONTE

Istat, Regione Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2004-2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Provincia

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

LR 25/2000, DGR 2546/03, Regolamento Regionale n.2 del 19/03/2024, PSR 2014-2020, CoPSR 2023-2027, LR 28/09

 

 

 

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Statistica descrittiva

Altri metadati
Descrizione

L'uso dei fertilizzanti chimici ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo della moderna agricoltura, ormai fortemente dipendente dai nutrienti per mantenere gli attuali standard di produttività.
Tra i principali effetti ambientali negativi generati dall'agricoltura sono spesso citati quelli legati all'uso eccessivo dei nutrienti chimici, il quale ha portato, infatti, all'accumulo di nutrienti nei suoli, alterandone le proprietà fisiche e chimiche. Inoltre, con meccanismi diversi da elemento a elemento e in funzione di numerosi fattori, quali: tipo di suolo e tipo di coltura, sistema di drenaggio, dosi, modalità e periodi di fertilizzazione, "i nutrienti chimici" possono contaminare le acque superficiali o profonde, soprattutto i nitrati e i fosfati, e, successivamente, stimolare lo sviluppo delle alghe (eutrofizzazione).

Scopo

Documentare l'intensità d'uso dei fertilizzanti, con particolare attenzione a quelli azotati, fosfatici e potassici, nelle aree agricole della regione.