L’ammontare complessivo dei rifiuti radioattivi presenti, al 2022, sul territorio nazionale è pari a circa 32.000 m3, di cui circa il 4% detenuto nella regione Emilia-Romagna.
In termini di attività, tale ammontare è pari a circa 2.800 TBq, di cui lo 0,02% detenuto in Emilia-Romagna.
La produzione è da considerare sostanzialmente stazionaria, in quanto dovuta, in termini quantitativi, fondamentalmente a strutture ospedaliere. In futuro è prevedibile una crescita consistente con lo smantellamento delle installazioni nucleari.
Per quanto riguarda il combustibile irraggiato, la nostra regione attualmente non detiene più alcun elemento di combustibile; infatti, a giugno 2010, tutti gli elementi di combustibile presenti presso la centrale di Caorso sono stati allontanati dal sito. Relativamente alle sorgenti dismesse, la ditta Protex procede al loro ritiro dai vari utilizzatori e, generalmente, in una-due soluzioni annue le conferisce al deposito dell’Enea Casaccia (Roma); ciò può originare una variabilità del dato rilevato nel tempo.
Lo smaltimento dei rifiuti radioattivi prodotti rappresenta ancora un problema da risolvere in Italia. Attualmente stoccati in diversi depositi “provvisori”, andranno trasferiti in un sito unico nazionale ancora da individuare e progettare.
NOME DELL'INDICATORE
Quantità di rifiuti radioattivi detenutiDPSIR
PUNITÀ DI MISURA
Gigabecquerel, metro cuboFONTE
IspraCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 101/2020
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L’indicatore documenta la distribuzione dei siti dove sono detenuti rifiuti radioattivi, con informazioni su tipologia e quantità dei medesimi.
L’insieme delle attività nucleari condotte, a partire dagli anni sessanta, dagli Enti gestori di impianti del ciclo del combustibile e/o reattori per la produzione di energia elettrica e delle altre attività che impiegano radionuclidi ha comportato la produzione e l’accumulo di rifiuti liquidi e solidi. Anche se una parte dei rifiuti è stata condizionata, cioè sottoposta a processi di immobilizzazione in forme fisiche idonee per lo smaltimento definitivo, la maggior parte rimane ancora custodita in forma non condizionata presso i siti di produzione. Inoltre, è diffusa la presenza di rifiuti radioattivi provenienti da attività non connesse con la produzione di energia elettrica (biomediche e industriali), che costituiscono una quantità rilevante di materiale da gestire e controllare.
L’attività di allontanamento/raccolta/deposito di rifiuti radioattivi, nonché la gestione dei rifiuti radioattivi negli impianti nucleari, è disciplinata dal DLgs 101/2020, rispettivamente al Titolo VII, Regime autorizzatorio e disposizioni, ed al Titolo IX, Impianti.
In Italia non esiste ancora un deposito definitivo per i rifiuti radioattivi, struttura ingegneristica con caratteristiche naturali e antropiche adeguate ad assicurare il confinamento della radioattività. In Emilia-Romagna i siti in cui attualmente sono detenuti rifiuti radioattivi sono la centrale nucleare di Caorso (PC) e il deposito Protex di Forlì.
Documentare tipologia e quantità di rifiuti radioattivi, secondo la distribuzione nei siti di detenzione.