I prelievi idrici sono una necessità assoluta per i diversi settori di approvvigionamento: l’acquedottistico per il consumo umano e per gli usi igienico sanitari, l’irriguo per le necessità tardo primaverili – estive di molte colture; lo zootecnico per il consumo animale e per la pulizia degli alloggiamenti, l’industriale per molti processi che non potrebbero avvenire senza l’impiego di acqua. Parte di questi impieghi presentano soltanto restituzioni minimali ai corpi idrici superficiali, in particolare quelli irrigui e zootecnici; gli altri determinano una percentuale diversa di restituzione al reticolo idrografico a seconda dei settori (elevata per l’acquedottistico, molto differenziata per i diversi usi industriali, minimale per l’irriguo); si tratta però di acque con caratteristiche qualitative notevolmente peggiori rispetto al prelevato, sia in termini di nutrienti che di altre sostanze inquinanti.