
Complessivamente, sul territorio regionale la rete di teleriscaldamento ha una potenzialità termica di 1.255 MWt (Megawatt termici), di cui 1.237 MWt in assetto cogenerativo, e una potenzialità elettrica di 1.087 MWe (Megawatt elettrici).
Nel 2017 la rete di teleriscaldamento attiva sul territorio regionale serve una volumetria pari a 42 Mm3, di cui 25 Mm3 ad uso residenziale ed i restanti ad uso terziario.
I poli di produzione di ciascuna rete di teleriscaldamento possono essere alimentati mediante l’integrazione di diversi vettori energetici: gas naturale (65%), recupero energetico da RSU (20%), geotermia (14%) e biomassa/biogas (1%).
NOME DELL'INDICATORE
TeleriscaldamentoDPSIR
DUNITÀ DI MISURA
MegawattFONTE
AIRUCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2014-2017LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
AREE TEMATICHE INTERESSATE
Per teleriscaldamento si intende il trasporto a distanza di calore ad uso riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria.
Il teleriscaldamento è un sistema completo di produzione e distribuzione di calore, che può essere generato in modo efficiente, sfruttando differenti fonti energetiche, rinnovabili e non rinnovabili.
Nella maggior parte dei casi, la centrale di produzione del calore produce contemporaneamente ed efficientemente anche energia elettrica, in assetto cogenerativo, riducendo il consumo complessivo di combustibile e quindi l’impatto ambientale, rispetto alla produzione separata degli stessi due vettori.
Quando il calore distribuito viene utilizzato anche per generare acqua fredda destinata a raffrescare gli ambienti, sia in modalità “distribuita” che “centralizzata” (con rete di distribuzione “fredda” separata), si parla di trigenerazione, ovvero la generazione contemporanea di calore, frigorie ed energia elettrica. Questo consente di massimizzare i benefici della produzione centralizzata e quindi del teleriscaldamento (e teleraffrescamento), estendendo i vantaggi ambientali del sistema anche nella stagione calda.
Monitorare la consistenza e la variazione nel tempo del contributo del teleriscaldamento al soddisfacimento del fabbisogno energetico regionale.