Emilia-Romagna
Rumore Richieste di intervento
Commento

Dai dati riportati in figura 1 si evidenzia come il 61.8% di tutte le richieste di intervento, nel 2024, sia riconducibile ad attività di servizio e commerciali. La sorgente più disturbante in questi casi consiste negli impianti installati al servizio dell’attività, quali condizionatori, impianti di ventilazione/aspirazione ecc. (il 44% dei casi) e/o nell'attività musicale (oltre il 47% dei casi) (tabella 1); dall'esperienza di Arpae risulta che, sovente, la rumorosità prodotta dall’aggregazione di persone, all’aperto e/o al chiuso, è comunque già di per sé rilevante nel determinare condizioni di disturbo alla popolazione.
Il 26,1% delle richieste di intervento è, invece, riferibile al comparto produttivo e, in particolare, ad attività industriali e artigianali; il 4% delle segnalazioni è riferibile alle infrastrutture di trasporto.
Nella figura 2 viene riportato il dettaglio provinciale delle 444 richieste di intervento pervenute ad Arpae Emilia-Romagna nel 2024.
A livello regionale si calcolano, nel 2024, 9,9 richieste di intervento ogni 100.000 abitanti; in figura 3 sono raccolti i dati calcolati per le diverse realtà provinciali: per Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Rimini, il numero delle richieste è rimasto pressoché stazionario rispetto ai valori del 2023, mentre a Modena, Ravenna e soprattutto Bologna si rileva un significativo incremento di richieste; a Piacenza e Forlì-Cesena le richieste risultano al contrario diminuite.
In figura 4 è riportato il numero complessivo delle richieste di intervento a scala regionale nel periodo 2012-2024: si può osservare che risulta leggermente incrementato il numero di richieste di intervento rispetto al 2023 e si evidenzia una situazione simile a quella pre-Covid (2018-2019). Negli ultimi 10 anni infatti un'efficace attività di prevenzione esercitata in fase di rilascio delle nuove autorizzazioni, con l'obbligo di predisposizione delle valutazioni di impatto acustico e, laddove richiesto, alla conseguente attività di rilascio di pareri da parte dell'Agenzia, ha certamente contribuito a diminuire il disturbo percepito dalla popolazione; al fine di evitare un'inversione di tendenza, è auspicabile che al processo di semplificazione amministrativa in atto da alcuni anni corrisponda un adeguato e diffuso livello di responsabilità e di attenzione alla tutela dell'ambiente.
Concludendo è possibile affermare che, terminando la situazione di emergenza per pandemia da Covid-19, sono riprese le segnalazioni di inconveniente ambientale per rumore, con un incremento del 1% rispetto al 2023 e del 4,5% rispetto al 2019, anno pre Covid.

NOME DELL'INDICATORE

Richieste di intervento suddivise per tipologia di sorgente

DPSIR

I

UNITÀ DI MISURA

N. richieste, N. richieste/N. abitanti

FONTE

Arpae Emilia-Romagna, Istat

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2012-2024

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Provincia

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

L 447/95 e decreti attuativi; LR 15/01

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Altri metadati
Descrizione

Evidenzia il numero di richieste di intervento da parte dei cittadini alla Pubblica amministrazione (esposti o segnalazioni), pervenute ad Arpae Emilia-Romagna, con distinzione per le diverse tipologie di attività e di sorgenti.

Scopo

Descrive sinteticamente l’importanza relativa delle varie attività rumorose nel causare una reazione della popolazione in termini di richiesta di intervento agli Enti preposti.