Emilia-Romagna
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Organoalogenati in acque sotterranee
Commento


Nel monitoraggio 2022 i composti organoalogenati sono stati determinati su 253 stazioni di monitoraggio, di cui 241, pari al 95,3% del totale, non presentano superamenti dei limiti normativi, mentre in 12 stazioni (4,7% del totale) si hanno superamenti della media annua di una o più delle seguenti sostanze: Triclorometano, Dibromoclorometano, Bromodiclorometano. La sommatoria media annua di Tricloroetilene e Tetracloroetilene rientra sempre nel limite normativo in tutte le stazioni di monitoraggio ed ha una concentrazione compresa tra 2 μg/l e 7,5 μg/l in 8 stazioni della Pianura Alluvionale Appenninica, tra 0,1 μg/l e 2 μg/l in 21 stazioni ubicate principalmente nelle Conoidi Appenniniche, mentre l'88,5 % delle stazioni ha una concentrazione inferiore a 0,1 μg/l, che rappresenta il limite di quantificazione della metodica analitica per le due sostanze (Figura 1). I corpi idrici freatici di pianura, pur essendo caratterizzati da elevata vulnerabilità, non presentano situazioni di criticità per Tricloroetilene e Tetracloroetilene (Figura 2). Nelle aree di pianura alluvionale appenninica non sono presenti stazioni con concentrazioni significative, mentre nella porzione confinata superiore della pianura alluvionale padana è stato riscontrato un solo superamento di Triclorometano (PC), a testimoniare come questi corpi idrici sotterranei risultano meno vulnerabili all’inquinamento e caratterizzati da acque mediamente più antiche rispetto ai corpi idrici di conoide e a quelli freatici (Figure 3 e 4). I superamenti degli altri singoli composti organoalogenati sono ubicati prevalentemente nelle conoidi alluvionali, in particolare quelle emiliane con acquifero libero, e in una stazione del piacentino nella porzione confinata inferiore. La contaminazione prevalente è dovuta a Triclorometano che supera i limiti normativi negli acquiferi liberi delle conoidi Tidone-Trebbia-Luretta-Nure, Stirone-Taro-Parma-Baganza, Secchia-Tiepido-Panaro, Savio e in una stazione del freatico di pianura fluviale nel Ravennate (Figure 5 e 6). Il monitoraggio nel periodo 2017-2022 non evidenzia alcuna tendenza significativa.