Il grafico di figura 1, prodotto in base al valore medio della zona di pianura dei giorni stimati con indice di Thom superiore a 25, evidenzia le caratteristiche dell’annata 2023.
Con una media regionale dell’indicatore di 11 giorni, l’anno 2023 risulta il terzo anno con maggiore disagio bioclimatico dell’ultimo ventennio, dopo le annate critiche del 2003 e del 2015. La media climatica dell’indicatore, sul periodo di riferimento 2001-2020, è di circa 4 giorni, quindi il 2023 ha registrato un’anomalia positiva, a livello regionale, di 7 giorni rispetto al periodo di riferimento.
Dalla distribuzione territoriale dei giorni di disagio con superamento della soglia 25 (figura 2), è possibile osservare che l’indicatore ha assunto valori inferiori a 5 giorni sui rilievi, mentre nelle aree di pianura e nei centri urbani i giorni di disagio arrivano fino a 15, ma con punte isolate anche di circa 20 giorni. Il Ferrarese registra i valori più elevati, con indice di Thom maggiore di 25 per circa 15 giorni su gran parte della provincia e punte fino a 30 giorni lungo la costa. Inoltre, al confine tra le province di Bologna e Ferrara si registrano, localmente, circa 25 giorni di disagio.