Emilia-Romagna
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Piani di emergenza esterni
Descrizione dell'indicatore


Presso tutte le attività industriali è sempre necessario adottare provvedimenti per ridurre il rischio di incidente. Tuttavia, per quanto siano accurate le misure di prevenzione, esisterà sempre in ogni attività un margine di rischio residuo, anche presso un'attività correttamente progettata e gestita. Al fine di gestire il rischio residuo devono essere valutate le fasi e i comportamenti da attuare per fronteggiare un incidente, i quali vengono definiti nei piani di emergenza interni definiti dai gestori degli stabilimenti. Tuttavia qualora un incidente possa determinare conseguenze che fuoriescono dai confini dello stabilimento, vengono attivati i Piani di Emergenza Esterni (PEE). Tali piani vengono elaborati dalla Prefettura con il concorso di tutti gli Enti interessati e prevedono la partecipazione del gestore dello stabilimento. I destinatari sono in primo luogo le popolazioni che risiedono o sono comunque presenti nei luoghi circostanti l’insediamento interessato, unitamente a tutte le forze pubbliche addette al soccorso della popolazione.
Il piano di emergenza esterno ha i seguenti obiettivi:
– controllare e circoscrivere gli incidenti rilevanti in modo da minimizzare gli effetti e limitare i danni;
– mettere in atto le misure necessarie per proteggere l’uomo e l’ambiente dalle conseguenze di incidenti rilevanti;
– informare adeguatamente la popolazione e le autorità locali competenti in fase preventiva e nel corso dell'emergenza;
– provvedere, sulla base delle disposizioni vigenti, al ripristino dello stato di normalità dopo un incidente rilevante.

Negli ultimi anni sono state condotte anche esercitazioni finalizzate alla sperimentazione dei piani di emergenza esterni per garantire la conoscenza da parte dei singoli Enti delle procedure operative ed il miglior coordinamento di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza.