La L 447/95 prevede l’obbligo per i Comuni, già introdotto dal DPCM 01/03/91, di procedere alla classificazione acustica del territorio di competenza (zonizzazione acustica), vale a dire all’assegnazione a ciascuna porzione omogenea di territorio di una delle sei classi indicate dalla normativa1 (e, conseguentemente, dei limiti a tale classe associati), sulla base della prevalente ed effettiva destinazione d’uso del territorio stesso. La stessa L 447/95, inoltre, ha assegnato alle Regioni il compito di definire i criteri con cui i Comuni procedono alla classificazione acustica del proprio territorio.
La Regione Emilia-Romagna, con la LR 15/01 e, successivamente, con la specifica Deliberazione della Giunta Regionale n. 2053 del 09/10/01, ha provveduto a fissare i criteri e le condizioni per la classificazione acustica del territorio, che tutti i Comuni avrebbero dovuto approvare o adeguare entro il 31/12/02, previa acquisizione del parere di Arpae E.R..
Dai dati disponibili presso Arpae, riportati nelle tabelle 1 e 2, risulta che al 31/12/2022, a livello regionale, 256 dei 330 Comuni della regione, il 77,6% del totale, hanno approvato la classificazione acustica del territorio ai sensi della LR 15/01, ovvero della L 447/95 o del DPCM 01/03/91 (quest'ultime classificazioni da adeguare ai sensi della LR 15/01). La percentuale di territorio zonizzato è il 77,7% del territorio regionale, tuttavia, la popolazione che risiede in territori zonizzati è oltre il 93% del totale regionale.
Lo stato di attuazione dei piani di classificazione acustica al 31/12/2022 rimane piuttosto disomogeneo nelle diverse province (tabella 1 e figura 1): Forlì-Cesena e Rimini risultano le province con la minor percentuale di comuni zonizzati (63%), mentre in provincia di Ravenna tutti i comuni risultano zonizzati. Le percentuali di popolazione zonizzata più elevate si riscontrano, oltre che per Ravenna (100%), per le province di Bologna e Parma (> 96%). Nella mappa di figura 2 viene riassunta la situazione regionale.
Dopo che negli ultimi anni si era osservata una certa stabilizzazione nella classificazione acustica da parte dei comuni, un nuovo impulso a questo processo è presumibilmente derivato dall'applicazione della nuova disciplina urbanistica regionale (LR 24/2017). Tale applicazione, tuttavia, comporterà una modifica sostanziale alla DGR 2053/01, come conseguenza dei mutati principi urbanistici su cui si fonda la nuova LR citata. Tale revisione è attualmente in corso.
È inoltre necessario rimarcare che, se in Emilia-Romagna - con il 22% dei Comuni che ancora debbono approvare la classificazione acustica - si è ancora lontani dal soddisfare pienamente questo specifico obbligo di legge, in altre Regioni (Valle d’Aosta, Marche, Toscana, Lombardia, Veneto) il processo di classificazione acustica del territorio è quasi completato (percentuale di comuni zonizzati > 90%).
Note:
1 Classe I - Aree particolarmente protette
Classe II - Aree destinate a uso prevalentemente residenziale
Classe III - Aree di tipo misto
Classe IV - Aree di intensa attività umana
Classe V - Aree prevalentemente industriali
Classe VI - Aree esclusivamente industriali