Emilia-Romagna
Torna indietro
Erosione suolo
Scopo e obiettivo dell'indicatore


La perdita della parte superficiale di suolo porta ad una serie di danni che si verificano sia nel luogo in cui l’erosione si genera (on-site), che in località più lontane (off-site). L’erosione idrica causa: perdita di fertilità dei suoli, per asportazione dello strato più ricco in sostanza organica; danni alla produzione agricola sia indiretti per perdita dei nutrienti sia diretti per danni alle piantine appena emerse o per esposizione degli apparati radicali; la limitata profondità del suolo diminuisce la capacità di immagazzinamento dell’acqua; la qualità delle acque superficiali peggiora per trasporto delle particelle solide e con esse le sostanze inquinanti di origine antropica; la rete scolante viene ostruita; si verificano danni alle strade e alle infrastrutture quando a causa di esondazioni viene trasportato anche molto materiale terroso.
La Commissione Europea nella “Strategia tematica per la protezione del suolo” (COM2006/231) considera l’erosione tra le principali minacce di degrado del suolo e pone come obiettivo del 7° Programma di Azione Ambientale (7°PAA, Decisione N.1386/2013/UE) “un mondo esente dal degrado del suolo nel contesto dello sviluppo sostenibile”. In coerenza con tale obiettivo identifica nella pianificazione agricola comune (PAC) uno strumento di attuazione di politiche atte alla protezione della risorsa suolo.
La Commissione Europea ha scelto tra i vari indicatori per il monitoraggio dell’efficacia delle politiche agricole e ambientali comunitarie l’indicatore I.13 Erosione idrica del suolo, che si compone di 2 sub-indicatori: stima della perdita di suolo per erosione idrica e stima di area agricola affetta da un certo tasso di erosione idrica del suolo.
Per valutare l’entità del fenomeno sul proprio territorio e mettere in atto le strategie di protezione del suolo in risposta anche ai regolamenti europei, la Regione Emilia-Romagna ha adottato la RUSLE (Renard et al. 1997) come modello descrittivo del fenomeno erosivo; il modello, adottato anche a scala europea dal JRC di Ispra, si presta alla simulazione di scenari potendo valutare e pesare l’effetto delle diverse gestioni del suolo, dei cambiamenti d’uso e dei cambiamenti climatici.