Emilia-Romagna
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Uso di fertilizzanti
Commento


I dati qui presentati fanno riferimento alle ultime rilevazioni ISTAT disponibili relativamente alle quantità di fertilizzanti immesse nel mercato, ma non al reale uso da parte delle aziende. Le informazioni disponibili per l’ambito regionale consentono considerazioni interessanti, soprattutto sulle variazioni relative ai fertilizzanti venduti, che in ogni caso forniscono utili indicazioni anche sugli effettivi impieghi. 
Il quantitativo complessivo dei principali tipi di fertilizzanti (concimi + ammendanti + correttivi) venduto in regione nel 2021 è risultato pari a circa 826 mila tonnellate, valore in lieve calo rispetto al 2020 (-3%), ma con una sostanziale stabilità del mercato negli ultimi 5 anni.
Come è possibile notare dalla figura 1, che riporta le vendite annuali di fertilizzanti nel periodo 2004-2021, suddivise per macrocategoria, l’andamento del mercato è sinusoidale, pur registrando una tendenziale crescita nell’ultimo ventennio. Tale incremento è originato soprattutto dalla crescita dell’uso dei correttivi, che registrano un +99% rispetto al 2010 e +14% rispetto alla media dell'ultimo decennio; mentre ammendanti e concimi mantengono un andamento più costante, seppur con oscillazioni, e un trend in crescita (per entrambi attorno al +8%) rispetto al decennio precedente. Con l’introduzione dei correttivi tra le categorie di fertilizzanti ufficialmente riconosciuti a livello nazionale ed europeo, avvenuta tra il 2008 e il 2009, si è assistito, infatti, a una crescita sostanziale del loro commercio, che, ad oggi, è pari a circa il 20% di tutti i fertilizzanti venduti, mentre nel 2006 la loro quota non raggiungeva neppure l’1%.
Il contributo maggiore dei correttivi al totale dei volumi di fertilizzanti commercializzati è rappresentato dal "gesso di defecazione", un correttivo calcico magnesiaco derivante dall'idrolisi alcalina dei fanghi di depurazione delle acque reflue civili. Questo prodotto, incluso tra quelli di libera commercializzazione ai sensi del DLgs 75/2010 sui fertilizzanti, consente una sostanziale trasformazione dei fanghi di depurazione, tale da rendere il loro riutilizzo più semplice e conveniente. Il gesso di defecazione ha un titolo in azoto modesto (circa 1%), per cui il suo impiego determina uno scarso apporto di azoto, ma un considerevole apporto di sostanza organica e altri meso elementi, come calcio e zolfo. Inoltre, in suoli alcalini o sub alcalini, come quelli maggiormente diffusi in regione, si registra una blanda capacità di abbassare il pH. Da questo punto di vista l’effetto sulla produttività è poco rilevante, e va piuttosto segnalata qualche riserva in caso di un uso massiccio sempre sulle medesime aree.
Per quanto riguarda gli ammendanti, il cui mercato mostra una variabilità periodica abbastanza significativa, si registra un -21% dei volumi di vendita tra il 2020 e il 2021, in controtendenza con l'aumento registrato nei due anni precedenti.
Le vendite di concimi, infine, pur registrando un trend in crescita a partire dal 2009, mostrano una certa stabilità di mercato negli ultimi 6 anni.
Come evidenzia la figura 2, i concimi azotati sono in assoluto i concimi maggiormente venduti (44% circa di tutti i concimi commercializzati in regione). L’andamento di mercato è variabile e registra nel 2021 un leggero calo (-6%) rispetto all'anno precedente, pur mantenendo un certa stabilità negli ultimi 5 anni. Tutti gli altri concimi presentano invece un andamento sostanzialmente stabile o in variazioni inferiori al 10%. 
L’analisi delle quantità commercializzate dei concimi fornisce già un’idea dell’intensità d’impiego di questi mezzi tecnici. Pur ricordando che i dati non forniscono un’indicazione affidabile relativa al luogo di impiego dei concimi, è utile riportare un’informazione generale sulle stime dei carichi che gravano sul territorio regionale. La stima valuta il rapporto tra quantità vendute, elementi nutritivi ivi contenuti e Superficie Agricola Utilizzata regionale (SAU).
In termini di unità di elemento nutritivo per ettaro di SAU (figura 3) si può notare che:
- i concimi azotati subiscono una forte impennata, dopo la diminuzione osservata gli anni scorsi, e registrano, per il 2020 e 2021, valori intorno a 140 kg/ha;
- un discorso simile può essere fatto per quanto riguarda i concimi fosfatici, i cui valori sono in aumento negli ultimi due anni,  e si attestano, nel 2021, intorno ai 40 kg di P2O5/ha; 
- dopo il dato anomalo registrato nel 2019, per quanto riguarda i concimi potassici (nrd K2O), i valori ritornano ai a circa 20 kg/ha registrati negli ultimi anni.