
Dai dati riportati in figura 1 si evidenzia come il 61,3% delle richieste di intervento sia riconducibile ad attività di servizio e commerciali. La sorgente specifica in questi casi è stata individuata in impianti installati al servizio dell’attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione ecc. (il 61% dei casi) e/o nell'attività musicale (oltre il 38% dei casi) (tabella 1); dall'esperienza di Arpae risulta che, sovente, la rumorosità prodotta dall’aggregazione di persone, all’aperto e/o al chiuso, è comunque già di per sé rilevante nel determinare condizioni di disturbo alla popolazione.
Il 27,6% delle richieste di intervento è, invece, riferibile al comparto produttivo e, in particolare, ad attività industriali e artigianali; il 2,5% delle segnalazioni è riferibile alle infrastrutture di trasporto.
Nella figura 2 viene riportato il dettaglio provinciale delle 439 richieste di intervento pervenute ad Arpae Emilia-Romagna nel 2023.
A livello regionale si calcolano, nel 2023, 9,8 richieste di intervento ogni 100.000 abitanti; in figura 3 sono raccolti i dati calcolati per le diverse realtà provinciali: per Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ravenna, il numero delle richieste è rimasto pressoché stazionario rispetto ai valori del 2022, mentre a Modena e Forlì-Cesena si rileva un significativo incremento di richieste; a Ferrara le richieste risultano al contrario diminuite.
In figura 4 è riportato il numero complessivo delle richieste di intervento a scala regionale nel periodo 2012-2023: si può osservare che risulta incrementato il numero di richieste di intervento rispetto al 2022 e diminuisce la tendenza al calo che si registra rispetto al 2014 (-15%). Negli ultimi 10 anni infatti un'efficace attività di prevenzione esercitata in fase di rilascio delle nuove autorizzazioni, con l'obbligo di predisposizione delle valutazioni di impatto acustico e, laddove richiesto, alla conseguente attività di rilascio di pareri da parte dell'Agenzia, ha certamente contribuito a diminuire il disturbo percepito dalla popolazione; al fine di evitare un'inversione di tendenza, è auspicabile che al processo di semplificazione amministrativa in atto da alcuni anni corrisponda un adeguato e diffuso livello di responsabilità e di attenzione alla tutela dell'ambiente.
Concludendo è possibile affermare che, terminando la situazione di emergenza per pandemia da Covid-19, sono riprese le segnalazioni di inconveniente ambientale per rumore, con un incremento del 2% rispetto al 2022 e del 3% rispetto al 2019, anno pre Covid.
NOME DELL'INDICATORE
Richieste di intervento suddivise per tipologia di sorgenteDPSIR
IUNITÀ DI MISURA
N. richieste, N. richieste/N. abitantiFONTE
Arpae Emilia-Romagna, IstatCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2012-2023LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
ProvinciaAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
L 447/95 e decreti attuativi; LR 15/01AREE TEMATICHE INTERESSATE
Evidenzia il numero di richieste di intervento da parte dei cittadini alla Pubblica amministrazione (esposti o segnalazioni), pervenute ad Arpae Emilia-Romagna, con distinzione per le diverse tipologie di attività e di sorgenti.
Descrive sinteticamente l’importanza relativa delle varie attività rumorose nel causare una reazione della popolazione in termini di richiesta di intervento agli Enti preposti.