Emilia-Romagna
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Strutture autorizzate all’impiego di radioisotopi
Commento


L’incompletezza delle informazioni presentate (i dati forniti da ISIN contemplano il solo impiego di categoria A) deriva dalla non disponibilità di un archivio regionale delle sorgenti di radiazioni ionizzanti.
Legge Regionale 20 maggio 2021 n.4, che ha modificato la Legge Regionale del 10 febbraio 2006, n. 1 “Norme per la tutela sanitaria della popolazione dai rischi derivanti dall’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti”, non contempla la costituzione di una anagrafe informatizzata delle strutture autorizzate presenti sul territorio regionale.
Il DLgs 101/2020 e s.m.i., art 52 comma 5 prevede comunque l’istituzione di un archivio per le pratiche di nulla osta di categoria B.
La distribuzione regionale degli impianti autorizzati in categoria A evidenzia l’importante presenza in Lombardia (26%) e Lazio (15%), mentre in Emilia-Romagna tale presenza è pari a circa il 9%.
Nella nostra regione la provincia con maggior presenza di impianti autorizzati in categoria A è quella  di  Ravenna (circa il 44%).