Stato quantitativo delle acque sotterranee
Il monitoraggio quantitativo dei 135 corpi idrici sotterranei dell’Emilia-Romagna nel periodo 2020-2022, evidenzia che 110 corpi idrici sono in stato quantitativo buono, pari al 81,5% (tabella 1; figura 1), e comprendono tutti i corpi idrici montani, i freatici di pianura, le pianure alluvionali e la gran parte delle conoidi alluvionali appenniniche e dei depositi di fondovalle. I restanti 25 corpi idrici, pari al 18,5% del totale, sono in stato quantitativo scarso, e sono rappresentati da alcuni corpi idrici di conoide alluvionale appenninica e depositi di fondovalle.
La superficie totale dei 135 corpi idrici è pari a 35.890 km2, ottenuta facendo la somma della superficie dei corpi idrici che in pianura sono sovrapposti alle diverse profondità (tabella 2; figura 2). In termini di superficie di corpi idrici, la classe buono è rappresentata dal 93,9% della superficie totale e la classe scarso dal restante 6,1%, evidenziando una differenza significativa con la valutazione in termini di numero di corpi idrici, per effetto della diversa estensione che caratterizza i corpi idrici sotterranei.
Considerando il numero dei corpi idrici, lo stato quantitativo evidenzia un decremento dello stato “buono”, dal 2014-2019 al 2020-2022, pari a 4,6%, passando rispettivamente dal 98,5% al 93,9%.
Lo stato quantitativo dei corpi idrici freatici di pianura (figura 3) permane nella classe di buono per la pressoché assenza di pozzi ad uso industriale, irriguo e civile, e per il rapporto idrogeologico con i corpi idrici superficiali, sia naturali che artificiali, che ne regolano il livello per gran parte dell’anno. Per il freatico costiero non sono stati al momento identificati effetti di ingressione del cuneo salino per effetto degli emungimenti, e le attuali fluttuazioni del cuneo salino sono dovute a condizioni naturali, anche estreme, determinate dal clima.
Lo stato quantitativo dei corpi idrici montani risulta in classe “buono” (figura 4), in quanto il prelievo dell’acqua da sorgenti risulta diffuso e non localizzato nei corpi idrici sotterranei montani, inoltre la captazione delle sorgenti avviene nella quasi totalità dei corpi idrici in condizioni non forzate, ovvero non sono presenti, se non sporadicamente, pozzi o gallerie drenanti. Si osserva, invece, nell’ultimo periodo, lo scadimento dello stato quantitativo nei corpi idrici di fondovalle del Taro-Enza-Tresinaro.
Il miglioramento dei corpi idrici di conoide alluvionale da Modena a Rimini evidenziato già nel sessennio 2014-2019 persiste complessivamente nel triennio 2020-2022 a differenza delle conoidi alluvionali della porzione occidentale della Regione, da Piacenza a Reggio Emilia, che presentano uno scadimento dello stato quantitativo. La conoide Reno-Lavino confinato inferiore, che nel periodo di osservazione 2014-2019 risultava in forte miglioramento presentando lo stato quantitativo buono, conserva tale stato anche nel triennio 2020-2022, mentre le Conoidi del Trebbia-Luretta, Arda, Panaro, Nure, per le diverse porzioni di conoide presentano dei livelli in abbassamento (figura 5).
NOME DELL'INDICATORE
Stato quantitativo delle acque sotterranee (SQUAS)DPSIR
SUNITÀ DI MISURA
AdimensionaleFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2010÷2013; 2014÷2019; 2020÷2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
Triennale - SessennaleRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 152/06, DLgs 30/09AREE TEMATICHE INTERESSATE
Lo SQUAS (Stato Quantitativo delle Acque Sotterranee) è un indice che riassume in modo sintetico lo stato quantitativo di un corpo idrico sotterraneo, che si basa sulle misure di livello/portata in relazione alle caratteristiche dell’acquifero (tipologia complesso idrogeologico, caratteristiche idrauliche) e del relativo sfruttamento (pressioni antropiche). Lo SQUAS attribuito a ciascun corpo idrico viene definito in due classi, “buono “ e “scarso”, secondo lo schema del DLgs 30/09 (Tabella 4 dell’Allegato 3). La classe di SQUAS “buono” viene attribuita ai corpi idrici sotterranei nei quali il “livello/portata di acque sotterranee è tale che la media annua dell'estrazione a lungo termine non esaurisca le risorse idriche sotterranee disponibili”. Di conseguenza, il livello delle acque sotterranee non subisce alterazioni antropiche tali da:
- impedire il conseguimento degli obiettivi ecologici specificati per le acque superficiali connesse;
- comportare un deterioramento significativo della qualità di tali acque;
- recare danni significativi agli ecosistemi terrestri direttamente dipendenti dal corpo idrico sotterraneo.
Inoltre, alterazioni della direzione di flusso risultanti da variazioni del livello possono verificarsi, su base temporanea o permanente, in un'area delimitata nello spazio; tali inversioni non causano tuttavia l'intrusione di acqua salata o di altro tipo né imprimono alla direzione di flusso alcuna tendenza antropica duratura e chiaramente identificabile che possa determinare siffatte intrusioni.
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Classi di qualità |
Giudizio di qualità |
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Buono |
Il livello delle acque sotterranee nel corpo idrico è tale che la media annua dell’estrazione a lungo termine non esaurisca le risorse idriche sotterranee disponibili. COLORE VERDE |
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Scarso |
Quando non sono verificate le condizioni di buono stato quantitativo del corpo idrico sotterraneo COLORE ROSSO |
Note: Scala cromatica Direttiva 2000/60/CE
Scopo dell’indicatore è quello di evidenziare in modo sintetico le zone sulle quali insiste una criticità ambientale dal punto di vista quantitativo della risorsa idrica sotterranea. Lo SQUAS valuta lo stato quantitativo della risorsa, interpretandolo in termini di equilibrio di bilancio idrogeologico dell’acquifero ovvero della capacità di sostenere sul lungo periodo gli emungimenti (pressioni antropiche) che su di esso insistono in rapporto ai fattori di ricarica. Entrano in gioco in questo caso le caratteristiche intrinseche di potenzialità dell’acquifero, nonché quelle idrodinamiche e quelle legate alle capacità di ricarica, rappresentate per i corpi idrici di pianura dalla tendenza nel tempo che assume il livello piezometrico.
Lo SQUAS descrive pertanto lo stato di sfruttamento e la disponibilità delle risorse idriche sotterranee in un’ottica di sviluppo sostenibile e compatibile con le attività antropiche. Tale indice può essere di supporto per la pianificazione e per una corretta gestione della risorsa idrica, individuando i corpi idrici sotterranei che necessitano di una riduzione progressiva dei prelievi e/o un incremento della ricarica.
