
Anomalia precipitazione
Le precipitazioni totali medie regionali del 2024 hanno raggiunto un valore di 1.208,2 mm, il più alto dal 1961, leggermente superiore a quello registrato nel 2010. Le anomalie, calcolate rispetto al periodo climatico di riferimento 1991-2020, sono risultate positive su tutto il territorio regionale, con una media di circa +319,2 mm. I valori più elevati, fino a +700 mm, sono stati osservati nella pianura parmense e lungo l’Appennino. Anche nella provincia di Bologna le anomalie sono state significative, con accumuli superiori a +500 mm. Valori più contenuti si sono invece registrati in alcune aree isolate della pianura ferrarese e della provincia di Forlì-Cesena.
A livello stagionale, le precipitazioni sono state superiori alla norma durante l’inverno (dicembre 2023 - febbraio 2024), in media circa 39 mm in più rispetto al periodo 1991-2020. La distribuzione spaziale delle anomalie evidenzia un surplus di precipitazioni in Emilia, con valori più intensi sui crinali, in particolare su quello piacentino, fino a +310 mm rispetto alla norma climatica. Questo surplus è stato determinato dalle precipitazioni abbondanti di gennaio e febbraio, superiori del +38% e del +73% rispetto al clima di riferimento. Al contrario, in Romagna si è osservato un deficit, con punte negative fino a -100 mm sui rilievi.
Anche la primavera (marzo - maggio) ha registrato anomalie positive, con una media di circa +78,5 mm rispetto al periodo 1991-2020. La distribuzione spaziale ricalca quella invernale, con anomalie positive nella parte centro-occidentale della regione, più elevate nella parte occidentale e soprattutto nell'Appennino parmense (fino a +335 mm), lungo la costa settentrionale (fino a +85 mm) e sull’Appennino tosco-romagnolo (fino a +60 mm). Il resto del territorio presenta anomalie negative, con scarti fino a -60 mm nella pianura interna orientale.
La cumulata regionale delle precipitazioni estive (giugno-agosto) rimane leggermente sopra il valore climatico di riferimento, circa 16,5 mm di anomalia positiva. Sebbene l’anomalia a livello regionale non sia particolarmente significativa, i rilievi, e in particolare le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e la a parte settentrionale di Ferrara hanno registrato scarti positivi fino a +150 mm. Il resto del territorio ha registrato anomalie negative, più intense nella pianura centrale e nella provincia di Rimini, con valori fino a -78 mm.
Le precipitazioni autunnali (settembre-novembre) sono state eccezionali, settembre 2024 è stato il secondo più piovoso dopo il 1973, mentre ottobre il terzo più piovoso, dopo il 1964 e il 1992. Nonostante le scarse precipitazioni di novembre, l’autunno 2024 è risultato il secondo più piovoso dal 1961, con circa 43% di precipitazione in più rispetto alla norma stagionale. La distribuzione delle anomalie autunnali risulta positiva su quasi tutto il territorio, con una media regionale di circa +131 mm e punte fino a +380 mm sull’Appennino bolognese. Fa eccezione la parte orientale della provincia di Piacenza, dove sono state osservate anomalie negative.
Andamenti temporali e trend
L’andamento temporale delle anomalie annue di precipitazione sul lungo periodo (1961-2024) non mostra una tendenza significativa.
NOME DELL'INDICATORE
Anomalia della precipitazione totale dell’anno 2024, rispetto al clima di riferimento (periodo 1991-2020); valori annualiDPSIR
SUNITÀ DI MISURA
MillimetriFONTE
Arpae Emilia-RomagnaCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
1961-2024LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
RegioneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
Non esistono dei riferimenti normativi di legge. Per le elaborazioni si fa riferimento alle specifiche proposte dalla Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM)
AREE TEMATICHE INTERESSATE
L’anomalia della precipitazione è calcolata come differenza tra la precipitazione totale dell’anno 2024 e il clima del periodo di riferimento 1991-2020. Le anomalie del 2024 sono state calcolate utilizzando il dataset di analisi regionale Eraclito91, con risoluzione a 5 km (https://dati.arpae.it/dataset/erg5-eraclito-91), mentre per l’andamento annuale delle temperature è stato utilizzato il dataset Eraclito61(https://dati.arpae.it/dataset/erg5-eraclito).
L’indicatore permette di evidenziare le aree dove, nel 2024, la precipitazione è stata in linea con i valori climatici di riferimento e dove, al contrario, sono stati riscontrati degli scostamenti.