Emilia-Romagna
Rischio industriale
Sintesi


L'Emilia-Romagna è tra le regioni italiane a più elevata presenza di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR), con 83 stabilimenti in esercizio nel 2022 (circa 11% del totale nazionale). Il numero degli stabilimenti rimane invariato rispetto all'anno precedente, anche se negli ultimi anni si registra comunque un trend in diminuzione del numero complessivo di stabilimenti RIR in regione; sono presenti almeno due stabilimenti per ogni provincia e 43 comuni del territorio regionale sono interessati dalla presenza di uno o più stabilimenti. I comuni interessati dalla presenza di un più elevato numero di stabilimenti sono Ravenna (26 stabilimenti), Ferrara (5), Faenza (4), Cotignola (3).
In regione prevalgono gli stabilimenti di soglia superiore, ovvero che detengono maggiori quantitativi di sostanze pericolose in base ai limiti definiti dal DLgs 105/2015, e circa il 20% del totale sono stabilimenti chimici e/o petrolchimici, concentrati in particolare nei poli petrolchimici di Ferrara e Ravenna.
Seguono, come numerosità di stabilimenti, i depositi di GPL, i depositi di fitofarmaci e gli stoccaggi di combustibili, prevalentemente prodotti petroliferi. 
Le categorie di sostanze/miscele pericolose dell’Allegato I - parte 1 del DLgs 105/15, maggiormente diffuse negli stabilimenti RIR a livello regionale, sono i pericolosi per l'ambiente acquatico, i liquidi infiammabili e le sostanze con tossicità acuta di categoria 2 o 3. Le sostanze maggiormente diffuse sono gas di petrolio liquefatti (principalmente GPL), gas naturale (metano) e prodotti petroliferi (principalmente benzina, gasolio e cherosene). Risulta rilevante anche il numero di stabilimenti che detengono metanolo, idrogeno e ammoniaca anidra.
Dal 2000 al 2022 sono state effettuate, complessivamente, 309 ispezioni sul sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti, di cui più del 60% negli stabilimenti di soglia superiore. Dal 2016, a seguito dell'entrata in vigore del DLgs 105/2015, si registra un aumento significativo del numero delle ispezioni rispetto agli anni precedenti, in particolare negli stabilimenti di soglia superiore. 
E’ in corso l'aggiornamento di numerosi piani di emergenza esterni da parte di gruppi di lavoro tecnici coordinati dalle Prefetture, a cui partecipano tutti gli Enti coinvolti nell’intervento e nella gestione di una eventuale emergenza e sono state svolte esercitazioni finalizzate alla sperimentazione dei piani stessi. 

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