L’erosione idrica consiste nella perdita dello strato più superficiale del suolo a causa dell’azione dell’acqua piovana, che determina dapprima la dispersione delle particelle di suolo per rottura degli aggregati e poi il trasporto e l’allontanamento lungo la superficie (runoff). L’effetto iniziale è la perdita diffusa di suolo (erosione laminare o erosione diffusa) su un’ampia superficie; con l’accentuarsi del fenomeno l’acqua si incanala in percorsi preferenziali formando piccoli e numerosi rigagnoli, chiamati rill.
Un modello che stima queste due forme di erosione è il modello RUSLE (Revised Universal Soil Loss Equation, Renard et al. 1997); si tratta di una relazione empirica che definisce e quantifica l’erosione idrica del suolo come un processo risultante da un insieme di più fattori:
A = R*K*LS*C*P
Dove:
A = perdita di suolo per unità di superficie espressa in Mg*ha-1*anno-1;
Fattore-R = erosività delle piogge. Indica la capacità delle piogge di disintegrare gli aggregati del suolo e di renderli disponibili al trasporto. Dipende sia dall’intensità che dalla durata delle precipitazioni e si riferisce ad una media di lungo periodo;
Fattore-K = erodibilità del suolo. Indica la facilità con cui il suolo viene staccato dall’azione battente delle piogge e dall’eventuale deflusso superficiale;
Fattore-LS = fattore morfologico. Indica l’effetto della topografia, è una stima della capacità di trasporto di sedimento per scorrimento superficiale;
Fattore-C = fattore di copertura del suolo. Valuta l’effetto della copertura vegetale e delle tecniche colturali sull’intensità dei processi erosivi;
Fattore-P = tecniche sistematorie. Valuta l’effetto antierosivo delle opere di sistemazione del suolo. Nel contesto della Regione Emilia-Romagna pratiche di controllo dell’erosione, tipo terrazzamenti, lavorazioni a strisce livellari, drenaggi profondi o altro non hanno un’ampia diffusione e quindi il fattore P è stato posto uguale a 1.
Il valore stimato dall’equazione è da intendersi come una media annua sul lungo periodo, la cui validità dipende fortemente dalle modalità di calcolo o di stima dei diversi fattori. Il valore stimato è comunque sempre relativo a specifiche combinazioni di topografia del versante, uso del suolo e pratiche di gestione in un determinato contesto climatico ed ambientale.