Per la centrale nucleare di Caorso, a partire da gennaio 2015, gli scarichi radioattivi sono valutati sulla base di nuove formule di scarico riportate nelle Prescrizioni Tecniche per la disattivazione.
La centrale, pur in condizione di “disattivazione”, produce comunque scarichi liquidi e aeriformi (particolato): nel 2022 ad esempio gli scarichi liquidi ammontano a circa lo 1,025 E-02% della formula di scarico, mentre gli scarichi aeriformi a circa lo 4,27 E-02 %. Tale produzione, pur rimanendo per gli aeriformi e i liquidi dell’ordine di qualche percentuale della formula di scarico negli anni di funzionamento dell’impianto, si è comunque progressivamente ridotta dal 1986, anno da cui la centrale è ferma, di circa 2-4 ordini di grandezza.
Oltre ai fusti dei rifiuti radioattivi stoccati all’interno di tre depositi (attualmente due sono in fase di ricostruzione, adeguamento e collaudo), sono altresì presenti in sito ulteriori rifiuti stoccati in container e nei serbatoi radwaste. Dal 2010 non sono più presenti elementi di combustibile sull’impianto (tutti i 1.032 elementi di combustibile destinati al riprocessamento in Francia sono stati allontanati dal sito).
Nel periodo gennaio 2020-aprile 2022 sono stati effettuati 32 trasporti di rifiuti radioattivi dalla Centrale di Caorso (PC) all’impianto di trattamento di Bohunice in Slovacchia, ai fini del trattamento e condizionamento, tali rifiuti condizionati sono rientrati a Caorso all’inizio del 2024.
NOME DELL'INDICATORE
Impianti nucleari: attività di radioisotopi rilasciati in aria e in acqua e produzione di rifiuti solidiDPSIR
PUNITÀ DI MISURA
N. fusti, percentuale della Formula di Scarico (% F.d.S.)FONTE
Sogin S.p.A.COPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
1978-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 101/2020 e s.m.i.
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L’indicatore documenta la quantità di radioattività rilasciata annualmente nell’ambiente (scarichi aeriformi e liquidi) dall’impianto nucleare di Caorso (PC), unico esistente in regione, confrontandola con i limiti di scarico autorizzati, nonché la produzione di rifiuti solidi radioattivi.
Gli scarichi nell’ambiente di effluenti radioattivi da parte degli impianti nucleari sono soggetti ad apposita autorizzazione. In essa sono stabiliti, tramite prescrizione tecnica allegata all’autorizzazione e all’esercizio dell’impianto, i limiti massimi di radioattività rilasciabile nell’ambiente (formula di scarico) e le modalità di scarico.
La “sorveglianza permanente degli scarichi radioattivi” e la “gestione dei rifiuti radioattivi” negli impianti nucleari sono disciplinate dagli articoli 97 e 98 del DLgs 101/2020 e s.m.i.,Titolo IX “Impianti”.
La centrale nucleare di Caorso, la più grande fra quelle realizzate in Italia, costruita negli anni ‘70 sulla riva destra del fiume Po, ha funzionato con produzione di energia da dicembre 1981 ed è ferma dall’ottobre 1986, per la quarta ricarica del combustibile; a seguito del referendum sul nucleare del 1987 non è stata più riavviata. L’impianto è caratterizzato da un reattore ad acqua bollente di tipo BWR4, con un contenitore primario tipo Mark II; il generatore nucleare di vapore è caratterizzato da una potenza di 2.651 MW termici con il gruppo turboalternatore in grado di generare una potenza elettrica di 870 MW elettrici. Nel 1990 è stato altresì deciso di fermarne definitivamente l’esercizio commerciale.
Con il DM M.I.C.A. del 4 agosto 2000 sono state autorizzate attività preliminari alla disattivazione: è stata effettuata la decontaminazione del circuito primario, sono stati smantellati i sistemi contenuti all’interno dell’Edificio Turbina, sono state demolite le torri di raffreddamento dell’Edificio Torri RHR, è stato demolito l’Edificio Off-Gas e nel 2010 si sono conclusi i trasporti di tutti i 1.032 elementi di combustibile esaurito all’impianto di ritrattamento Areva di La Hague (Francia).
Con il DM Mi.S.E. del 10 febbraio 2014 Sogin è stata autorizzata all’esecuzione della disattivazione accelerata dell’impianto, attraverso la predisposizione e l’autorizzazione di singoli progetti fino al rilascio incondizionato del Sito.
Sono in corso trasporti di fusti contenenti resine e fanghi radioattivi per il loro trattamento e condizionamento, passaggio fondamentale per svuotare i depositi e procedere al loro adeguamento.
L’attuale condizione di “disattivazione” nella quale è mantenuta la centrale comporta comunque la produzione e la conseguente emissione nell’ambiente di scarichi liquidi e aeriformi derivanti dall’attività di pulizia, lavaggio, ventilazione etc.
Monitorare l’emissione di radioattività in aria e in acqua, nonché la produzione di rifiuti radioattivi solidi, nelle normali condizioni di esercizio dell’impianto nucleare di Caorso, allo scopo di verificare, per gli scarichi radioattivi, la non rilevanza radiologica sulla base delle formule di scarico approvate.