Emilia-Romagna
Acque marino costiere Macroinvertebrati bentonici
Commento

In figura 1 e in figura 2 sono presentati i valori dell’indice biotico AMBI, basato sulla presenza di specie appartenenti a gruppi ecologici a differente sensibilità nei confronti dell'inquinamento. Questo indice varia in modo continuo da 0 (condizione di assenza di disturbo) a 6 (condizione di estremo disturbo). Le stazioni indagate sono quelle appartenenti alla biocenosi delle Sabbie Fini Ben Calibrate (SFBC), ubicate a circa 1 km dalla costa, e quelle dei Fanghi Terrigeni Costieri (VTC), distanti 3 km dalla costa. Il campionamento del sedimento per l’indagine della comunità macrobentonica è semestrale (primavera e autunno).
Le stazioni appartenenti alla biocenosi delle SFBC (figura 1) presentano un grado di disturbo lieve in primavera, come anche le stazioni appartenenti alla biocenosi delle VTC (figura 2). In autunno le stazioni appartenenti alla biocenosi delle SFBC (figura 1) presentano un grado di disturbo assente (stazioni 9, 14, 19) o lieve (stazione 4), mentre le stazioni appartenenti alla biocenosi delle VTC presentano un grado di disturbo assente (stazione 314), lieve (stazioni 304, 319) o moderato (stazione 309) (figura 2). 
La stazione in cui è stato rinvenuto il maggior numero di specie è Cattolica, con 67 specie per le SFBC e 64 specie per le VTC. Il minor numero di specie rinvenuto è registrato a Lido Adriano, con 32 specie nelle stazioni SFBC e 40 per le VTC. I Phylum che maggiormente contribuiscono alla definizione delle comunità bentoniche sono quello degli Anellida e quello dei Mollusca (tabella1).
Nella tabella 2 si riportano i valori di M-AMBI per corpo idrico e lo stato di qualità per i macroinvertebrati bentonici attribuiti in conformità a quanto previsto nel DM 260/10. Per l’elemento di qualità biologica (EQB) macroinvertebrati bentonici lo stato di qualità nel 2022 è “sufficiente” per il CD1, Goro-Ravenna, e “buono” per il CD2, Ravenna-Cattolica.

NOME DELL'INDICATORE

Macroinvertebrati bentonici

DPSIR

I

UNITÀ DI MISURA

Adimensionale

FONTE

Arpae Emilia-Romagna

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2022

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Corpo idrico

AGGIORNAMENTO DATI

Stagionale/annuale

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 152/06, DM 56/09, DM 260/10

AREE TEMATICHE INTERESSATE

Acque superficiali

METODI DI ELABORAZIONE DATI

Valori stagionali dell’indice AMBI

Altri metadati
Descrizione

Lo studio delle comunità macrobentoniche dei fondi marini viene soprattutto applicato nelle indagini degli ambienti perturbati, soggetti a diversi tipi di inquinamento, o dei sistemi naturalmente ipossici. I lavori che ne emergono riguardano sia descrizioni delle variazioni della struttura delle comunità bentoniche in relazione ai gradi di alterazione ambientale, sia metodi in grado di stabilire, con maggior o minor efficacia, il grado di alterazione sulla base delle caratteristiche strutturali della comunità. Infatti gli organismi bentonici, non potendo compiere grandi spostamenti, sono sottoposti per tutto il proprio ciclo vitale alle condizioni ambientali più o meno perturbate presenti nella zona, mostrando di conseguenza gli effetti dell’esposizione prolungata a diversi fattori ambientali e di eventuale inquinamento. Tali effetti si manifestano alterando la struttura del popolamento sia in termini di specie che rapporti di abbondanza tra specie. Per l’EQB macroinvertebrati bentonici il DM 260/10 prevede l’applicazione dell’indice M-AMBI, che utilizza lo strumento dell’analisi statistica multivariata ed è in grado di riassumere la complessità delle comunità di fondo mobile, permettendo una lettura ecologica dell’ecosistema in esame.

BOX- Modalità di calcolo dell’M-AMBI e limiti di classe

Scopo

L’effetto di perturbazioni ambientali risulta individuabile attraverso l’interpretazione delle reazioni che la comunità macrobentonica presenta nel tempo. Tali risposte possono manifestarsi sia come variazioni qualitative sia quantitative, ovvero sia in termini di composizione in specie, sia in termini di numero e di rapporti di abbondanza tra specie. In altre parole, il grado di alterazione della comunità è desumibile sulla base delle sue caratteristiche strutturali.