I maggiori carichi di azoto provengono dagli impianti di Bologna-Corticella, Modena-Naviglio, Reggio Emilia-Mancasale e Rimini-Santa Giustina, i quattro depuratori di potenzialità maggiore dai quali proviene, nel 2023, circa il 40% del carico regionale. Quasi tutti i principali impianti di trattamento sono ubicati a nord della via Emilia (unica eccezione è l'impianto di Sassuolo).
I carichi in uscita dalle infrastrutture depurative provenivano, nel 2020, per il 61% dall’area occidentale e per il 39% dall’area orientale della regione; le incidenze dell’area occidentale, nel periodo 2020 - 2023, hanno mostrato una variabilità tra il 57% e il 61%. Complessivamente, le emissioni di azoto, nell’ultimo anno considerato (2023), si sono ridotte del 10% rispetto all’anno 2020, soprattutto grazie ai migliori abbattimenti registrati nell’area occidentale (-16%).
Nel 2023, gli impianti considerati hanno registrato, in linea generale, una diminuzione o una stabilizzazione delle emissioni delle concentrazioni di azoto rispetto all'anno 2020, ad eccezione degli impianti di Parma Ovest, Comacchio - Valle Molino, Ferrara, Alfonsine, Cattolica, Rimini Santa Giustina e Faenza, in cui si sono registrati dei lievi aumenti in termini di concentrazione di azoto emesso.
