Emilia-Romagna
Modalità di gestione dei rifiuti speciali
Commento

Nel 2023, sono state gestite, complessivamente, 9.685.026 tonnellate di rifiuti speciali, escludendo i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D). Nelle elaborazioni non vengono altresì computati i rifiuti in giacenza (R13 “messa in riserva” e D15 “deposito preliminare”) ed i rifiuti appartenenti al capitolo EER 20 (rifiuti urbani - rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni, inclusi i rifiuti della raccolta differenziata) ad esclusione del codice EER 200304 (fanghi delle fosse settiche), secondo quanto indicato nell’art. 230, comma 5, DLgs 152/2006.
Il dato di gestione complessivo nell’anno 2023 presenta un incremento del quantitativo totale dei rifiuti speciali gestiti del +4% rispetto all’anno precedente (2022), che comprende le operazioni di recupero e di smaltimento, sia per i rifiuti speciali non pericolosi, sia per quelli pericolosi.
La gestione dei rifiuti speciali non pericolosi conferma, nel 2023, la netta prevalenza delle operazioni di recupero (recupero di materia e di energia) rispetto alle operazioni di smaltimento, con un quantitativo complessivo pari al 75,7% dei rifiuti speciali non pericolosi gestiti attraverso tali modalità (figura 1). Il solo recupero di materia, che, come noto, risulta prioritario nell’ambito della gerarchia di gestione comunitaria, si conferma (figura 3), anche per l’anno 2023, attività predominante, con una percentuale del 66,5% rispetto al totale dei rifiuti non pericolosi gestiti, seppur in leggero calo percentuale (-2%) rispetto all’anno precedente.
In figura 2, si riporta il dettaglio del trend di gestione dei rifiuti speciali pericolosi in Emilia-Romagna. L’andamento evidenzia il trend in crescita delle operazioni di recupero di materia (R2-R12) ed il leggero decremento e la sostanziale stabilità di tutte le altre operazioni di gestione presenti, compreso lo smaltimento in discarica (D1), che vede una diminuzione del quantitativo smaltito, rispetto all’anno precedente, di 5.622 tonnellate (-1%).
Nel 2023, le altre attività di smaltimento (da D2 a D14) si confermano come forma di gestione preponderante per i rifiuti speciali pericolosi e incidono sul totale gestito per un 43%, come riportato nella figura 4. Anche l’operazione di recupero di materia (figura 4) fa registrare valori percentuali significativi (41%) sul totale gestito, in aumento rispetto alla percentuale dell’anno precedente.

 

 

NOME DELL'INDICATORE

Modalità di gestione dei rifiuti speciali

DPSIR

R

UNITÀ DI MISURA

Tonnellate

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2012-2023

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Comune

AGGIORNAMENTO DATI

Annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

L 70/94, DLgs 152/06

AREE TEMATICHE INTERESSATE

Descrizione

Le modalità di gestione dei rifiuti speciali (pericolosi e non pericolosi) sono rappresentate dai quantitativi di rifiuti recuperati e smaltiti in un determinato anno suddivisi nelle operazioni di recupero e smaltimento secondo le definizioni dell’Allegato C del DLgs 152/06 (vedi tabella 1). Questo ultimo dato non coincide con il quantitativo prodotto, in quanto nella gestione rientrano anche i flussi di rifiuti in entrata e in uscita rispetto al territorio regionale.
I dati derivano dalle dichiarazioni MUD, che permettono di quantificare le diverse operazioni di recupero e smaltimento a cui sono assoggettati i rifiuti speciali e di analizzarne i flussi.
Le operazioni di recupero sono classificate, in: R1 recupero di energia e da R2 a R10 recupero di materia; con R13 si indicano le operazioni di “messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12”.
Le modalità di smaltimento sono classificate come D1-D12, comprendenti tutte le operazioni di smaltimento quali deposito in discarica, incenerimento, trattamento chimicofisico e biologico ecc., e come D13-D15, comprendenti le operazioni di raggruppamento preliminare, ricondizionamento o deposito preliminare.

Scopo

I dati di gestione desunti dalle dichiarazioni MUD consentono di ricostruire un quadro attendibile e completo dei quantitativi di rifiuti speciali che vengono trattati, recuperati e/o smaltiti nel territorio regionale in quanto i soggetti obbligati sono tutti coloro che gestiscono rifiuti; tali dati consentono di verificare l’efficacia delle politiche di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento all’incentivazione verso le diverse forme di recupero e riutilizzo dei rifiuti, sia come materia, sia come energia.