Emilia-Romagna
Dosso Costiero
Commento

Il dosso costiero rappresenta una difesa contro l’impatto delle mareggiate, il sollevamento del mare e nel caso della duna, può costituire una riserva preziosa di sabbia. Il deterioramento di questo elemento morfologico, le caratteristiche scadenti di ampiezza e quota, o addirittura la sua assenza, costituiscono una condizione crescente di vulnerabilità. In particolare, questo indicatore evidenzia come ampi settori di retrospiaggia, anche urbanizzati, siano suscettibili all’allagamento: dove il dosso è assente o in condizioni precarie non esiste infatti alcuna protezione alla propagazione delle acque marine nell’entroterra.

L’analisi dell’indicatore ‘Dosso Costiero’ effettuata a livello regionale, che per l'anno 2019 include la ‘duna artificiale invernale’, è esposta nella mappa di figura 1 e al grafico di figura 2.

A livello provinciale (tabella 1), è emerso come sia la provincia di Ferrara a presentare la percentuale più elevata, pari al 12%, di costa priva di dosso (classe 5), seguita da quella di Ravenna con 10%. È importante però sottolineare che la provincia di Forlì-Cesena, dove la costa priva di dosso rappresenta l’8%, è quella più problematica: infatti, il dosso in classe 4 (scadente) rappresenta il 68% della costa ed è in gran parte rappresentato dalla ‘duna invernale’. Questo elemento morfologico, oltre ad essere assente nel periodo tardo primaverile fino ad ottobre, è molto fragile e, in caso di mareggiate intense, può essere facilmente abbattuto.  

NOME DELL'INDICATORE

Dosso Costiero (D)

DPSIR

S

UNITÀ DI MISURA

metri e percentuale

FONTE

Regione Emilia-Romagna - Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli

COPERTURA SPAZIALE DATI

Regione

COPERTURA TEMPORALE DATI

2019

LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO

Da Volano a Cattolica

AGGIORNAMENTO DATI

Non programmato

RIFERIMENTI NORMATIVI

DLgs 49/2010, DLgs 201/2016

AREE TEMATICHE INTERESSATE

METODI DI ELABORAZIONE DATI

L’indicatore è calcolato, in ambiente GIS, attraverso la realizzazione di transetti perpendicolari alla linea di riva e spaziati tra loro 10 metri. Per ciascuno di essi vengono calcolati i parametri A, Qm, Qmax, con i parametri altimetrici estratti dal DTM_ Lidar _2019 (rilievo eseguito dall’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po).

Ciascuno dei tre parametri morfologici viene classificato in un range da 1 (minor criticità) a 4 (maggior criticità): sommando i risultati ottenuti e normalizzandoli, si ricava una scala con valori compresi tra 1 e 4, dove la classe 1 è indice di caratteristiche migliori per quota e ampiezza del dosso e la 4 delle peggiori.

Altri metadati
Descrizione

L’indicatore Dosso costiero (D) descrive le caratteristiche (presenza, elevazione e ampiezza) del primo rilevato retrostante la battigia con quote superiori ai 2 metri, sia esso naturale o artificiale.  Il dosso può essere quindi costituito dal ‘beach ridge’, da dune e/o cordoni litorali, opere di difesa artificiali e altre infrastrutture morfologicamente elevate. Essendo in gran parte costituito da morfologie costiere è soggetto ad evoluzione nel tempo e può essere monitorato attraverso i rilievi altimetrici ad elevata risoluzione come i rilievi Lidar. 
Sono state individuate 5 classi per l’indicatore, descritte nella seguente tabella:

CL 1

stato ottimo

CL 2

stato buono

CL 3

stato medio

CL 4

stato scadente

CL 5

dosso costiero assente

 La quinta classe, di massima vulnerabilità, è stata introdotta per caratterizzare i tratti dove è totalmente assente il dosso costiero, escludendo preliminarmente quelli a linea di costa fittizia o protetta.
È importante sottolineare che l’indicatore Dosso costiero (D) per l'anno 2019 include anche la duna artificiale invernale poiché il rilievo è stato eseguito a febbraio e quindi all’interno dell’intervallo temporale in cui è presente la struttura.

 

 

 

 

 

 

Scopo

L’indicatore ha lo scopo di evidenziare il livello di protezione del retrospiaggia dalle ingressioni marine.

MAGGIORI INFORMAZIONI

Download grafici e tabelle