
L’analisi comparativa dei dati relativi all'andamento (figura 1), nel periodo 2002-2022, del consumo di energia dei principali macrosettori economici regionali, mostra sensibili differenze. Il settore economico maggiormente energivoro, in riferimento ai dati 2022, è quello produttivo (33%), seguito dai trasporti (31%) e poi dal settore residenziale (21%); la domanda energetica del settore terziario copre il restante 15% dei consumi finali.
In particolare, il settore produttivo mostra una tendenza alla riduzione dei consumi totali fino al 2015. A partire dal 2016, l’andamento dei consumi energetici registra un'inversione di tendenza, con una crescita di +6% nel 2022 vs 2015. Analizzando i consumi del settore attività produttive per vettore energetico emerge che, nel 2022, il 70% dei consumi è coperto da energia termica, mentre il 30% da energia elettrica.
Il settore residenziale, caratterizzato da consumi in prevalenza termici (83%), dal 2002 registra un modesto calo dei consumi complessivi (-27%), dovuto ad una riduzione significativa dei consumi termici (-33%) e ad un contestuale aumento dei consumi elettrici (+4%); si evidenzia il picco di ribasso dei consumi termici residenziali nell’anno 2014; tra le motivazioni troviamo anche un inverno particolarmente mite. Nel 2022 il piano di contenimento dei consumi di metano del governo, per far fronte alla crisi energetica conseguente alla riduzione delle importazioni dalla Russia (oltre ad un autunno eccezionalmente caldo) ha portato ad una riduzione ulteriore dei consumi di metano del 12%, ma complessivamente la riduzione dei consumi finali del settore si attesta su un -6% rispetto all’anno precedente.
Il settore trasporti presenta un minimo relativo di consumi, pari a 3.612 ktep, nel 2014, a cui segue un andamento altalenante, ma tendenzialmente crescente, sino al 2018 (+6% al 2018 rispetto al 2014). Nel 2019 si assiste ad un rallentamento dei consumi del settore legato alla mobilità di persone e merci, mobilità che subisce un blocco quasi totale nel periodo della chiusura per Covid. Il settore dei trasporti mostra nel 2020 un rallentamento dei consumi pari a -17,7% rispetto al 2019, mentre nel 2021 si assiste ad una ripresa dei consumi (+16% 2021 vs 2020). Ripresa che viene confermata nel 2022 con un +5% rispetto all'anno precedente: a livello regionale, dopo la pandemia stenta a decollare il trasporto pubblico a vantaggio dell’auto propria e si rileva un forte incremento del traffico aereo soprattutto nell’hub di Bologna. L’elettrificazione di questo settore si tiene ancora su valori poco significativi (solo il 2% dei consumi finali complessivi sono elettrici).
Il settore dei servizi (terziario) presenta, nel tempo, un andamento pressoché costante nella quota di consumo termico, che vede un aumento di solo il 3% nel ventennio 2002-2022, mentre per quanto riguarda i consumi elettrici, a meno di un’ovvia e brusca riduzione nel 2020 a causa del Covid, si evince un netto aumento degli stessi nel periodo considerato (+32% 2022 vs 2002). A conferma della spinta verso gli usi elettrici del settore terziario si registra un coefficiente di elettrificazione superiore rispetto a tutti gli altri settori (37%).
Il grafico di figura 3 rappresenta l'andamento, nel periodo 2002-2022, del consumo finale di energia elettrica dei vari settori economici.
In generale, la tendenza regionale di crescita dei consumi elettrici complessivi (nonostante il rallentamento degli stessi in corrispondenza della crisi economica del 2009, del passaggio recessivo regionale del 2014 e della crisi pandemica del 2020), conferma un elevato grado di “elettrificazione dell’economia regionale”.
Considerazioni specifiche possono essere meglio esplicitate per singolo macrosettore. Dall'analisi dei dati relativi al comparto produttivo regionale (intendendo con questo raggruppamento, l’industria, l’agricoltura e la pesca), dopo un picco negativo dei consumi elettrici dovuto al rallentamento della produzione industriale per effetto della crisi del 2009, si registra una modesta ripresa dei consumi finali negli ultimi anni (+11% 2022 vs 2009). Nonostante la flessione dovuta alla crisi economica, l'industria si conferma il settore maggiormente responsabile del consumo elettrico regionale.
Il terziario sembra essere il settore più dinamico e presenta una molto accentuata tendenza storica alla crescita dei propri consumi elettrici, nonostante abbia risentito del periodo di rallentamento economico del 2012-2013, rispondendo con una flessione marcata nel 2014. Il settore dei servizi mostra, nel 2019, una leggera flessione al ribasso dovuta principalmente ai minori consumi del settore del commercio (-7% 2019 vs 2018). Nel 2020 il settore risente degli effetti del Lockdown, con un drastico taglio dei consumi (-15% 2020 vs 2019). Il rimbalzo dei consumi del 2021, confermato nel 2022, ancora non raggiunge il massimo storico del 2018 (pari a 757 ktep).
Il settore domestico registra un andamento dei consumi elettrici complessivamente più stabile e lievemente crescente, con un massimo assoluto nel 2010. Anche se il suo andamento si ritiene legato debolmente ai fattori di tipo economico e invece strettamente legato alle temperature medie stagionali, i consumi elettrici di tale settore sembrano aver risentito della flessione economica del 2012-2013, presentando due minimi relativi (nel 2012 e nel 2014). La chiusura delle attività dovute alla pandemia ha causato un aumento dei consumi elettrici domestici nel 2020, pari al 3% (2020 vs 2019). Il tenore di consumo elettrico del settore domestico permane anche nel 2021, per poi ridiscendere di circa il 5% nel 2022.
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NOME DELL'INDICATORE
Consumi finali di energia per settore economicoDPSIR
DUNITÀ DI MISURA
Ktep, GWhFONTE
Elaborazione Arpae Emilia-Romagna su dati Terna, Bollettino petrolifero, SnamCOPERTURA SPAZIALE DATI
RegioneCOPERTURA TEMPORALE DATI
2002-2022LIVELLO DI DETTAGLIO GEOGRAFICO
ComuneAGGIORNAMENTO DATI
AnnualeRIFERIMENTI NORMATIVI
AREE TEMATICHE INTERESSATE
Il consumo di energia per settore economico rappresenta la quantità di energia necessaria per soddisfare i consumi dei singoli settori economici.
L’elaborazione dell’indicatore ha lo scopo di valutare l’andamento dei consumi totali di energia totali, per settore e per vettore (termici/elettrici) al fine di determinare strategie per la diminuzione dell’uso di energia.