
In Emilia-Romagna, l'analisi dei dati (tabella 1) evidenzia una sostanziale uniformità del contributo della radiazione cosmica e terrestre, anche se a livello nazionale si osserva che il contributo della radiazione terrestre è fortemente dipendente dalla geologia del sito (Ispra, Annuario dei dati ambientali, Edizione 2011).
Il dato, per la sua caratteristica, rimane stabile nel tempo, a meno di incidenti o esplosioni nucleari che rilascino radionuclidi gamma-emettitori in atmosfera. La rete Gamma, rete automatica di allarme, non progettata per la valutazione della dose alla popolazione, consente comunque di ottenere dati confrontabili con quelli dell’indagine svolta nel 1970-71.
NOME DELL'INDICATORE
Dose gamma assorbita in aria per esposizione a radiazione cosmica e terrestreDPSIR
SUNITÀ DI MISURA
Nanogray/oraFONTE
Ispra, Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
1997-2016LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
ProvinciaAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 230/95 e successive modifiche e integrazioniAREE TEMATICHE INTERESSATE
L’indicatore è derivato dalla misura delle radiazioni gamma presenti in aria. Il monitoraggio dell’intensità di dose gamma in aria è condotto nell’ambito delle attività previste dal DLgs 230/95 e s.m.i. sia per scopi di controllo della radioattività ambientale (art. 104), sia a supporto della gestione delle emergenze radiologiche (art. 123).
La dose gamma assorbita in aria è dovuta a due contributi principali: la radiazione cosmica e quella terrestre. La componente terrestre varia in funzione del luogo in cui avviene l’esposizione: all’esterno (outdoor) o all’interno (indoor) degli edifici. In quest’ultimo caso vi è una componente aggiuntiva dovuta alla radioattività naturale contenuta nei materiali da costruzione.
I dati dei contributi di origine cosmica e di origine terrestre outdoor sono stati elaborati dai risultati di un’indagine nazionale effettuata tra gli anni 1970-1971 su un reticolo di oltre 1.000 punti di misura. I dati della dose gamma di origine terrestre indoor sono stati ottenuti nell’ambito dell’indagine nazionale sul radon nelle abitazioni, su un campione di abitazioni rappresentativo a livello regionale. La dose gamma totale annuale dipende dai tempi di permanenza indoor e outdoor, che sono stimati rispettivamente pari al 79% e al 21%. La misura del rateo di dose assorbita in aria viene fornita rispettivamente attraverso le 50 stazioni di monitoraggio afferenti alla rete italiana Gamma di Ispra, di cui tre ubicate in Emilia-Romagna, a Parma, Ferrara e Marina di Ravenna. Dal 2008 Arpae Emilia-Romagna dispone di una propria rete, con stazioni posizionate a Piacenza (già attiva dal 1997), Reggio Emilia, Modena, Bologna, Molinella (BO) (attiva dal 2011), Forlì e Rimini.
Documentare l’entità e la distribuzione della dose efficace per esposizione a radiazioni gamma di origine cosmica e terrestre, al fine di valutare l’impatto sulla popolazione. Documentare, altresì, in situazioni incidentali un eventuale incremento dell’esposizione alla popolazione rispetto al fondo ambientale medio.