
Per quanto riguarda lo stato ecologico, nel 2019, il corpo idrico CD1 (Goro-Ravenna) ha conseguito una valutazione dello stato ecologico pari a "sufficiente", mentre il CD2 (Ravenna-Cattolica) ha raggiunto la migliore condizione di stato ecologico “buono” (tabella 1 e figura 1).
NOME DELL'INDICATORE
Stato ecologico delle acque marino costiereDPSIR
SUNITÀ DI MISURA
AdimensionaleFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2019LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
Corpo idricoAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
DLgs 152/06, DM 260/10, DLgs 172/15
Il DLgs 152/06 definisce lo stato ecologico come l’espressione della qualità della struttura e del funzionamento degli ecosistemi acquatici associati alle acque superficiali. Lo stato ecologico può essere espresso da cinque classi di qualità (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo), che rappresentano un progressivo allontanamento dalle condizioni di riferimento corrispondenti allo stato indisturbato.
La classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici marino costieri è effettuata in conformità a quanto previsto dal DM 260/10. Essa valuta i risultati dell'attività del monitoraggio operativo effettuato per i corpi idrici marino costieri nell'arco di 3 anni.
Gli elementi di qualità che concorrono alla definizione dello stato ecologico sono:
•Elementi di Qualità Biologica (EQB) (composizione, abbondanza e biomassa del fitoplancton; composizione e abbondanza dei macroinvertebrati bentonici)*;
•Elementi idromorfologici e fisico-chimici a sostegno degli EQB (profondità, morfologia del fondale, caratteristiche del sedimento, moto ondoso e regime correntometrico);
•Elementi chimico-fisici a sostegno degli EQB (TRIX);
•Elementi chimici a sostegno degli EQB (Tab.1/B DLgs 172/15)
L’elemento con classe di giudizio più basso attribuisce lo stato ecologico al corpo idrico.
*Nota: nella costa emiliano-romagnola, per l’assenza dell'"altra flora acquatica", sono monitorati solo gli elementi biologici sopra elencati
Classificare lo stato ecologico dei corpi idrici marino costieri, sulla base dei criteri tecnici definiti dal DM 260/10, permette di ottenere un quadro rappresentativo di tale stato per le acque di tutti i corpi idrici marino costieri a livello di distretto idrografico, nazionale e comunitario.
Il confronto tra lo stato ecologico e lo stato chimico di un dato corpo idrico porta alla determinazione del suo stato di qualità ambientale, espressione complessiva della qualità di un corpo idrico superficiale.
Lo stato di qualità ambientale "buono" corrisponde all'obiettivo di qualità da raggiungere ai sensi del DLgs 152/06. Per raggiungere tale stato i corpi idrici devo risultare in stato "buono" sia sotto il profilo ecologico che chimico.