Emilia-Romagna
Acque di transizione Presenze microalgali di Diatomee, Dinoflagellate e altre
Commento

L’analisi della composizione quali-quantitativa del fitoplancton è svolta, con frequenza trimestrale, in tutte le stazioni della rete di monitoraggio delle acque di transizione, ad eccezione della Pialassa Piomboni, che dal 2010 non viene monitorata a causa di lavori di riqualificazione ambientale ancora in corso. Il numero e l'ubicazione delle stazioni di indagine permettono di effettuare una valutazione sufficiente dell’ampiezza e dell’impatto generato dai blooms algali. La determinazione quali-quantitativa del fitoplancton consiste, per ogni punto di indagine, nelle seguenti valutazioni:
- numero cellule/litro e specie (abbondanza e composizione);
- biomassa totale del fitoplancton (mg/m3 di clorofilla “a”).
In figura 1 si riporta una rappresentazione grafica delle abbondanze totali e in figura 2 il numero di taxa per ogni campagna di monitoraggio.
Da queste elaborazioni si nota come le Valli di Comacchio si confermino ancora come il corpo idrico con la maggior abbondanza (figura1) e con una comunità caratterizzata da un'accentuata monospecificità (figura 2), in particolare riferita a Nannochloropsis sp..
In tabella 1 sono riportati la composizione e il numero di taxa rilevati per campagna in ogni singola stazione.
I corpi idrici aperti sono caratterizzati da una ricchezza specifica maggiore rispetto a quelli chiusi. Tale condizione è sicuramente influenzata anche dalla presenza di specie marine che, in corpi idrici non confinati, è favorita dall’ingresso in laguna di acqua di mare.
Nel 2021 sono stati identificati 269 taxa appartenenti ai seguenti gruppi/classi: 92 Bacillariophyceae, 1 Chlorodendrophyceae, 26 Chlorophyceae, 2 Chrysophyceae, 3 Coccolithophyceae, 1 Conjugatophyceae, 6 Cryptophyceae, 16 Cyanophyceae, 5 Dictyochophyceae, 86 Dinophyceae, 1 Ebriophyceae, 7 Euglenophyceae, 1 Eustigmatophyceae, 1 Fragilariophyceae, 1 Mediophyceae, 7 Pyramimonadophyceae, 1 Raphidophyceae, 1 Synurophyceae, 7 Trebouxiophyceae, 1 Katablepharidophyceae, 1 Xanthophyceae, 1 Ulvophyceae, 1 taxa raggruppati sotto la dicitura “Altro Fitoplancton indet.”.
Per valutare la biodiversità dell’elemento fitoplancton si è scelto di utilizzare l’indice di Margalef e l’indice di Shannon. Il primo prende in considerazione il numero di taxa rispetto all’abbondanza totale della comunità, il secondo, invece, considera anche le abbondanze dei singoli taxa. I valori più elevati dei due indici sono stati sempre registrati nelle lagune aperte Sacca di Goro e Pialassa Baiona (figura 3 e 4).
Per tutte le stazioni della rete di monitoraggio delle acque di transizione campionate nel 2021 è stato calcolato l’indice MPI (vedi BOX - Applicazione dell'Indice MPI). In tabella 2 si riportano i valori dell'indice MPI e delle relative metriche. L’applicazione dell’indice MPI evidenzia per il 2021 uno stato compreso tra “buono” e “cattivo”. Il giudizio è “buono” per Sacca di Goro, Valle Nuova e Pialassa Baiona, “sufficiente” per Valle Cantone, "scarso" per Lago delle Nazioni e "cattivo" per il corpo idrico Valli di Comacchio (tabella 2 e figura 5).

NOME DELL'INDICATORE

Presenze microalgali di Diatomee, Dinoflagellate e altre

DPSIR

I

UNITÀ DI MISURA

N. cellule/litro, n. taxa

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2021

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Corpo idrico

AGGIORNAMENTO DATI

Trimestrale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 152/06, DM 56/09, DM 260/10

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Abbondanze totali, n° di taxa e applicazione indici di diversità

Altri metadati
Descrizione

La determinazione quali-quantitativa del fitoplancton consiste, per ogni punto di indagine e data di campionamento, nelle seguenti valutazioni:
- numero cellule/litro e taxa (abbondanza e composizione);
- biomassa totale del fitoplancton (mg/m3 di clorofilla “a”).

Il fitoplancton è un elemento chiave da un punto di vista ecologico degli ambienti di transizione attraverso cui i flussi di energia sono incanalati. Il nano/microfitoplancton è costituito da un gruppo di organismi autotrofi con dimensioni comprese tra 2 e 200 µm di diametro. Essi vivono lungo la colonna d’acqua (planctonici) o adesi al substrato (bentonici), includendo sia forme solitarie che coloniali. Negli ambienti acquatici di transizione, il fitoplancton gioca un ruolo fondamentale nella formazione di nuova frazione organica e nel riciclo del carbonio, dei nutrienti e dell’ossigeno.

Scopo

Il fitoplancton è un eccellente indicatore dei cambiamenti dello stato trofico delle acque, segnalando arricchimenti di nutrienti che portano a un incremento di biomassa, di produzione primaria, di bloom algali, come anche di cambiamenti nella composizione in specie. Inoltre, il fitoplancton risponde alle variazioni dei parametri chimico-fisici e idrodinamici.