Emilia-Romagna
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Stato approvazione piani risanamento acustico
Commento


Nella L 447/95 è previsto che i Comuni provvedano all’adozione e all’approvazione di un piano di risanamento acustico qualora risultino superati i valori di riferimento di cui al DPCM 14/11/97, oppure qualora nella classificazione acustica, a causa di preesistenti destinazioni d’uso, non sia possibile evitare il contatto di aree (anche appartenenti a comuni confinanti) i cui valori si discostano in misura superiore a 5 dBA di livello sonoro equivalente misurato. La LR 15/01 stabilisce che i Comuni debbano approvare il piano di risanamento acustico entro un anno dall’approvazione della classificazione acustica.
Sulla base delle informazioni disponibili presso Arpae, in Emilia-Romagna soltanto i Comuni di Bentivoglio (BO) (2008), Bologna (1999), Cadelbosco di Sopra (RE) (2006), Castelmaggiore (BO) (2009), Modena (1999), Montechiarugolo (PR) (2011), Quattro Castella (RE) (2009), S. Agata sul Santerno (RA) (2004) e Varano de' Melegari (PR) (2009) hanno approvato un piano di risanamento acustico ai sensi dell'art. 7 della L 447/95; il Comune di Forlì ha approvato nel 2008 la “Prima fase del piano di risanamento acustico”, nel 2009 il piano particolareggiato “Interventi di risanamento acustico delle strutture scolastiche maggiormente critiche a causa del traffico urbano - 1^ fase attuativa” e infine, nel 2011, ha adottato il piano generale di risanamento acustico del territorio comunale. Anche considerando che al 31/12/2022 tutti i Comuni capoluogo di provincia hanno predisposto un piano d'azione per la gestione dei problemi di inquinamento acustico (in quanto "agglomerati" ai sensi del DLgs 194/05), il valore dell’indicatore resta estremamente ridotto, pari a circa il 7%.