Emilia-Romagna
Stato ecologico delle acque di transizione
Commento

Lo stato ecologico dei corpi idrici di transizione dell'Emilia-Romagna è fortemente condizionato dalle valutazioni relative agli Elementi di Qualità Biologici. In particolare, gli EQB Macroinvertebrati bentonici e Fanerogame e Macroalghe sono determinanti nell’attribuzione dello stato ecologico “Scarso” o “Cattivo” in tutti i corpi idrici considerati (tabella 1). Dal confronto degli esiti dei dei due cicli triennali di monitoraggio operativo che costituiscono il sessennio 2014-2019 si osserva, inoltre, un generale peggioramento per l’EQB macroinvertebrati bentonici, che porta ad un aumento dei corpi idrici di transizione in stato ecologico “Cattivo” alla fine del sessennio. Per la classificazione dello stato ecologico del sessennio 2014-2019, riportata in figura 1, si ritiene di utilizzare gli esiti dell’ultimo ciclo di monitoraggio.

NOME DELL'INDICATORE

Stato ecologico delle acque di transizione

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

Adimensionale

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2014÷2019

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Corpo idrico

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 125/06, DM 260/10, DLgs 172/15

AREE TEMATICHE INTERESSATE

Descrizione

Il DLgs 152/06 definisce lo stato ecologico come l’espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali. Lo stato ecologico può essere espresso da cinque classi di qualità (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo), che rappresentano un progressivo allontanamento dalle condizioni di riferimento corrispondenti allo stato indisturbato.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici di transizione è effettuata in conformità a quanto previsto dal DM 260/10. Essa valuta i risultati dell'attività del monitoraggio operativo effettuato per i corpi idrici di transizione nell'arco di 3 anni.

Gli elementi di qualità che concorrono alla definizione dello stato ecologico sono:
- Elementi di Qualità Biologica (EQB) (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici, macroalghe e fanerogame);
- Elementi chimico-fisici a sostegno degli EQB (azoto inorganico disciolto, fosforo reattivo, condizioni di ossigenazione valutate indirettamente tramite i parametri ferro labile e solfuri volatili disponibili), ad eccezione di quelli indicati come utili ai fini intepretativi;
- Elementi idromorfologici e fisico-chimici a sostegno degli EQB (regime di marea, condizioni morfologiche);
- Inquinanti specifici non appartenenti all’elenco di priorità a sostegno degli EQB (tab. 1/B DLgs 172/15).

Scopo

La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici di transizione, sulla base dei criteri tecnici definiti dal DM 260/10, permette di ottenere un quadro rappresentativo di tale stato per le acque di tutti i corpi idrici di transizione a livello di distretto idrografico, nazionale e comunitario.
Il confronto tra lo stato ecologico e lo stato chimico di un dato corpo idrico porta alla determinazione del suo stato di qualità ambientale, espressione complessiva della qualità di un corpo idrico superficiale.
Lo stato di qualità ambientale "buono" corrisponde all'obiettivo di qualità da raggiungere ai sensi del DLgs 152/06. Per raggiungere tale stato i corpi idrici devono risultare in stato "buono" sia sotto il profilo ecologico che chimico.