I maggiori carichi di azoto provengono dagli impianti di Bologna-Corticella, Modena-Naviglio, Reggio Emilia-Mancasale e Rimini-Santa Giustina, i quattro depuratori di potenzialità maggiore. Quasi tutti i principali impianti di trattamento sono ubicati a nord della via Emilia (unica eccezione è l'impianto di Sassuolo).
I carichi in uscita dalle infrastrutture depurative provenivano, nel 2019, per il 58% dall’area occidentale e per il 42% dall’area orientale della regione; dal 2019, le incidenze dell’area occidentale sono aumentate dal 58% ad oltre il 61%, registrato nel 2022. Complessivamente, le emissioni di azoto, nell’ultimo anno considerato (2022), si sono ridotte del 16% rispetto all’anno 2019, soprattutto grazie ai migliori abbattimenti registrati nell’area orientale (-23%).
Nel 2022, gli impianti considerati hanno registrato, in linea generale, una diminuzione o una stabilizzazione delle emissioni dei carichi di azoto rispetto all'anno 2019, ad eccezione degli impianti di Reggio Emilia-Roncocesi, Bologna-Corticella, Ferrara, in cui si sono registrati dei lievi peggioramenti in termini di carichi di azoto emessi.