Emilia-Romagna
Rischio industriale
Sintesi


L'Emilia-Romagna è tra le regioni italiane a più elevata presenza di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (RIR), con 82 stabilimenti in esercizio nel 2023 (circa 10% del totale nazionale). Il numero degli stabilimenti, rispetto all'anno precedente, è diminuito di un'unità e, negli ultimi anni, si registra, comunque, un trend in diminuzione del numero complessivo di stabilimenti RIR in regione. In 10 comuni del territorio regionale si riscontra la presenza di almeno due stabilimenti, mentre tra i comuni caratterizzati dalla presenza di un più elevato numero di stabilimenti si evidenziano: Ravenna (25 stabilimenti), Ferrara (5), Faenza (3), Cotignola (4).
In regione, prevalgono gli stabilimenti di soglia superiore, ovvero che detengono maggiori quantitativi di sostanze pericolose in base ai limiti definiti dal DLgs 105/2015, e circa il 20% del totale sono stabilimenti chimici e/o petrolchimici, concentrati, in particolare, nei poli petrolchimici di Ferrara e Ravenna.
Seguono, come numerosità di stabilimenti, i depositi di GPL, i depositi di fitofarmaci e gli stoccaggi di combustibili, prevalentemente prodotti petroliferi. 
Le categorie di sostanze/miscele pericolose dell’Allegato I - parte 1 del DLgs 105/15, maggiormente diffuse negli stabilimenti RIR a livello regionale, sono i pericolosi per l'ambiente acquatico, i liquidi infiammabili e le sostanze con tossicità acuta di categoria 2 o 3. Le sostanze maggiormente diffuse sono gas di petrolio liquefatti (principalmente GPL), gas naturale (metano) e prodotti petroliferi (principalmente benzina, gasolio e cherosene). Risulta rilevante anche il numero di stabilimenti che detengono metanolo, idrogeno e ammoniaca anidra.
Dal 2000 al 2023 sono state effettuate, complessivamente, 315 ispezioni sul sistema di gestione della sicurezza per la prevenzione degli incidenti rilevanti, il 69% delle quali negli stabilimenti di soglia superiore. Dal 2016, a seguito dell'entrata in vigore del DLgs 105/2015, si registra un aumento significativo del numero delle ispezioni rispetto agli anni precedenti, in particolare negli stabilimenti di soglia superiore. 
E’ in corso l'aggiornamento di numerosi piani di emergenza esterni da parte di gruppi di lavoro tecnici coordinati dalle Prefetture, a cui partecipano tutti gli Enti coinvolti nell’intervento e nella gestione di un'eventuale emergenza e sono state svolte esercitazioni finalizzate alla sperimentazione dei piani stessi. 

Torna indietro