Nel 2023 non si sono registrati superamenti del valore limite orario di 200 μg/m3.
NOME DELL'INDICATORE
Superamenti dei limiti orari per il biossido di azoto (NO2)DPSIR
SUNITÀ DI MISURA
N. superamentiFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2001-2023LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
Dir 2008/50/CE
DLgs 155/2010 e ss. mm. ii.
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L’indicatore descrive la variazione della concentrazione in aria di biossido di azoto (NO2).
Le principali sorgenti di NO2 sono associate alla combustione nei veicoli a motore, negli impianti di riscaldamento e nei processi industriali. Il biossido di azoto contribuisce alla formazione dello smog fotochimico, delle piogge acide ed è tra i precursori di alcune frazioni significative del PM10.
Viene presentata, per ogni anno e per ciascuna tipologia di stazione (traffico, fondo urbano/suburbano, rurale), la distribuzione (mediana, massimo, minimo e percentili) del numero di ore nelle quali si sono verificati superamenti del valore limite orario (200 μg/m3 da non superare più di 18 volte in un anno).
Valutare gli andamenti rilevati dei superamenti dei limiti normativi del biossido di azoto (NO2) nel corso degli ultimi anni.