Emilia-Romagna
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Livello delle acque sotterranee
Descrizione dell'indicatore


Il livello delle acque sotterranee rappresenta la sommatoria degli effetti antropici e naturali sul sistema idrico sotterraneo in termini quantitativi: prelievi di acque sotterranee da un lato e ricarica delle falde dall’altro.
Il livello delle falde misurato durante le attività di monitoraggio può essere poi restituito rispetto al livello medio del mare (quota assoluta tramite piano quotato) che viene definito piezometria, oppure può essere riferito alla quota del piano campagna locale (quota relativa), in tal caso si definisce soggiacenza, che rappresenta la profondità a cui si trova la falda, che ha valori positivi crescenti verso il basso a partire dal piano campagna fino al pelo libero dell’acqua. La piezometria viene utilizzata per calcolare le linee di deflusso delle acque sotterranee e i relativi gradienti idraulici, essendo a tutti gli effetti una superficie equipotenziale reale nel caso di acquiferi liberi, mentre per gli acquiferi confinati rappresenta una superficie ideale di uguale pressione dell’acqua. La soggiacenza viene spesso utilizzata per le applicazioni di campo, essendo riferita al piano locale, e rappresenta, come per la piezometria, un dato reale nel caso di acquiferi liberi, mentre per gli acquiferi confinati diventa reale solo quando viene perforato l’acquitardo al tetto dell’acquifero confinato. Dai valori di livello delle acque sotterranee, si possono calcolare tendenze nel tempo (trend) con le quali è possibile valutare le variazioni medie annue dei livelli delle falde, a supporto della definizione dello stato quantitativo delle acque sotterranee.