Le sorgenti controllate nel 2022 risultano complessivamente pari a 243, con un aumento del 26,6% rispetto all’anno 2021 (figura 1), e in netta ripresa rispetto al numero degli anni pre Covid (ad es. -9% rispetto al 2019), segno evidente che si è superato lo stato di emergenza per pandemia da Covid-19.
Nonostante ciò, i controlli effettuati hanno riguardato in prevalenza, come negli anni precedenti, le attività di servizio e/o commerciali (52,7% delle sorgenti controllate) e le attività produttive (34,6%) (figura 2): va, peraltro, sottolineato che l’attività di controllo si esplica per lo più a seguito di segnalazioni dei cittadini (nel 2022, complessivamente, per il 98,6% delle sorgenti controllate, tabella 1). Le infrastrutture di trasporto rappresentano, nel loro insieme, il 9% delle sorgenti controllate: come è stato già rilevato in diversi studi, pur essendo il traffico veicolare la principale e più diffusa sorgente sonora nel contesto urbano, esso non costituisce il motivo più ricorrente nelle segnalazioni di disturbo inoltrate dai cittadini alle Amministrazioni locali.
Nel 2022, i controlli evidenziano, globalmente, un effettivo problema di inquinamento acustico (rilevazione di almeno un superamento dei limiti vigenti) per il 55% delle sorgenti controllate (vedi anche figura 3).
Dati disaggregati per provincia e per tipologia di sorgente sono disponibili, rispettivamente, in figura 4 e in tabella 1.